Quaderni di cultura repubblicana

epistolario fu scoperto nelle trascrizioni che dal 1834 al 1839 condusse, violando il segreto postale per ordine della polizia, un diligente funzionario del Ministero degli Esteri sardo soprastante allora alle RR.Poste, non privo di sensi· bilità, se annotò • Oh, bravo! • la madornale svista, con cui il Mazzini, che firmava • la nipote Emilia • le lettere alla presunta • zia •, accennava • ai baffi e alla barba che riai· zano la sua pallidezza •!). Ci sono poi i mol ti scritti e saggi di argomento strettamente letterario, importanti per valutare il Mazzini come critico e per collocarlo adeguatamente nella battaglia roman· tica, aperta in Italia dalla celebre lettera del Berchet e coloratasi subito politicamente nel cilestrino • Conciliatore • (cui l'Austria contrappose il roseo « Attaccabrighe • ). Il roman ticismo italiano fiorito dopo il 1818·19 ebbe il Mazzini giovanissimo difensore contro l'accusa di tradimento della tradizione patria avventata dal Botta: sui due • Indicatori •, il genovese e il livornese, Mazzini come capo di un animoso gruppo letterario di giovani liguri sostenne le idee romantiche, ma andò via via interpretandole origi· nalmente secondo la sua crescente vocazione etico-politica fino a staccarsene: negli scritti sull '• Antologia • (1828) il romanticismo è considerato già battaglia vinta come rottura della retorica classicista : egli sogna ora una letteratura europea animata da un'altissima missione etico-sociale e su questo discutibile criterio il Mazzini esercitò variamente la critica letteraria, con penet razione intensa degli scrittori a lui congeniali (l'autore preferito fu lo Schiller tra gli stranieri, il Foscolo tra gli italiani), con strane incomprensioni di grandi artisti contemporanei come Leopardi o Manzoni. Della sua impostazione etico-politica risentì anche l'interpretazione di Dante, che comunque egli ha il merito di aver potentemente inserito nella cultura nazionale italiana, pub· blicando a Londra e completando per le due ultime cantiche della • Divina Commedia • il commento foscoliano. Ma la letteratura fu una tentazione giovanile ben presto vinta, anche se l'interesse per la produzione letteraria eu· ropea (francese, tedesca, inglese e soprattutto polacca) non 27

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