Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( i23 )- risce siccome esistesse già da tempo assoluta intelligenza d' int ronizzare il pontefice colla forza dell'armi fra le potenze cattoliche, e quindi quanto fossero menzognere le parol e di Ouclinot e degl i altri francesi che volcano persuadere i romani che venivano eome amici. 1\Ia se decisivo era il proclama di Wimpffem, non meno risoluta fu la risposta dei bolognesi, essa era compendiat:t in queste parole. « La magi stratura per risoluzione del giorno 9 corrente avendo perduto ogni autorità governativa ha rimesso il plico ricevuto or ora alla commissione di governo la quale ha risposto in questi termini, cittadini magistrati del mu.nicipio di Bologna. Il proclama manoscritto segnato dal maresciallo Wimp(fern da voi cittadini magistrali 1'icevuto or ora, senza accompagno non pttò esset e da noi accettato. Ciò vi serva di regola e pabblicate la notizia. Salute e fratellanza. Con questa pubblicazione crediamo dì a\'er adempiuto al n;J stro dovere. » Nel giorno successivo nacque sanguinosa battaglia fra gli italiani e gli austriaci e questi sebbene di molto pi1't numurosi cedevano il r.ampo quando loro sopragiunse formidabil e colonn::t di rinforzo, nella quale essendo di buon numero di cavalli suss idiata potè recar molto danno agli italiani che dovettero ritirarsi in città. Gli austriaci si posero a bombardare spietatamente Bologna. Alla \'ista di quell'cecidio, alle notizie desolanti che venivano dalle ro - nugne pei preparativi dei francesi, de' napolitani e spagnuoli, la certezza che in quel momento per la condizione politica d' Enropa non avrebbero potuto superare la lotta indussero tutti questi pensieri a mandare una deputazione al generale austriaco onde ottenere tregua. Il generJle austriaco intimò alla deputazione che se per le cinque ore del susseguente giorno non si arrendeva. Bologna il bombardamento sarebbe ri cominciato pi ù micidiale che mai. Cos ternati i cittadini nel vedere tutti i nobili ssimi loro sacri ficj andare a nulla e la patria ritornare sotto il giogo ant ico, dovettero come l' infermo assoggettarsi al ferro, ed all' ora fi ssata una deputazione alla testa della CJI1ale si trvvava l'eminent issimo cardinale Opizzoni ~ i recò presso il generale austriaco ad annunziare la resa della ci ttà. Fu conclusa la capitolazione nell a qual e rimansvano ! bolùgnesi in balia degli imperiali, e quinùi cominci arono le persecuzioni, i processi e le morti , solito arredo che accom· pagna le capitolazioni fatte dai popoli coll ' Austria. Allo scopo di aver tempo per aumen tare il corpo d' armata il governo di Francia mandò a Roma quali' inviato straordinario Ferdinando Lesseps latore delle seguenti proteste. 1. Gli stat i romani reclamano la protezione della repubblica francese. 2. Le

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