Quaderni di cultura repubblicana

Democrazia; solo nell'ultimo tempo si ritirò al suo paese, tormentato dai dolori , che solo con la morfina si potevano lenire. In un telegramma all'amico Scottini, diceva sconso· lato: « Mio stato grave; graticola san Lorenzo paragone mia nevralgia talamo nuziale. Alberto •· Il 2 giugno 1883 sopraggiunse la morte. L'Italia democratica di allora pianse la sua fine precoce e tormentosa. Giosuè Carducci, venuto al funerale, dettò questa epigrafe: 26 Alberto Mario da Giuseppe Mazzini la tenace unità dei propositi, da Carlo Cattaneo la feconda varietà degli svolgimenti, da Giuseppe Garibaldi l'ardenza pratica dell'azione, dalla storia d'Italia la tradizione del governo a popolo, da se stesso ebbe la serena intelligenza della vita dedicata a un ideale superiore nella dignità del dovere e del sacrificio da quando la rivoluzione italiana abbracciatolo giovinetto oppugnatore di tirarmia lo gittò per diversi esigli a oggi che la morte lo congeda. Dal combattimento di tutti giorni nella [stampa

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==