Quaderni di cultura repubblicana

diversi punti vulnerabili od oscuri nel suo pensiero: ad esempio, dopo aver applicato allo studio del diritto penale il solito criterio matematico e aver postulato, in b ase ad esso, una proporzione tra la colpa e la pena, si r ifiuta di trovarla, dichiarandola impossibile, e conclude svalutando le basi e il fine stesso del diritto penale, al quale sosti tuisce e preferisce il diritto civile, il cui sviluppo sarebbe inversamente proporzionale a quello del diritto penale. Se egli avesse voluto cercar meglio quella proporzione (con· cesso che la s i debba cercare), avrebbe anche potuto trovarla con una tavola, necessariamente empir ica, di corri. spondenze tra reati e pene, cui del resto ricorre ogni legi· stazione, ma ci sembra che quell'arduo ragionamento sia servito solo a dar battaglia ai rigori de lla legge, con cui la società pensa di estirpare le proprie piagh e quando è in· capace di curarle con un intrinseco progresso. Questa battaglia di Bovio rientra benissimo nell'atmosfera sociologica umanitaria di fine secolo, ma ad essa ha dato - a parer nost ro - un miglior contributo come a r ti· s ta con il Leonzio che non come as truso filosofo-matematico con il Saggio critico del diritto penale. Questo d imen· sionamento della meditazione d i Bovio intorno al diritto penale trova una base e un conforto nella critica fatta ad essa dal giurista repubblicano Giulio Andrea Belloni in un saggio del 1937, laddove Gaetano Angiolella l'aveva esaltata in un libro scritto subito dopo la morte del filosofo. Nel poemetto Leonzio, Bovio rappresentò, invece, con una certa efficacia artistica, un tipo di uomo predisposto al delitto e predestinato alla conseguente pena da una disgraziata fanciullezza e dalla miseria materiale e mora· le, che gli preclude il con seguimento eli un normale ruolo di sviluppo sociale. Bovio sembra qui e altrove precorrere cert i tratti della dottrina lombros iana, ma nel complesso non s i incontrò con essa e ne fu anzi s trenuo avversario e cri tico, specie nella valutazione del genio, d i cui rivendicò la perfetta sanità psicologica e la normalità antropologica insieme con il discontinuo valore spirituale. Venendo all'at tività letteraria di Bovio, dobbiamo ri· 22

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