Leonida Bissolati - La ipocrisia reazionaria

, 'l l l . t . ' 26 . . ' . + ', 1 bene, questa legge sarebbe inattuabile il g~orno in cui non esistessero le associazioni di resistenza; così la legge per gli info;rtuni sul lavoro diventa ironia il giorno in cui gli operai · non possano, mediante la pressione. della loro resistenza, obbligare, i capitalisti ad assumersi, come la legge vuole., l'onere delle spese di assicurazione. Ma v'ha un'A.ltra faccia della vostra legge, e che è qualche ~osa di enorme:, voi avete dato al magistrato l'ufficio di polizia.; voi avete fuso insieme la magistratura e la polizia in odio alle 'associ~zioni. Quando voi .dite che il magistrato ha facoltà di prend'ere esso l 'iniziati.va deilo scioglimen.to 'de·lle società, avete detto che esso si assumerà la reHpon-, sabilità di questo scioglimento: di guisa che quando i processi per tali soioglimenti _saranno portati innanzi ai magistrati, i magistrati si troveranno già pregiudicati perchè essi non potranno contradire l'opera loro ed immancabilmente condanneranno. ' ' A voi ripugnava, t;Ji capisce, attribuire le facoltà giudiziarie alla polizia; avete p,èrciò fatto a rovescio; avete attribuito le facoltà · della polizia alla magistratura. L'altro gi9.rn6. l'onorevole Barzilai, accennando ~ questo fatto diceva che voi, \cosi, venite ad abbassare il livello della magistratura: ed in ciò si ttovava pienamente, d'accordo con l'onorevole · Gabba, dell'Estrema Destra. · Ma l'onorevole Barzilai non si avvedeva che il Governo conta già sulla sua magistratura come sul la su& .· . . ' \, · r . \ . . ( . i \ • ) "" l ' l ' l •

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