Quaderni di cultura repubblicana

questa prova s torica, che fosse lei a fa r la scelta; e considerava i governi di destra e di sinistra come i due termini dell'alternativa posta all'istituto monarchico. Un lungo go· verno della Destra, con il suo rigido programma di conservazione, avrebbe portato la monarchia a frangersi contro lo scoglio della crescente opposizione popolare e repubbli· cana, mentre un avvicendamento della Sinistra, con le sue moderate riforme, l'avrebbe portata a flettersi a poco a poco e avrebbe offerto ai repubblicani la possibilità di un'azione propulsiva verso riforme più complete e sostanziali, alle quali il popolo sarebbe stato preparato dalle prime, più caute. Tra queste due vie, egli riteneva preferibile per tutti quella dell 'evoluzione, con l'avvento della Sinistra e una migliore possibilità di movimento in un clima di tolleranza e di legalità politica: « ... prima che l'is tituzione monarchica abbia percorso la parabola, ci vuole un governo di sinistra...; la monarchia è un fiume, che non si passa a guado; la sinistra inarcherà il ponte, sul quale noi repubblicani pas· seremo, quando che sia, all'altra sponda ». Che la monarchia si portasse, senza riserve e mezzi autoritari, sul terreno della liber tà politica e della pacifi..:a competizione tra tutte le forze e i partiti, era incerto; ma Alberto Mario esortava intanto i repubblicani a por tarcisi loro, a divenire essi gli alfieri del più corretto metodo liberale, laddove molti di essi eran legati ad una visione moralistica ed aprioristica della politica, ad una visione profe· tica e non dialettica, monistica e non pluralistica della democrazia; era, in parte, il dualismo Mazzini·Cattaneo, che sussisteva nella nuova fase storica del movimento repubblicano. Mario fu il propagatore dello spirito di Cattaneo tra i mazziniani, che erano in maggior numero; operò da cataliz· zatore tra le due scuole, preparando la sintesi, da cui avreb15

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