Quaderni di cultura repubblicana

RITRATTO MORALE Quando l'ho conosciuto, Napoleone Colajanni era al declino della sua energia fisica e al meriggio della sua celebrità di scienziato e di uomo politico militante. Come uomo di parte era di tutti e di nessuno. Per altezza di mente, profondità di dottrina, austerità di carattere, ricchezza di sentimento, cavalleresco idealismo, superava il partito, anche quando ne accettava la disciplina spirituale con spontane>1 dedizione. La sua grande passione per la libertà dello spirito lo trascinava quasi sempre contro corrente, in perenne contrasto con le maggioranze. Napoleone Colajanni incarnava l'ultimo degli «italiani del Risorgimento» - dei quali Alberto Mario rappresentò il tipico esemplare - figurando sul ponte ideale fra l'età eroica e quella definita del «trasformismo ». Come Alberto Mario, giovanetto, interruppe gli studi per indossare la camicia rossa nel tardo Risorgimento; più tardi poté riprendere indefessamente a studiare, anche se nella milizia politica non cessò mai di essere garibaldino. Quando capitava a Roma, a Camera aperta, Colajanni sedeva, nella buona stagione, fra le nove e le nove e mezza di sera, ad un tavolo del Caffè Aragno, circondato da pochi amici. Ma non si fermava mai olt re le dieci, perché alle dieci e mezza, puntualmente, era già a letto. Andava a riposare presto, perché la sua laboriosa giornata comincia,·a presto: alle cinque d'estate, e fra le sei e le sette d'inverno. E se qualcuno aveva bisogno di parlargli, gli giungeva un appuntamento in albergo per le sette antimeridiane. Cavour aveva le stesse abitudini: il primo incontro con Garibaldi avvenne alle sei del mattino. Né al caJlè, né altrove il professore amava intrattenersi in crocchi numerosi. Non cercava frotte di ammiratori; amava il popolo, ma non inseguiva la popolarità, non gl i piaceva sedurre le folle e non possedeva alcuna qualità del demagogo. Se la ricerca della verità gli doveva costare il rischio della impopolari tà, non esitava un momento nella scelta. Perciò egli fu un grande educatore.

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