Resoconto del 3. Congresso d'esilio del Partito socialista italiano (1937)

Vienna 11(!1febbraio del 1934 portava il nome di Matt-eotti. La nostra sorte è comune ; comune è 11 nostro nemico. L'oratore attesta che il movimento clandestino in Aust.rla ha una forza reale. - Nol impariamo l metocll della lotta clandestina e vogliamo scambiare le vostre e le nostre esperienze. Abblam(' letto le relazioni del vostro congresso, cl interessiamo direttamente alle sue deliberazioni perchè i vostri ed i nostri problemi (unità d'azione, legami con le masse. ecc.) sono della stessa natura. AU'asse fascista Berllno-Roma, che passa per Vienna, l'oratore dice che dobbinmo opporre l'asse prolct.a.rlo Berlino-RQma-Vienna, lavorando assieme. E termina dicendo : - La llbert:\ a Vienna sarà la libc;-ta a Roma. La libertà a Roma sarà la llbcrt!i. a Vienna. La sala è come elettrizzata da un linguaggio di una cosi profonda adcre•1za col nostri sentlmenll, ed una vibrante, Internazionale > saluta il rappresentante di Vienna a cui l\todig!iani manda un vibrante evviva. A questo punto il Congres.w affronta. con la relazione del compagno Nenni. 1 temi politici In discussione. La relazione del compagno Nenni Nenni. Lascierà da parte l'esame della passata attività del ParUto. Su questo punto, del resto, egli sl rlchlama alla relazione scritta. Cercherà, invece, dl sltu:ire il dibattito attorno a quest-0 tema prlnclpale : la situazione in Italia ed in Europa e la politica del partito sociaUsta in rapporto ai problemi che la clas.se operala deve concretamente risolvere, oggi e no:a nell'anno 3000. LA GUERRA PUNTO DI CONVERGENZA DELLA POLITICA FASCISTA In Italla la situazione é ormai nettamente dominata dal fatto guerra. Il fascismo ha gettato la maschera di rUormatore soclale per mostrarsi quale è : espansionista, lmperlallsta, guerriero. Tutta la vita della nazione è al servizio del1·, Impero >, cioè della guerra. La guerra In Abissinia prima, la guerra in Ispagna poi, sono consepit.e dal regime come un , entralnemcnt > verso una nuova conflagrazione europea che sarà una guerra clvll~ su scala mondiale. Questo e proce.ssus > dalla guerra d'Africa alla guerra di Spagna, alla guerra mondiale, non C lineare : cl sono delle resistenze, anche capitaliste. Cl sono delle opposizioni, anche violente. Dl qui ~n certo zig-rag, di qui delle pause, delle soste, ed anche qualche brusco voltafaccia. Ma una specie di logica implacabile ed infernale spinge 11 fascismo sulle vie della guerra. LA NOSTRA ESl'EltlENZA L'oratore esamina quall sono state, Q'.lali sono, le nostre posslbUltà. d'azione net confronti delb. tendenza generale del tasci'!-mo alla guerra. L'esperlen~ del nostre, centro In !talla è stata di un estremo Interesse. Due volte 1 nostri comp.'lgni :;i sono serviti dell'espressione pre-rì\'oluzionaria per caratterizzare la situazione itall8na. Ciò è ,avvenuto nel nO\'embre•dicembre del 1935 e nel marzo-aprile di quest'anno. Obbiettivamente l'appreizamento del nostri compagni era giusto. La situazione in Italia poteva - per lo stato di sovraeccltazlone dell'opinione pubblica, per l'incertezza del quadri dirigenti fascisti, per l'audacja che stava prendendo l'opposizione - apparire pre-rivoluzionarla verso la fine del 1935 ed all'Inizio del 1936 (mentre l'esercito di spedizione In A!rica era lnchioclato nel pressi di Makallè e quando ll voto delle sanzioni !asciava presagire più. gravi comp11cazlonO e Poteva apparire pre-rivoluzlonaria nel mesi di marzo e aprile ultimi (dopo la rotta di Guadalajara e l'ondata dl pessimu;mo e di Indignazione che si rO\'CSClò sulla penisola). se la situazione non diventò rivoluzionaria fu, nel ca.sodell'Etiopia, perché 11 fascismo, superato il punto morto, passò rapidamente di vittoria In vittoria ftno alla conquista di Addts-Abebtl e fu perché Il sanzionismo non partorì che degU ordini del giorno. Fu anche perché la diga fascista C sempre molto forte, e perché l'opposizione non ha ancora sa1mto o Potuto creare all'interno un centro di polarizzazione del malcontento che esiste e che cresce. In una certa misura gli l~omlnl (cioè I partili, cioè noi, wno in ntardo sulle cose. Circa la solidità della diga fa;;cbl.t noi abbiamo una. nuova prova In questi g1ori!l. L'opp<>slzlone all'lnt~n·ento mt1:-so!!- nlano In Ispagna era ed è molto forte -5B o o•c;a Gino 81dnc o

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