Quaderni di cultura repubblicana

Erano all'ordine de l giorno i dissidi e i piccoli com· plotti tra repubblicani e cavourriani al segui to di Garibaldi; così , l'immancabile colonnello Paggi cercava sempre di tener lon tano Mario dal dittatore del Sud, per evitare influenze repubblicane su di lui. La conquista delle regioni meridionali fu relativamente facile, ma non bisogna dimenticare le resistenze borboniche e le fastidiose insorgenze contadine. Mario ebbe appunto il compito di affrontare i contadini ribel li della zona di Isernia, fedeli ai Borboni , insieme a Nullo, Zasio, Caldesi ed altri garibaldini, in tutto un centinaio. Fu una pagina rischiosa cd avventurosa. TRA GAIHBALDI n M,, zzrNr Intanto, con l'incontro di Garibaldi e Vittorio Ema· nuele a Teano, l'impresa nel meridione volse a l termine : Garibaldi si ritirava a Caprera, e Mario riprese la via del nord. A Ferrara rivide i suoi cari, poi accompagnò la moglie in Inghilterra, finché, tornato in Italia, si fissò a Fi· renze. La funzione poli tica di Alberto Mario, in questo periodo intermedio tra la liberazione del sud e l'episodio di Aspromonte, fu soprattutto di tramite t ra Garibaldi e Mazzini. Infatti s i andava delineando il contrasto tra l'impostazione garibaldina, basata sull'attivismo patriottico più o meno incondiziona to, c que lla mazziniana più vigile e attenta alle forme e agli scopi del Risorgimento nazionale. Ma rio deprecava il contrasto tra Mazzini e Garibaldi come un antagonismo inammissibile tra personalità tanto alte; cercava di smenti rlo ogni volta che se ne parlava, diceva di voler ragionare senza idolatrie e soltanto con la propria testa, faceva di tutto per riavvicinare i due capi della democrazia italiana. Ma ·sotto i nomi di mazziniani 10

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