Enrico Montazio - Il duca d'Orléans

IL DUCA D'ORLÉANS spezzare le loro lance in sostegno della causa per la quale propognano. Attorno questo centro, cui stan per convergere i raggi dci migliori intelletti della Francia, il giornalismo colle sue cento colonne va inalzando già nn peristilio, il quale rimarrà ai posteri come monumento delle più gravi controversie dci tempi odierni, come fatale esempio della cicca imprevidenza degli m·i. - Quale sarà il nume tuielare che dentro di esso inaugureranno le Camere, abbcnchè lieve sia il prc•·cderc, non è mente nostra l'andare anticipatamente proclamando. - Due sono le persone su cui figgono lo sguardo quanti hanno interesse nello sciogli · mento di si grande questione.- Una donna d'alto core, di mente elevata, che onor~ la Francia, ed alla quale la Francia corrisponde con iscambio d'affetto.- Un giovin principe nel cui nome già s' invoca la legge della consuetudine, dal cui Iato sta il voto di voci inOucnli. Quel che sia per emergere da tanti opposti clementi, non potrebbesi con piena certezza asseverare. Ma se il buon volere e la giustizia non falliscono in chi può, se l'amore schietto di patria non vico meno in tale frangente a chi tiene in mano le sorti della Francia, nel di lei avvenire può ri sorgere ancora splendente di luce più bella un' au· rora d< pace, c sulle ruine delle speranze per dodici anni con tanta cura nudritc, inalzarsi uno stabile, un imponente edifizio, che più non renda oggetto di sgomento il futuro, spauracchio di trenta dne milioni l'incognito. Ma a tanta impresa fa d'uopo che le fondamenta di cotesto edifizio riposino stabilmente sul core della nazionc.-Basc della piramide sociale, guai se essa si divide, se essa più non consente a sostenere con ogni sua possa la massa che sopra di Ici gravita, che in lei soltanto prende radice! FINE

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