Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( 28 )- in Moncalieri ove il re abitaYa, che la maggior parte dell' eser· cito aderira che in quel giorno si sarebbe veduta sventolare la bandiera tricolore. Alla mattina del iO colla rapidità della fulgore corre la no' ella fra Torinesi che il capitano Palma alla testa dci ~oldati del reggimento Genova 3\'cva innalzato la bandiera tricolore e proclamata la costit uzione di Spagna in Alessandria, e che crasi costituita una giunta provi so ria di governo. Il re che vireYasi a .Moncalieri sbalordì a tal e notizia e frettoloso corse a Torino e pubblicò un bando per intiepidire gli animi. Nel me~esimo smentira che il principe di Carignrtno fosse aderente ai ribelli, e non esser vero che l'Austria avesse ehiesto d' occiJpare con proprio presidio alcuna delle fortezze del Pii-monte. • A tale bando molti si mostrarono avversi alle Dovità, ma Santa Hosa e gli altri corsi in Alessandria cercarono di propagare nel rC'gno Subalpino la riroluzione. Or mai essa era un · fatto compiuto per molte città. e Torino si ~cosse agli incalzanti an·eni· mon ti, e gli abitanti palpitavano ansiosi di vedere lo sc ioglimento ùi tante notizie quando la mattina dell' undici videro sventolare il sospirato vessillo. . L' apparire del medesimo gettò lo sgomento in Corte, ed il re chiam:1ti a consiglio i ministri discuteva con essi intorno all' importanza degli aVYenimenti ed a rimedj efficaci perchè incolume la dignità regale avesse ad uscire da quel conflitto. Vari furono gli avvisi de' radunati chi teneva per miglior partito marciare con grosso esercito sopra Alessandria e strozzare al suo nascere la rivoluzione, altri diceYa doversi dubitare della saldezza nella fedeltà dell'esercito, e più sicuro ospizio ritroverebbe il re in .Milano, altri consigliàva di pubblicare la costituzione di Francia per condurre i Piemontesi a fraterna guerra come era accaduto in Sicilia. Mentre re c ministri stavano sospesi fra tanti discordi suggerimenti giungeya da Lubiana il marchese di S. Marzano, recando l'ordine dei potentati riuniti di soiToccare tosto con energia ogni scintilla di rivolgimento che potesse in Piemonte accendersi. Ciò inte~o concorùemente dai radunati si stabilì di mareiare contro Ah:s· sandria. Nel giorno successivo le milizie destinate si schieravano nella piazza della capitale, e veniYa aflìsso un bando del re col quttle gettava lo sgomento nei cittadini. A mezzodì si udirono partire dalla cittadella tre colpi di cannone e su gli spaldi della medesima si vide sventolare il vessillo tricolore. Giunto il rimbombo de' cannoni alla reggia vi suscitò gravi apprensioni e furono tosto spediti due dragoni per ~onoscere l'accaduto : Un popolo immtmso afTollato intorno ai bastioni faceva applausi al costituzionale vessillo, ed i dragoni volendo colla sciabola farsi

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