Romolo Murri - La Chiesa e il collettivismo (contraddittorio Murri-Bertelli)

-15 - un movimento, il quale promette di potere più facilmenteavviarci all'equilibrio degl' interessi, all'armonia delle funzioni sociali, che al collettivismo quale i Marxisti lo prevedevano. E se voi esaminate le nuove forme positive di produzione, le quali vannoavvenendonella societàcontemporanea;voi nontrovate in alcun modo che esse si avvicinino al collettivismo. Io diceva che ci sono alcune forme collettive di produzione, le quali vanno sempre guadagn,1,ndomaggior terreno, ma queste forme collettive in alcun modo non sonooppostealla proprietà privata: esse anzi consistononel dare alla piccola proprietà, unendo gli sforzi, i mezzi di combattere con buon risultato il grande capitale e l'associazionedei vecchie forti produttori. Così infine, o Signori, va notato che i medesimi progressi tecnici ed altre leggi economicheanche potenti ed imperiose nella società nostra possonotrasformare radicalmente l' evoluzione, che ora va avvenendonella società contemporanea.Così vi sono molti che già credonoche possa inaugurarsi nella società presente, specialmenteper mezzo della nuova forza motrice che è la elettricità, una certa divisionedella produzione in modo da potere, non dirò tornare alla produzione individuale, µia almeno dividere la produzionein modo che spariscano i grandissimi inconvenientilamentati da queste grandi agglomerazionidi produttori in un medesimo luogo. lnfine, o Signori, ed è forse la cosa più notevole ai giorni nostri, vi è una contraddizionelatente, una contraddizioneprofonda nel senodel socialismomedesimo,fra coloro chevogliono delle riforme pratiche ed immediate e fra coloro che vogliono tenersi al collettivismo.Quelle e il collettivismo non possono associarsi: e coloroi quali vorrebberoinstaurare la societàventura, per avere tutto il coraggio delle proprie opinioni e per raggiungere lo scopo che si propongono,dovrebbero segregare gli operai dalla città contemporanea, dovrebbero organizzarli come forza rivoluzionaria, affinchèalimentati dalla forte resistenza contro la società presente, potesseroun giorno inaugurar? l_arivoluzione; e invece, o Signori, vi è una parte del socmhsmo,ed è la parte migliore, la quale non accetta ciò, n_onvu_olsacrificare gl' interessi degli operai agi' interessi della nyoluz1011eventura: e così in mezzo a questa societànoi assis~iamoa un rapido sviluppo di miglioramenti, i quali abbracctan~ non solt~nto il proletariato, ma abbracciano le piccole classi sofferenti,miglioramenti i quali richiamano semprepih t 81bhoteca Gino Bia!'lco

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