Quaderni di cultura repubblicana

tico egli stesso, innamorato di tutto ciò che fosse fi ne e bello, ma la cospirazione del giugno 1857 pose fine a quel sereno periodo della sua vita. Soffrì - al pari di J essie - la prigione, e, una volta libera ti, partirono insieme a lla volta de ll' Inghilterra. Ivi giunti , si sposarono e, subito dopo, J essie intraprese un'attività a favo re dell' Ita lia presso i suoi connazionali, tenendo conferenze in varie città. Poi si spostarono negli Stati Uniti d'America, dove Jessie tenne un a ltro ciclo di conferenze. L'esperienza dei Paesi anglosassoni influì notevolmente su Mario, fo rnendogli l'esempio del self government e del fede ralismo. Scoppiata la seconda guerra d 'indipendenza, i coniugi Mario tornarono in Italia. Essi erano d'accordo con Mazzini nel condannare l'alleanza con la Francia di Napoleone III, contro il qua le Alberto scrisse l'opuscolo Italia e Francia, ma erano, al pari di Mazzini , favorevoli a pres tare il loro aiuto alla monarchia piemontese, ove si riuscisse a dissociarla dall'alleato. L'armistizio di Villafranca sembrava segnare appunto questo momento; avvenivano le annessioni delle regioni centrosettent rionali e si andava preparando un'azione nel sud. ALBERTO MARIO GARIBALDINO Si delinea allora la fase biografica di Mario che potremmo chiamare garibaldina, olt re che per l'effett ivo ra~ porto personale stabi lito con Garibaldi, per la medesima disponibili tà alla collaborazione patriott ica con la monarchia. Mario giunse, infatti , a lanciar e un appello ai r epubblicani, invitandoli a correre alle armi, francamen te e lealmente duce Vittorio Emanuele. Ma, nonostante questi propositi favorevoli al re, appena entrato in Romagna, per accos tarsi ai luoghi nativi, dove il 8

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