Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( ! 44 )- Combatti mento di Palestro del 3 i maggio. La quarta divisione ne\ia sera ùel 30 , o nella notte successiva f<J rtificavasi innanzi al conqui stato villaggio di Palestro. Le dbposizioni di difesa che erano state assunte dal generale Cialdini tendevano tanto a premunirsi da un ritomo offensivo del nemico su Palestro, quanto a proteggere il passagg.io dena Sesia ùel .maresciall () C~nrobert, il quale nella. notte del 30 al 31. get· tava un ponte innanzi a Prarolo per venire col suo corpo d' armata a raggiungere le nostre truppe a Palestro. Verso le ore W del mattino il nemico comp~ri va con imponen.ti forze dalle strade di Bobbio e di Rosasco, ed attaccav:l con vigore la nm:tra linea d' avamposti. I:.a colon.na che il nemico òirigeva contro il fronte e la sini· stra delle nostre posizioni era compo~ta delle brigate Dorndorf e \Veigl. Hssa otteneva da principio qualche vantaggio e costringeva i nostri avamposti a ripiegarsi sulla linea principale ; ma un' ardita cari ca all a baionetta operata dal colonnello Brignone alla testa di 6 compag.nie d~ l 9.0 reggimento ed un battaglione del iO.O, e dal colonnello Regis con due b,attaglioni del i0'.0 , ricacciava l'a v~ versario sino oltre il cordone degli avamposti. Frattanto la colonna nemica (l à divisione Jell~cich) che per la strada di Rosasco si avanzava contro la nostra destra, faceva ripiegare i nostri avamposti sul Cavo Sartirana, c passando pel ponte della Bridda attaccava con forze preponderanti le due compagnie poste alla Cascina di S. Pietro, le quali f~ro no forzate di abbandonare quella posizione ripi egandosi lentamimtè. Sin d'al princi'pio ·de'il' azione si era chiaramente manifestato ché l'intenzi one del nemico era di spuntare la nostra, e fors' anche di gettarsi sul ponte francei e. 11 generale Cialdini aveva in conseguenza mandato in rinforzo il 3.0 r eggimento dei Zuav i, il quale in quel giorno ·era stato add~tto all ' armatfi. sarda, ed accampava innanzi ·al ponte francese. Il 7.0 battaglione bersagliari (maggiore Chiabrera) coll'abituale suo slancio, assali va vigorosamtmte il nemico, c gli riprendeva alla baionetta "la: già perduta Cascina S. Pietro. Dovendo però lottare con· tro a forze dj molto superiori, s ~ limitava a m·antMer le riao.· rruist;:l.t ~ posizioni sino all' arrivo dei primi battaglioni del t6·.o n~ggjmcntò. Egli è in qnesto punto che il', 3.o reggimento dei Zuavi si spingeva con qoell' imparaggiabile ardire che ri:;cosse l' ammirazione di. tutti. In ·colonna profonda, al suono dell a fanfara, passava a guado la Sesietta; irrompeva impetuoso alla baionetta sul nemicò, ne· menava grande ·strage sul ponte della 'Briùda, precipita.va· nel ·profondi ssimo canale di Sartirana gran parte della brigata Szabo, impadronivasi di cinque pezzi d' artigli eria, e faceva buon numero di prigionieri. Q.uesto vigoroso attacco venne secon,

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