Alessandro Ademollo - Alessandro VI, Giulio II e Leone X nel Carnevale di Roma

11tl Ctmuval~ di <J{oma 79 stori..:hc che offre il rcfcri to disp:tccio. Questi documenti sono pubblic:ni p!l1 che altro a bendi1.io degli stud iosi della storia che s; nno leggcrli cd apprezza rl i. Mi limilo :~Ilo Str:tscino, che dopo la cena disse 111111 sua farsa dtr se. so/J, vale a dire un mano· lago comico come quelli che si us:tno oggidi, a meno che non facesse da sè, forse improv,·isando, diverse pJrti ne ll a sua farsa ( r) com'è prob:1bile . Si può anche congetturare che la farsa recitata dallo St rasc ino, fosse precisamente l'egloga appunto intitolat:t lo Strasc inr, soprannome che il C:tmp:tn i port:l.\·a gia da molto tempo, poichè con questo soprannome ricorda se stesso nella stanza 10 4 nella prima parte del Lmne.nlo stampata nel J 5 t r. Dif:mi quell' egloga venne fuori in stamp:t per la prim:t ,·olt:t :t Siena nell 'anno successivo 1519. Si sa dal Casti· glione (Cortllgiauo pag. 125 dell'Edizione Le Monnicr) che era professione dello Strascino a Roma tener liete le br ig:Hc con att i, gest i, travestimenti ccc. c dello Strascino stesso che egli andava recit:tndo per Roma m:tscherato da romagnolo le lubriche stanze s~tl C /1. CA. (2) (1) • i':obi~ fui de poi rr :m~o iu ustello e tr o \·~i it Papa iu nu·nu çhe :auJiv~ Sn:tUÌIIO, ~011 l:t sua çitna, di.:cndo :tlt' improv· 1·iso . - Disr. 0 di A.0 t'aolu,:,i Al IJ u:a di Ferr:ua. - Roma (1) \'dui la dt~ta publ>lknkne dd Sig. Mozzi.

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