Volontà - anno I - n.11 - 1 maggio 1947

all'Amèric:1 che cerca il 1>rOJJrio J)C'edominio (11011bOll c1ue,,1i gli attori tli .:ecena?) mm– ,,•c altro che l"indegno 1< liberalbmo >> ,tot\ cui dei 1>ossidcnti accecali dalla paura cèr• C':11.10 dì rc(l\izz.arç ~ JJtturnne1,za del loro po~sso, o le acC'ozzaglic ancora J~i;giori ciel c1u~•·,11c1uismo e .acl monarchismo, clic mirano al Go,·erno J)erchC per tale ,,ia riu.(•i. rd►o;cro a lesuli::are ~li earabinicri e di <:aJJidi,·isione e di giudici compiacenti l'o,,c– "''e cgoi.dico dei. loro fiJ/(111:iat.ori. l'.N1·hè Labriol:1 non dice que~10? Pcr('hè non denucwia i due mali r:idirali dd 110-tro 1cm1)0? • .\nche i ciedii J; vedono I. - l f"iechi rifiulano di ìnves1irc, i loro vapitali (che e~i~IOPO: M: ne .. on \'i•t~ f;1g;;i rcce111issin1i!) nella ,ri,·oslruziom~ ç ncllu modificazione di in11lC'eec '>t:nza e11i 11011 ~i può riavere una 1>rocluzione compe1i1iva: prdcriscO!tO ~,►ecularc. Pertiò ,caJJit:i!; ,-tranieri non si olTrooo. Dire il 1>ro,·ed,io, -:iiu1a1i e,C vuoi che dio i"aiu1i. E 111110 ,:,1a;tna, e il male s'inc311crenisee. 2. - Tutta la macchina <li go\'erno del i3S('i~mo ;;opra,•,•i,•c. L~ immani buro– nazie d1e hanno radtloppiato il numero degli impie;;ati pubbli,ci; ·le molteplici 1>Vii1.ie •f:1 tp1:.indo la pubbli~a.tione delJ;: Jis1e dell'OVRA?); i preti benedicenti e 1>agati ch,llo S1ato: gli i.nnu1neri E111i deU'incom1,etente e ineAìcac-e t'-Oqt0rati,·im10, dall'JHI .-ldan• tiaco ai minori Ente Risi, Ente Cana11a, e«. E $-OJ)rav,•ive 1x:rehC i ricchi se ne giO\'llno: ;di industriali pigf'i, i voraci, gli SJlecul"tori, 11111i coloro eh.-: ue hanno 1111n1ellie in– lli1·azioni ))CC' il lorn la\'oro attuale, jn fondo di filibuslieri. Jn J1alia non v'è a -sufficienza galan1110111ioiJ>Cr diffondere (JUC~lc ,·cri1:'1 di ,.1;11~,.. t·omune, che ,i>0111,:ono fiui possidenti, -sulle eosideue 1< clas;;; dirigenti•• la re~1>ons:ibiliti:1 11resvue - oltre le ov,·ie respousabilità J>ass:ite - dei moli che; ci affii~;;o,.w.• 4'hro .-lw 01icr:ai pigri! Altro che II sov,·ersivi »! Gh ;uuisociali J>ttieolosi sono i 11ossidcnti. \oi Jo dici~_mo, ma ::uorno a noi si fa la congiura del silenzio. Pttrhè Labriola oon la rompe hai, Cfue>,ta l"OIIJ.dura? Troppie, troppe domande: e indiscrete. Eco;,;o.,11cL-: ANARCHISMO li filosofo 11011 ha piì1 dirillo dello ~cicnziato ;1 stabilire le regole della con<lo11a, od a prescrivere mw forma di vita ideale. Se egli ha ferme opi– nioni su questi punti, e <lesidern convertire ad esse anche altri, il suo al– lcnamcno :filosofico gli può assicurare un cerio rnntaggio ncll'c:Sporlc i11 modo persuasivo: ma sia che i valori da lui raccomandati siano o non ~iano accettabili, non è dalla sua filoso'fia che essi del'i\ 1 ano il loro titolo all':lC• c.:ettazione. Il suo compito professionale è c:Saurito quando egli hu n.:«o ,;hiarc J":1rgomento. Pel'chè in morale, cd in politica quando la politica clh 1 icne materia cli morale, non v'è alcw1 deposito di veritit a cui solo i pochi colti abbiano m~cesso. I.a questione ciel come gli uomini debbano vivere è tale che non esiste per e.:st1 alcuna l'isposta d'autoriti1. Deve essere risolta da cia.:;t'uno per sè stesso. ' A. J, An:K. The cfoim.s o/ p/11/osop!,y in 1< Polemic ,>, Lon,lra, marzo 1947. 36

RkJQdWJsaXNoZXIy