Filippo Turati - Il delitto e la questione sociale

-72 - reato, la classe de' fattori sociali presentasi già a prima vista come di gran lunga più ricca delle altre due prese assieme. Il Ferri, infatti, dal quale - come dal più sistematico e polilaterale di que' teorici - togliemmo di peso quella classa.zione, annovera u-na quantità vastissima e per numero e per rilevanza di cotesti fattori sociali e, come sfiduciato di tutti tassativamente enunciarli, aggiunge : « È insomma una congerie di cause latenti che si compenetrano e si intrecciano e si combinano in ogni più riposto meato della società, e che sfuggoqo quasi sempre ali' attenzione de' teorici e dei pratici, dei criminalisti e dei sociologi. • (I nuovi orizzonti del diritto e della procedura pe,;ale. Bologna 1881, pag. 72). E il Ferri stesso - che, uscito dalla scuola classicamente insigne del!' Ellero, contribuì non poco a portare nel sinedrio d.ei criminalisti antropologi, per lo più ,medici e alienisti, quel criterio distintivo giuridko che appunto mancava a dar completam.ento e limiti e corpo di scienza alle loro osservazioni sbrancate e dirette un po•· a. caso - osserva nella stessa opera (pag, 52), e altrove in base a dati faticosamente raccolti e vagliati nello studio della recidiva, e de' quali espresse il succo in altri lavori, che le tre categorie dei delinquenti, pazzi o semipazzi, nati incorreggibili, ed abituali, sommano appena al 40 ¼ di tutta la delinquenza; il 60 ¾ della quale è fornito dalle altre due classi, dei delinquenti per passione e d'occasione. Ora, com'è facile intuire, è appunto nelle prime due di quelle tre prime categorie che B.blioteca Gino B•anco

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