Quaderni di cultura repubblicana

UN ENIGMA STORICO Tra i vari rappresentanti della Scuola repubblicana italiana, quello che meno si presta ad una trattazione sistematica e ad ogni tipo di classificazione è certamente Giuseppe Ferrari, il quale, ad ottantasette anni dalla morte, può ancora essere giustamente definit<> un enigma storico . A tentare una conciliazione dei vari aspetti del pens iero ferrariano v'è da restare invero sconcertati: si sa che egli fu uno dei più accesi avversari di Mazzini, ma è noto che, dopo le Cinque Giornate di Milano, insieme a Cattaneo, proprio al Mazzini offrì il governo s traordinario della metropoli lombarda. Ferrari passa generalmente per colui che non perse mai occasione per denigrare l'Italia e gli italiani, ma, in uno dei primi discorsi da lui pronunciati alla Camera, si scagliò contro l'annessione di Nizza e della Savoia a lla Francia, che strappava terre alla patria italiana. Egli è ritenuto generalmente l'eterno adulatore della Francia, mentre, nello stesso discorso parlamentare, attacca quella nazione perché vuole appropriarsi, contro ogni diritto, di territori che non le appartengono. Ma v'è di più: egli è un intransigentissimo repubblicano, ma ciò non gli vieta - come invece l'aveva impedito al Cattaneo - di sedere tra i deputati del parlamento monarchico, e non gli viem di lasciarsi eleggere add irittura senatore di nomina regia. Indubbia-nente, questi dati contraddittori provano che b sua fu una coscienza tormentata e che ebbe uno spirito mutevole e inquieto, travagliato e insoddisfatto. Egli fu , insomma, uno di quegli uomini generosi ma aspri, taglienti :-l

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==