Una città - anno II - n. 14 - giugno 1992

Gabriella Zignani, intervistata da un' amica, parla della sua esperienza di madre e del suo rifiuto a 40 anni e al quarto figlio di fare l'amniocentesi Tu a 40 anni non hai voluto amore con la sorellina, resta che rapisce un bambino ... Però fare l'amniocentesi. E' an- anche l'altra cosa, è amore e è una reazione, in realtà la vita dato tutto bene, ma diversa- odio allo stesso tempo. è un grosso dono e bisogna mente l'Agnese l'avresti te- Hovissutodavicinoanchealtre saperla vivere e non la si può nuta comunque? esperienze. In particolare togliere a nessuno. Per me è Comunque. Ti dico un partico- quella di una mia amica di questo il problema: accettare lare. Avevo cercato di prepa- Bologna. Tuttora ne parliamo. la vita per quello che è. E non rare i miei figli, ma soprattutto Allora mi chiedeva, cosa fac- mi scandalizza che ci sia me stessa, a questa possibilità. cio, tu cosa pensi, faccio bene l'aborto perché sono scelte, Perché anche se si accetta la a non fare questa amniocente- situazioni particolari, però cosa,sesidecidedinoncercare, si?". Perché sei tu a decidere, contemporaneamente non riedi non vedere, sapevo bene, ma abbiamo bisogno di par- sco ad accettarne l'idea. Resta vista l'età, che potevo andare larne con altri, di sentirci ras- una cosa ingiusta. Se ho fatto incontro alla nascita di un sicurate. Lei era al quinto figlio, certe scelte devo accettarne le bambino diverso da quella che quattro suoi e uno adottato, e conseguenze. è la norma. E quando nacque decise di non fare niente. Forse Ma ci sono, se non altro, casi l'Agnese, la prima cosa che mi anche perché dopo quattro fi- particolari, come l'incesto, lo disse mio figlio grande, fu: gli, tutti normali, sei portata a stupro, la minorenne ... "allora, mamma, è nata la no- sottovalutare il rischio. E fu Proprio per questo a me non stra mongolina d'oro". Perché una sorpresa anche. Nacque scandalizza che ci sia una legge, poi si pensa sempre all'handi- una bambina mongoloide al perché ci sono situazioni dicap più evidente, anche se è I00 per I00. Che se vuoi puoi sperate. Ma sarebbe più imquello meno grave che possa lasciarla, puoi non dargli il portante, decisivo allora, capitare. nome. Il medico glielo disse lì, un'informazione diversa. E Sono fermamente convinta di di fianco al lettino. Perché se- un'educazione diversa. E ci questo: ho quattro figli, ma non condo i medici era una bambina sono responsabilità del la parlo solo di me, abbiamo dei che avrebbe vegetato e basta. scuola,deigenitori,anchedella figli, e fra i figli c'è quello La prima settimana fu da im- chiesa. Invece che dire "quello buono e quello cattivo. E quella pazzire. Con un medico che ti è peccato, quello si deve fare e mamma allora che ha un figlio viene a dire una cosa simile, quello non si deve fare", che si droga, che ruba, che con un rifiuto istintivo di una bisognerebbe educare a una ammazza, cosa fa? Lo am- bambina nata in quel modo, lei vita diversa. Non a una vita mazza? Io sono per la vita. dice che per un po' ci ha pen- uguale consumismo, una vita Tu avevi già dei figli, anche sato. In fondo aveva già quat- uguale a soldo. Perché adesso grandi, la tua scelta poteva tro figli suoi e uno adottato, di il vero dio è il soldo. Quello influire su di loro, anche due anni e mezzo. Ha pensato che sta sopra a tutto è avere perché le mamme non vivo- "il mio daffare ce l'ho già"... molti soldi. Posso essere un no in eterno, e se fosse nato Ma poi ha reagito. Il primo delinquente, rubare, posso un fratellino con problemi, anno è stato un inferno, perché ammazzare, fare fessi gli altri nelfuturosarebberoricaduti la bambina non cresceva, do- ed è lo stesso, perché vado in su di loro. Ne avete parlato? veva essere alimentata in un giro con una bella macchina, Ne abbiamo parlato sempre. modo tutto particolare. E vado vestito bene, ho una bella Per esempio una persona che adesso ha 15 anni, certo è una casa, mi posso permettere tutte era abbastanza critica, anche bambina mongoloide, che ha le mie voglie. Tra me e un dio se poi all'atto pratico penso comunque problemi gravi, che che differenza c'è? Non ho che si sarebbe data da fare più resterà sempre come una bisogno di nessuno. di tutti, era la mia seconda. bambina, ma almeno parla. E E anche per avere dei figli, Maria Elena aveva accettato la mamma dice sempre che le certo, ci vogliono dei soldi, male già il fratellino che do- gioie, la voglia di vivere che le però a tutte le cose bisogna veva nascere. Ricordo che al- hadatoquestafiglianonuguale dare il giusto valore. Ecco l'arrivo delterzo, lei, che allora agli altri, non gliele hanno date perché in qualche modo ti criaveva 9- I0anni, mi aveva detto tutti gli altri. Lei adesso è an- ticherei per il fatto che hai fatto che era il più bel regalo che le datainpensione,erainsegnante un figlio solo, capisco che hai potessi fare. Però aveva quel- di matematica, e con suo ma- fatto le tue scelte, però ... E non l'età in cui l'arrivo di un fra- rito che è docente universitario, è detto che i figli si debba solo tellino non lo consideri così sono andati a vivere in una "farli". Ci sono tanti figli anche impegnativo. Poi io li ho im- comunità, dove ci sono altri di altri, che non sono voluti, pegnati, in tutti sensi. E forse bambini con problemi simili e che sono emarginati, che si memori di questo, ancor più quindi non sono soli, si aiutano possono crescere ed farli enperché a 16-17 anni si ha una con altri. Ed anche il bambino trare a far parte della famiglia. vitacompletamentediversadai può relazionarsi con altri E potrebbero diventare anche 10, già autonoma, si vive fuori bambini. Certo, resterà per più figli di quelli che abbiamo casa, per il quarto c'è stato un sempre bambina, sono come avuto noi, portandoli dentro comportamento diverso. In bambini beati che non riesco- nove mesi. Insomma, voglio particolare la seconda la prese no a vedere il lato negativo dire che noi rischiamo di rinmale: mi disse "ricordati delle cose. Ma lei dice che ha chiuderci in una gabbia d'oro. mamma che se lo fai te lo badi". avuto tanto da questa bambina. Cioè sono più libera, posso far E mi diceva anche "mamma, E anche quando senti parlare tante cose, posso viaggiare, che almeno sia normale, non altri genitori trovi in loro una posso uscire, però alla fine vorrai anche ...". Però credo che serenità che fa impressione. questo modo egoista di vivere, fosse una cosa a voce. Perché Non hanno i problemi che ab- questo "per noi" mi lascia poi, essendo femmina e aven- biamo noi, con una vita piena perplessa. Lo sento anch'io, do comunque una sensibilità di stress, eccetera. Avranno ho 47 anni e a volte ci penso e maggiore di un maschio per certo altri problemi, come mi sembra che siano volati, mi queste cose, si è coinvolta più cambiare i pannoloni a 14anni piacerebbe viverne altrettanti degli altri. Non lo so, forse odoverimboccarebambiniche anche se so che è impossibile. quella prima reazione era di- non hanno la possibilità di farlo Però una cosa che mi toglie la pesa da un carattere un tantino da soli. Noi dobbiamo essere tristezza è pensare che io conpiù egoista, ma in quel senso di vestiti in un certo modo, anche tinuerò a vi vere nei miei figli. vedere il mondo con i piedi più se uno si rifiuta, non è vero, Sono sicurissima di questo. piantati per terra, da ragazzina perché poi è automatico. Tutti Imantoche vivranno loro vivrò che vedeva già le difficoltà corriamo, vogliamo andare anch'io. Quindi sento la mia della vita, del mondo, delle dalla parrucchiera, vogliamo morte come un passaggio. E persone che le giravano intor- la nostra etichetta. E senza più semi lasciamo e più avreno. E vedeva già le difficoltà queste cose ci sembra che ci mo la possibilità di vivere bene dell'handicap, lo sentiva come manchi qualcosa. Ci siamo at- la nostra morte. Insomma, io portarle via del tempo, o forse taccati. mi sento molto appagata da sentiva anche la difficoltà di Però non un figlio ad ogni questo fatto: che forse, certo, giustificare agli altri una cosa costo ... Nonostante tu sia non sarò riuscita a fare tante diversa, che è difficile. E' fa- cattolica, il sesso non lo vedi cose, ma tutto sommato 4 figli cile dentro casa, ma fuori non finalizzato a fare figli... sono tanti, e se i miei figli si Io è. Gli altri ti danno compas- No. Una volta che c'è però, lo sapranno comportare bene, se sione, dicono "oh poverino", e tieni. Perché se uno sceglie di avrò seminato bene, beh, è un basta e la cosa può provocare non avere figli le precauzioni buon contributo alla vita tervergogna, non accettazione, le prende prima, non dopo. A rena. Al resto ci penserà il Sitante cose. me fa un po' ridere "tre setti- gnore. Noi abbiamo sempre discusso. mane, cinque settimane" ... per lo non ho avuto la possibilità Non con il piccolo, ovvia- me è un rompicapo che non fisica di farne altri, ma a volte mente, che all'età di 7 anni ha voglio neanche risolvere. Per ci penso, se dovessi rinascere, vissuto la cosa solo come un me quello è un seme, che tu mi preparerei prima e forse mi portargli via il primato del- abortisca al primo mese o al piacerebbe averne di più. I fil' ultimo. Con i benefici relati- terzo o al quarto, tu uccidi co- gli ti gratificano molto, ma non vi dell'essere coccolato, del- munque una persona. Questo solo per le belle cose, che un l'essere al centro dell 'atten- in linea di principio. Così come figlio vada bene a scuola, che zione. Mi diceva "mamma, tu sono contro la pena di morte, si sia laureato, queste sono le sei contenta, allora sono con- anche se poi delle volte è vero gratificazioni normali. Ma per tento anch'io". E anche ades- ed umano che ti verrebbe vo- me vale più il fatto, per esem- ";.;rnndc ~• di p,endc,e il m(trn... Uno ,.:o di scdmi a ta,ola e di essere in tanti e che tutti vogliono parlare, e casomai si litiga perché non si è d'accordo su qualcosa. E costa tanti sacrifici certo, una dirà "questa è scema, io sto bene da sola", d'accordo, siamo anche di versi, nasciamo con caratteri diversi ... Insomma, mi vuoi far sentire in colpa perché ne ho solo uno... No. Dico solo che sei ancora giovane, non puoi sapere cosa potrai decidere domani. Potresti decidere di sconvolgere la vita attuale di cui oggi ti senti appagata. Poi ognuno è libero di fare delle scelte e se sono scelte meditate io le ammiro, le rispetto. E mi piacciono anche le persone che decidono di vivere giorno per giorno, però non quelle che non sanno quello che vogliono. E poi non approvo neanche scelte che considero assurde, come, e lo vedevo in televisione l'altra sera, una donna che a 62 anni, con l'inseminazione artificiale, fa un figlio. Ma perché andare a fare cose contro natura? La vita ha dei suoi tempi. Io lo vedo già con i miei figli. Fra i primi due, avuti quando avevo 20 anni e gli altri, avuti a 33 e a40, ho visto come cambia, con l'età, iI modo di rapportarsi. Con gli ultimi sono molto più permissiva, con i primi sono stata una tedesca, anche perché avevo bisogno di quel minimo di libertà. Allora dico che una donna a 62 anni deve fare la nonna, che è tanto importante. Vogliamo arrivare al fatto che la scienza risolva tutti i problemi, ma non può essere. Questa donna mette al mondo un figlio che è un orfano potenziale. Ma i figli hanno bisogno dei genitori. Ho una figlia sposata e per certi versi ha più bisogno di noi adesso che non a 17 anni, quando non vedeva l'ora di uscire, e si ha voglia di indipendenza, di farsi la propria vita. A quell'età forse i genitori li subisci, ed è difficile fare i genitori, ma è difficile anche fare i figli. Perché noi ci vogliamo imporre, abbiamo i nostri schemi, li abbiamo acquisiti nel tempo, loro invece, intanto rifiutano gli schemi prestabiliti, e poi, ci sono sempre almeno 20 anni cliclifferenza e le mentalità cambiano. 40 anni, poi, sono un abisso. D'altra parte non voglio neanche fare l'amica della mia figlia e andare con lei al Bui Bui a ballare, una cosa che mi fa inorridire. lo voglio essere genitore.11 genitore deve essere un punto fermo, un punto di riferimento. E che poi il figlio, a vent'anni, voglia fare la sua esperienza è giusto, se avrò poi la fortuna di vederlo a 40 anni, vedrò che tenderà a fare quello che aveva pensato il genitore. Perché il semino, se l'hai gettato, salterà fuori. Molte volte non abbiamo la pazienza di aspettare. Certe volte è difficile, ti dici che hai fatto tanti sacrifici e poi le cose non vanno come speravi, però nonostante tutto io sono contenta di averne fatti quattro. E a tutt'oggi non faccio niente, non prendo pillole ... Perchéadesso l'hai scelto.Ma non sei contraria alla contraccezione e anche tu l'hai fatta. No, non sono contraria. Perché la Chiesa dice ... no, mi sembrano cose a volte un po' assurde. Però, a parte per un periodo nel quale me l'ha ordinato il dottore, non ho mai preso niente. Sono sempre andata col metodo Ogino K.naus, il dottore mi dava della pazza perché è il metodo più fasullo che ci sia. Però mi è andata bene. Ne ho fatti 4, li ho voluti, anche se non tutti "programmati". Per due almeno, non ho detto "adesso facciamo un figlio", ma in fondo sono andata a letto, se avessi avuto delle contrarietà non mi sarei comportata così. Quindi posso dire di averli voluti tutti. Anche per l'ultima, se da una parte c'è stata la sorpresa di restare incinta a 40 anni, c'è stata subito anche una grande felicità. Tutto sommato lo consiglierei a tutte, di fare un figlio a 40 anni, perché è una cosa bellissima ... Povero figlio ... Macché povero figlio, non è vero. I figli poi sono giovani, vivono liberi, riescono a scrollarsi di dosso anche quel po' di sclero di genitori che non sono più giovani, se non sei più tu a mediare mediano loro automaticamente. Adesso l'ultima è talmente piccola, che non so cosa sarà fra vent'anni, se ci sarò ancora. Però sono tranquilla e poi se il Signore me li ha dati, il Signore in qualche modo mi guiderà. Questa scelta di non vedere, perché? Se avesse visto sarebbe cambiato qualcosa in un caso negativo? No. Assolutamente. E' troppo grande il rispetto che ho per la vita. Certo, abbiamo tutti dei momenti di disperazione, pensiamo "chi me lo fa fare". Anch'io, certo. Però poi se riusciamo a contare fino a tre, a chiudere gli occhi e riaprirli ... A me è capitato di chiedermi "come ho fatto a pensare una cosa simile?". Il mio primo medico, fra l'altro un grande amico, cresciuti insieme in parrocchia con gli stessi ideali, mi ha messo di fronte alle due possibilità. La prima, che potevo abortire, la seconda che potevo portare avanti la maternità. Lui come medico probabilmente doveva dirmelo, però mi ha fatto male. Avrei preferito che non me ladicesse quella cosa. Forse perché mi sentivo già legata a questo figlio che in qualche modo, anche se agli inizi, viveva in me. L'altro medico invece mi ha fatto sempre i complimenti per "il mio coraggio" per non volere fare una cosa, l'amniocentesi, che chiunque avrebbe voluto fare prima di tutto. Prima anche di prendere in esame le due possibilità. Mi disse che al giorno d'oggi anche i giovani lo vogliono fare. Ma per me è sbagliato. Fra l'altro, poi, alcuni hanno una risposta diversa, dall'analisi risultava anormale e poi nasce normale, e allora? Quando l'ho già buttato via? E poi non è questo il discorso, perché siamo d'accordo che ci sono difficoltà, che sono già grandi con figli normali e che si triplicano con ,I 'handicap. Però parli con molti di questi genitori e loro sono contenti. C'è anche la ~isperazione, ma quasi sempre dipende dalla solitudine in coi ti trovi ad affrontare un problerr:a così grosso. Andavo ad aiutare a fare ginnastica un bambino cerebroleso. Nato normale e diventato cerebroleso a 9 mesi. La figura di questa mamma e anche di questo babbo, l'amore per questo bambino che non capiva, non parlava, non sentiva ... E questa mamma a dire che invece con lei sentiva, che rispondeva, che le stringeva la mano ... E quando le ho chiesto se, sapendolo prima, avrebbe fatto qualcosa ... "Assolutamente no", mi ha risposto. Per lei, diceva, quello era suo figlio. Era solo stata meno fortunata di altre mamme, che possono vedere il proprio figlio correre. E che però le altre mamme non avevano le sue fortune. lo ci penso spesso e mi chiedo "quali erano le sue fortune?". Ci andavamo due volte la settimana, ma io non mi sono mai accorta che il bambino capisse qualcosa. Eppure con la mamma aveva atteggiamenti leggermente diversi. Certo, poi loro dovevano anche lavorare, lui preside, lei segretaria d'azienda, ed hanno trovato un grande aiuto nella comunità parrocchiale, con gente che li aiutava per la psicomotricità, eccetera. Questo è importantissimo. Per una persona completamente sola tutto diventa difficilissimo. E poi c'è una cosa più di fondo: che quando noi facciamo tutti le stesse cose, siamo tutti allo stesso modo facciamo fatica ad affrontare uno che non è come noi. Si ha la sensazione che non possiamo dargli nulla e che non possiamo ricevere nulla, ti senti perso. Ma se ti lasci andare, forse riesci a distenderti, a vedere le cose diversamente. Che non è vero che siamo tutti uguali, non è vero che abbiamo tutti le stesse possibilità ... E non è vero che la vita è bella perché siamo sani e abbiamo tutto. Tante volte ho ricevuto delle parole più buone da persone che avevano molto meno di me. E perché? Forse perché erano più semplici, forse erano più vicini al Signore di quanto non lo siamo noi che ci sforziamo di andare a messa, di essere buoni, di fare azioni buone, e casomai ci caviamo di tasca 10000 o 50000 che non ci danno nessun fastidio, o che è un fastidio cui rimediamo immediatamente. Ma quando poi capita a noi qualcosa di serio, che ci toglie veramente qualcosa, in quel momento ci chiediamo subito "perché questa croce a me?". Anch'io a volte, istintivamente, ragiono così, ma poi mi dico che sono andata fuori dal sentiero. Viviamo in un mondo in cui ci sono talmente cose, che vorremmo tutto, e facciamo fatica ad accorgerci di chi ha un vero problema. E se ce ne accorgiamo allora salta fuori il vestito smesso, ma già un invito a cena diventa troppo perché costa troppa fatica. Ma così non ci serve a niente. Non lo so. Anch'io ho contraddizioni. Non condivido tutto quello che dice la nostra Chiesa, il vescovo, il papa. Però sono sicura di una cosa: che anche se restassi incinta a 47 anni non farei nessuna amniocentesi. Di questo sono sicura. E poi ho quattro figli, ci sarà il buono e il meno buono, e allora? Una mamma dà meno a quel lo buono e dà di più a quello meno buono. Se riesce a fare le parti giuste. E allora se avessi avuto un figlio con handicap me lo sarei tenuto. E avrei costretto tutta la mia famiglia a tenerselo e avrei lottato con tutte le mie forze affinché le cose fossero andate in quel senso. •

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