Harold J. Lasky - Il battaglione segreto

dittatura del proletariato. Si tratta, in ve'rità, di una direzione che esso ha conservato fino dalla Rivoluzione d'ottobre; e a nessun altro partito è stato permesso di contestare la sua autorità. Esso ha avuto il monopolio di tutti i posti vitali nel governo. Esso ha avuto un assoluto controllo, dè,lla stampa e di tutti gli altri organi di propaganda. Esso ha controllato l'esercito, la polizia e i sindacati. Esso è stato padrone di tutte le istituzioni giuridiche. In una parola, e più propriamente, il Partito Comunista russo è stato, fino ad oggi, il governo del paese, il detentore del potere politico, così che ogni deviazione dalla politica che esso ha stabilito è stata non semplicemente una critica al partito al potere, ma, per oltre un quarto di secolo, una cospirazione 'contro lo stato; e di conseguenza le più gravi precauzioni sono state prese éontro deviazioni che possono essere giudicate in tal guisa. _ Ciò spiega· perchè i cittadini russi siano sotto la vigilanza di quella polizia segreta eh~ sotto i bolscevichi, come sotto gli zar, fissa i limiti entro cui essi vivono. Nessuno che conosca la Russia può dubitare che vi sono molti aspetti per cui, normalmente, uomini e donne vivono una vita più piena, hanno maggiori possibilità, sentono, de.cisamente, che il ·nuovo mondo è preferibile al vecchio. Ma nessuno può onestamente dubitare che la dittatura del proletariato non significhi la dittatura del Partito sul proletariato; e nessuno può dubitare che il potere vitale nel Partito Comunista è concentrato in un piccolo numero di· uomini che determinano quale politica si debba seguire. Per questo nell'Unione Sovietica non vige l'« Habeas corpus». Per questo l'atmosfer,a dei grandi processi per tradimento ricorda, ad uno straniero, un incubo emerso a vita reale da un romanzo di Dostojevski. Per questo, anche dopo un quarto di secolo, la Russia rimane così isolata dal mondo o·ccidentale, che i normali scambi fra studenti e scienziati sono in massima parte impediti dalle autorità. Gli artefici della Rivoluzione d'ottobre erano cospiratori di professione che, con un ardito e coraggioso colpo di stato, conquistarono il potere politico. Essi stabilirono non già la dittatura democratica di cui scrissero Marx ed Engels, ma una dittatura di Partito, che, malgrado tutte le sue grandi conquiste - ed esse sono state veramente grandi - ha completamente trascurata fino ad oggi la libertà politica. Essi hanno stabilito le forme di una democrazia con la Costituzione del 1936; ma la Costituzione rimane una facciata dietro cui l'inamovibile potere del Partito continua a stabilire i limiti di ogni possibile condotta. CAPRIOLE INTELLETTUALI. E i Partiti comunisti non Russi hanno seguito la politica tracciata per essi una generazione fa da Lenin. Essi hanno imposto una rigorosa 13 Biol ò eca Gino Bianco

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