Enrico Montazio - Il duca d'Orléans

IL DUCA D'Oit i. ÉA:\'S g lio 18 '.:1, allo nre qualtro c mezzo pomcridiatw , ' ittima d'un orribile acci<lcntc , dopo cinf1UC ore di penosa agonia , nel pian to c nel tlrs iderio di tu tti , impcrocchè dall' alto grado in cui la di lui nascita cd i 1>ol ilici avvenimenti lo avcan colloca lo, ci seppe mcritarsi l'amore c la stima di lutti, non con basse urti, non con "ili maneggi, ma con diuturne prO\'C di fra nca lcallù, di popolarità vera , di beneficenza illuminata , t.l' animo nobile , intrepido, grncroso. I.a Francia delle per un is lanle il raro esempio d'un generale compianto, cd ogni partito rersò una l agrima su <1uclla nobile esistenza in modo cusì •·iolcnto tratta fuor i della scena drlla ••ila. E per •·ero, al cospetto d'un InHo cosi profondo c s-iusto, quale è IJUcllo in cui trovasi immersa la famiglia reale di Franc ia , ogni affetto che non sia tenero c gentile dcbhc lacers i, ogni rore che 110n suoni parole di compianto c di consolazione csset· mula , cd i pensieri dell'oscuro ar ,·cnirc dar luogo a quei soli , che a dci cori ferili nella loro pi ù sensibile parlo rendo ncccssarj la ll·isla realtà del presente. E noi puro abbiamo consacrale alcune parole all'espress ione di questo dolore cd alla !'icordanza di quel principe, la cui morte non può a meno ti' esser noverala da lla Francia tra le più imponenti calamità che sopra di Ici si::msi aggrav~t lc, tla che le tre giornale di luglio spianarono la via dd trono all' allualc regnante. Nei primi anni del corrent e secolo, un va loroso soldato del la repubblica, l!sul c dalla Francia, t raeva tranquillamente i suoi giorni s ulle sponde del Tamigi , allorquando l a morte di dlll: fratelli , la cui salute non are" polulo resistere ai dolori dell'esilio cci agli stenti d' una rita errante, lo rimossero da l tranqu illo ritiro ch ' ei s'era c lello. Volgendo al suo fine l' es istenza d' uno di cotesti cari congiunti , quell' esule illustre, ccdcnr!o ai consigli dci medici , m·ea dhisalo di trasporlarlo a piedi dell'Etna, SJ>C· rando che la purezza del ciclo italiano potesse ridonargli cio che le amarezze della !erra areang li tollo. Quell' a iTclluosu

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