Alessandro Ademollo - Alessandro VI, Giulio II e Leone X nel Carnevale di Roma

ud Carnevale di Romn 41 md M dio Evo dell 'illustre Gregorovius, e reco scnz':dtro il testo genuin:tmente trascritto: Magnifica et sumptuosa Festa fa cta dalli S. R. per cl Carneva le M. D. Xm. Kov3mente composta pt'r lo. b. dc Pennis (Strmmll dr/ Papts) (SI~"'"'" Dt Pt~t.,il) (}gigli e spallc) (}lioriinunnso) o s.J'<r d ubl~r o ;:: S~tJ'<r d 1Mbltr ;:: Maestro Giov:mni Iacopo Pcnni Mcd. Fiorentino al suo Carissimo Amiche Piero di Franccscho Bini Mercat:tnte S. Humanissi mo Piero. Lo ::a nno p:tssato M. D. XIII :tnno ultimo di Julio II Po. Mas. Li Homani, come per usanza hanno, celebrarono per Carnevale un:t bella, et honorata festa, chome sai; la quale amme fu di tanta s.:~t i sfa tione, che io proposi in oct:tva rima fame storia, et dare al futuro scculo memoria di qu~ll:t. Et in tale proposito stando h ochasionc, che sai , mc occupo et la mano, et lo ingcgnio. Successe dipoi la morte del Pomifice, et la creatione di Leon X Pon. Max. et la sua solenne Coronationc, la qunle anchora tanto mi piacque, che io fui forzato pigli:ne la penn:l1 et cosi impresa ne feci la Cronica, la quale impressa in publico, a chi ne volse pigliare, la. dispensai. Questi trattenimenti mi fcciono la presente Storia tener addietro. Ora pcrchè el presente

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