Quaderni di cultura repubblicana

Trasformare in virtù di esso il popolo del Sud: ecco il sogno dell'eroe. Sicché l'arrischiatissimo tentativo pisacaniano doveva ripetere per le masse del Sud l'esperimento mazziniano d2l 6 febbraio 1353, che aveva sollevato i cet i operai del Nord: la rivoluzione meridionale per trionfare doveva diventare popolare, essere a un tempo insurrezione nazior.ale, politica e sociale. E per essere più efficace doveva colpire il mostro alla testa, a Napoli. E furono scelte le coste della Campania, verso l'indomito Cilento. L'audace spedizione del P isacane fu decisa in Genova alla fine del mese di giugno del 1857. Carlo Pisacane con Giovanni Nicotera, Falcone ed altri si imbarcarono su di una nave e se ne impossessarono. Fecero rotta verso le coste napoletane, ove sbarcarono in vcntisette il giorno 29 di giugno, col proposito di promuovervi l'insurrezione. Guidavano le file del partito d'azione nel Sud Giuseppe Fanelli, vet erano della difesa di Roma del 1849 c Giuseppe Libertini, implicato negli avvenimenti del 1848, relegato a Ventotene, poi liberato, che reggeva la cospirazione meridionale fra Potenza, Taranto e Lecce. Infatt i addosso al P isacane morto fu trovata una nota di Mazzini: " Le province di Lecce. Bari, Foggia e Basilicata sono sotto l'ascendente di Libertini, indicato col n. 49. Costui può molto sui buoni e sui ricchi ed è ricco anch'esso. Da poco è tornato dalle prigioni. Trovas i in Lecce. :t antimurattiano. In un mese può mobili tare il lavoro di Bari e Lecce "· Le speranze però di una insurrezione improvvisa e indomabile delle province non si verificarono. Si era convenuto che all'arrivo di un telegramma annunziante la spedizione, Napoli c il Cilento si sarebbero messe in moto. ma all'arrivo del Cagliari (la nave che portava i congiurati) nessuno si mosse : insufficienza di armi, impreparazione sui luoghi dcll"azione, incomprensione, discordie (a Napoli i moderati non credettero nella opportunità di agevolare la spedizione), Lutto concorse al fallimento della arrischiatissima impresa. A Sapri i congiurati riuscirono a schiudere le porte del carcere e ne liberarono 323 detenuti , che si posero al 26

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