Carlo Maria Curci - La demagogia italiana ed il Papa re

90 SACRILEGIO cere incredibili contrasti, appello a cui questo presente non può essere considerato siccome massimo ; tutto questo ci è segno che se quella preminenza non tien.e alla essenziale costituzione dtlla Chiesa, le è nondimeno indispensabi le per l' esplicamento libero della sua azione in mezzo alle nazioni reden te. Il secolo che do· vesse prendere lo sperimento del la Chiesa orba di quel pres idio, ci sembrerebbe serbato a supreme sventure! Ma non è a preferire ciò che potrebbe escogitarsi e proporsi. per mantenere la piena autonomia alla Chiesa nel vi sibile suo Capo, senza che questo sia rivestito di ven ma temporale autorità. E perchè non potrebbe un Pri nc ipe , una repubblica , un Governo qualunque far sicurtà al Pontefice suo suggetto, che lascerebbe in tu lli i casi independente? non ci si potrebbero aggiungere pubbliche promesse, giuri solenni e sacrament i? Altamente edificante nel celebre plebiscito romano fu il trovarvi, che il senat~s populus que in un apposi to ar ti colo entravano pagatori , che al Papa si sarebber provvedute tutte le guarentigie per la sua piena independen~a nell' eserci~io della spirituale suprema~ia. Al mondo cattol ico poi non potea sorge re il menomo timore su questo punto, atteso la specchiatiss ima lealtà e la schielta religione di qu el fiore di onestuomini che componevano la Costituente! vi pare?_ Par lando nondimeno sul serio e prescindet1do dalle attuali circos tan ze di tempi e ùi persone, ci vuoi ben poco ad intendere che quel di scorso acc lude una manifesta con traddi zione. Se non ci fosse altro che la

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