Romolo Murri - La Chiesa e il collettivismo (contraddittorio Murri-Bertelli)

- 36 - gnori, voi vedete come un'altra opposizionedel mio egregio contradittore ha facilmente la sua risposta. Egli lamentava che al lavoro non vada attribuita una parte convenienteed anche io, tutti noi democratici cristiani lamentiamo questo. Egli diceva però che perchè il lavoro abbia la parte che gli convieneè necessarioche sparisca la proprietà privata, e che sparisca integralmente. Ebbene è questo che noi non accettiamo. Noi tuttavia, o Signori, non diciamo comesoventeveniva a dire il nostro avversario, che non debbano sparire le ingiustizie della proprietà privata. Egli parlava di campi che sono incolti, mentre i più han fame, parlava delle ingiustizie che si commetterebberoquando si andassero a spogliare i proprietari di ciò che posseggono,ma noi, o Signori, diciamo pure che deve esservi un limite alla appropriazione, perchè questa è bene che sia contenuta dentro i limiti dei vanta:àgi generali. La ingiustizia non sarebbe già fatta a quei dieci a vantaggio dei 90, l'ingiustizia sarebbefatta a tulti i 100 che compongonola società. Che importerebbe a noi di quei 101 anche noi andremmo verso i 90, ma non è a loro vantaggio che noi vogliamointegrare-laproprietà privata, è a vantaggio di tutti, è a vantaggio della società stes~a, a vantaggiodella stessa costituzionesociale. Perchè notate, o Signori, il mio egregio contradittore diceva, forse non misurando la gravità delle parole, che egli commetterebbeun'ingiustizia verso quei 10 a vantaggio dei 90. Ora io credoche ingiustizie non se ne debbanocommettere mai, semplicclmenteperchè la giustizia è superiore a tutti i partiti. Ma egli diceva anche che realmente è dannosoalla società presenteche dieci possegganociò che potrebbeeesere utile a tutta la società. Ma, io ripeto, fino a che siamo in tali questioni,questionidi più o di meno, di eccessoo difetto, noi non siamo in questioni di sostanza. Noi vogliamoche la proprietà si moltiplichi, si allarghi, e che con ciò siano evitati i difetti. In tal modo non assisteremo giammai alle ingiustizie, alle quali dà luogo la società ~ivile di oggi nei suoi.particolari più minuti. Il mio avversarioaccennandoa ciò che ho detto di Marx e di Engels ha voluto giustificare in qualche modo le lòro previsioni. Egli diceva come nessun riformatore sociale abbia potuto fare previsioni approssimative,non dico già esatte, intorno a ciò.che sarebbe avvenuto.Ma, Signorimiei, c'è qualche altra cosa da rimproverare.Noi non rimproveriamo già Biblioteca Gino Bianco

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