La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 9 - novembre 1995

MILANO GUARDARSI INTORNO Claudio Tornati Claudio Tornati, ex musicista punk, si è diplomato alla Scuola d'arte drammatica Paolo Grassi di Milano. L'anno scorso, con Gigi Cherzi e Toberto Coronna, ha scritto messo in scena "Randagi". • C'è una frase per la quale viene solitame~te ~icordato Cesare Zavattini, la celebre frase sugli scnttori che devono tornare a prendere l'autobus, per capire la realtà in cui vivono. lo mi considero un privilegiato, perché per me usare i mezzi, a ~ilano, più che una scelta è sempre stata una necessita.Dunque quando prendiamo l'~uto~us, il t_rami,l metrò, guardiamoci intorno e poi vediamo di creare. . Terribile, tutti quanti stanno zitti, guardano fuon dal finestrino e pensano ai f ~tti _lor~.U ~ dra~a sul silenzio? Sull'essere estranei gli um agli altn? Temo non riscuoterebbe un grande interesse.Ma poi no, qualche spunto c'è, l'~utistasta parland<?~on una conoscente salitaalla 1111faermata. Ma sara mteressante scrivere una commedia sul cugino dell'autista che si sl?osail meseprossimo con l'e~collegae poi vanno a vivere a Cinisello perch_éa Milano tr?vare una. casa eccetera... ? Sentiamo: s1parla forse d1un matnmonio obligato? Un ripensamento_all\1lt!1:10f!U~uto? O qualcosa sull'au1:nemo d1;g!1affm1 111cma? Su quelli che vanno a vivere nell hinterland? !~somma, materiale per un dramma o una com~ed1a? No~ sembra essercene.Peccato. Quello che s1stanno dicendo i due senegalesi sedut! in fo1:do_all'autobus forse è più interessante,ma chi lo capisceilwolof? Nel febbraio 1991, però qualcosa succed~. Era in corso la guerra del Golfo, non so se ricordate, fu quella cosa orribil_e in cui i pa?roni del mondo diedero il benservito a uno dei loro wo1.1;· DI VFNTO servitori più fedeli, d?po che quest! per dieci anni si era imbarcato 111una guerra 111vece lo-. ro contro un suo minaccioso vicino. Quando il servitore osò reclamare il pagamento di quanto gli era dovuto, fu gettato giù a calci dalle scale del Grande Palazzo di Vetro. Ebbene nel febbraio del 1991, un giorno, sull'autob;s 59 che dal quartiere periferico Torrett~ porta alle colonne di San Lorenzo, al centro d1 Milano, dove "c'è la vita", insomma, un ragazzetto come tanti altri, di queli con il bomber blu, i jeans e gli stivaletti, st~va _de~crivendo _a un amico le mirabili prestaz10m d1 un F16, 11 cacciabombardiere americano. Ora, io dubito che quel ragazzo lo abbia mai visto in azione, un F16, e se lo avesse visto, non sarebbe probabilmente stato lì sul 59 da Torretta alle Colonne a raccontarlo. L'F16, per chi lo ha davvero visto in azione, porta la morte. Per lui, invece era solo un giocattolo, un oggetto tecnico di cui ammirare le prestazioni. Dunque, uno spunto per scrivere della realtà virtuale, dell'immaginario che stravolge la realtà delle cose? Ma io qui non ci vedo una grande novità, un cambio epoc~le di immaginario. Ricordiamo tutti l'esaltazione che aveva preso la gi~v~n.tù europe~ - e non solo la ~ioventù - all'1mz10 della pnma gl!erra mondiale. Anche lì si esaltavano le macch111eda guerra - ricordiamo Marinetti, per il quale la guerra era solo zing paf bum -, e si and~va verso la morte senza nemmeno avere coscienza che questa fosse dolore, sangue, morte. Sì, si sapeva che _si poteva morire, e una bella morte, col sole 111 fronte ma l'idea di una cosa non provoca esattamen'te le stesse sensazioni fisiche della sua concreta realizzazione. Meno entusiasmo c'era infatti vent'anni dopo; allo scoppio della seconda guerra mon~ diale, quando chi assisteva alla par_tenza dei battaglioni eer il fronte, aveva _ormai presente per averla v1ssut~ ? averla sen~1~0almeno raccontare cosa sig111f1cl~a car~ef1c111ade~la battaglia vera e non solo 1mmag111ata.Pers1110nella Berlino del Fuhrer non si levò alcun applauso, al passaggio delle truppe che andavano a invadere la Polonia. Così non vedo come una grande novità il fatto eh~ a far sognare quel ragazzo sull'aut~- bus 59 fosse stata la televisione, un altro possibile strumento di interpretazione. La televisione in sé, non è il Grande Male. Abbiamo sempr~ avuto bisogno di narrazioni, 1:111 temp? erano i racconti intorno al fuoco, poi è stato 11

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