Quaderni di cultura repubblicana

batte in ceffi abbietti e scadenti; invano si sarà dato nella scuola il tes to letterario se il testo pratico de lla vita esce da uffici innominabili e segreti ». Queste parole egli rivolgeva, in sede di discussione sul bilancio della pubblica istruzione, con cortese severità, al ministro Martini, che pure lo aveva beneficato nominandolo professore ordinario di diritto pubblico. I suoi discorsi parlamentari di rado scendevano ai particolari tecnici e a lle questioni di netta e puntuale attualità; era in essi l'abito mentale caratteristico di Bovio, che tendeva alla reductio ad unum e risaliva alle supreme esigenze, ai valori che aveva più cari. Frequenti erano le sue citazioni erudite. L'uomo colto si trova sempre un po' come uno straniero nel mondo comune della gente pratica e allora la citazione gli sovviene come la compagna di un suo simile, che lo incoraggi a dir qualcosa di più alto e di strano p er gli altri. Non solo, ma la citazione e ra per Bovio, come per altri, una forma di onestà intellettuale, come se egli riconoscesse a ciascuno dei grandi uomini passati quello ch e si faceva prestare, volta per volta, per prender posizione nella vita. E vi era infine un'altra esigenza che lo spingeva alla ci tazione: l'esigenza del dialogo, viva in lui anche quando non si dedicava al teatro. La prova di quanto si è detto è che spesso citava non per conforto alle sue tesi, ma in contrario ad esse e rispondeva all'autore citato confutandolo, cercando da sé le obbiezioni e battagliando con esse. magari mentre stava esponendo qualcosa ai suoi colleghi deputati o agli allievi o ad un pubblico qualsiasi che lo ascoltava. Riusciva difficile ma simpatico, e andavano a sentirlo come ad una lezione eruditissima, che tuttavia serviva anche alla vita e non solo alla cultura. Se la lezione non era capita, la sua meridionale e tribunizia vivaci tà garantiva sempre uno spettacolo. Bovio morì a Napoli, la ci ttà di adozione, da lui tanto amata, il 15 aprile 1903, dopo una vita intesa come missione. Di quella città, e in genere del Meridione, portò 28

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