Quaderni di cultura repubblicana

spirazione e della rivoluzione era convinto sin dal pr!mordi della Giovine Italia. Tuttavia la esaltazione della ginnastica rivoluzionaria, della insurrezione, della cospirazione non faceva del Pisacane un vero e proprio settario, uno squilibrato o un esaltato, come qualcuno ha potuto credere, ché, anzi. non c'è più di lui repubblicano e socialista rivoluzionario equilibrato e consapevole e, in un certo senso, anche reso edotto per esperienza di un certo principio di opportunità politica. Sebbene non sempre d'accordo con Mazzini, ne segui le poche fortune e le molte sfortune e fu collaboratore convinto della sua attività rivoluzionaria. Non temette il rischio e l'avventura, eppure a lui, studioso del Vico e del Cuoco, piaceva assai poco la rettorica rivoluzionaria, il bel gesto, le quarantottate nel senso più deteriore della parola. Non gli piacquero determinati atteggiamenti di Garibaldi e detestò con eguale misura il carlalbertismo, il filosabaudismo e le facili evasioni neo-guelfe dei tempi di P io IX. Odiava, lui militare, il militarismo, ma gli piaceva coltivare le virtù combattentistiche del popolo italiano e auspicava una educazione e una organizzazione militare tutta moderna nella nazione armata, secondo la formula cattaneana " militi tutti, soldato nessuno u. Il suo grande mito fu la rivoluzione: non a t tesa mcssianica che dal bozzolo capitalistico si sviluppasse per procedimento fatale e necessario la farfalla collettivistica. ma la creazione di una forza viva che, sotto la pressione della miseria e dell'ingiustizia movesse alla battaglia per la rottura definitiva di un ordinamento politico·sociale fondato sulla proprietà che deriva dallo sfruttamento altrui, sul dominio di piccole minoranze monopolizzatrici del potere, corrotte e incapaci. È questo l'ideale socialistico di C~rlo Pisacane, da prospettare al popolo italiano tutto, e nell'ultimo eroico tentativo al popolo meridonale, al popolo di Masaniello, che è una forza immensa, anche se spesso volta a fini reazionari. 35

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