Carlo Maria Curci - La demagogia italiana ed il Papa re

VERSO GL'INTERESSI DELLA CHIESA 91 promessa di un Govemo di .lasciare il Papa indepen· ùente , la stessa independen'{a dipenderebbe nel fatto dalla volonlà del Governo di attenere quella promessa: tal mente eh~ tutto si ridurebbe ad nn giuoco puerile e rid ico lo ui parole. E come no? un Pontefi ce esseuzialmen te pacifico ed inerme qual mezzo avrebbe d~ far ,·alere il diritto creatogli co lla promessa? La sna autonomia non dure rebbe se non quanto si volesse !asciargliela; che significa potere ad ogni istante es ~ e rt! rivocata o lesa) almeno nella pra tica , la quale pure nel caso presen te sarebbe ogoi cosa. E ci ha una ragione int rinseca fondala meno sulla ma li zia degli uomini, che sulla natura medesima delle cose. I Governi mi1·a ndo quasi sempre al so lo interesse material e, presente e parrico lare, non è possibile che truovin si sempre d'accordo co lle viste e cogl' interessi de lla Chiesa, la qu ale mira precipuamente al spirituale, al fut uro, all'universa le. In quest a di- . versità) che tanto spesso si fa divergenza, sono ine,·i-· tabil i scambievoli diffi denze ) mti, collisioni; c in somiglianti casi vede ognuno a chi ne andrebbe la peggio, quali diritti sarebbero i sac rificati , qual pa rte l' oppressa. La mollipli cità , la svariatezza, l' efficacia dei mezzi onde di spone nn Governo, !'arebbe più del bisogno per im pedi re qtialunque azione ad tma supremazia puramente spiri tuale , ma che pu!·e non può passarsi di mate t·iali st rumenti; nè è uopo che io scenda ai particolari , t1·attandosi di c.osa tanto manifesta. D'altra parte la maestà del Pontificato cattolico, l'ampiezza unica della spirituale sua sudùitanza , la 8"'

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