La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 9 - novembre 1995

\ SALUTE.E MALATTIA DROGA E RIDUZIONE DEL DANNO Massimo Campedelli Gerry V. Stimson, Ernest Drucker Damiano D. Abeni; Pompeo Donofrio Maria Teresa La Forza UNA POLITICA PER LE TOSSICODIPENDENZE Massimo Campedelli Massimo Campedelli, sociologo, é collaboratore del Gruppo Abele. Questo testo è stato scritto in occasione della sesta conferenza internazionale sulla riduzione del danno da strada (Firenze, marzo 1995). ♦ L'idea di riduzione del danno è ancora in divei:iire_,aperta a integrazioni e arricchimenti contmu1, se non altro per il semplice fatto che essa, mentre offre risposte fattive a problemi altrimenti non risolvibili, comporta anche una seri_e_di in~errogativi_di natura etica, operativa, politica, d1 grande rilevanza. La riduzione del danno, detto altrimenti, è un terreno di ricerca che non può non essere affrontato ma che nel . ' co_nter:npo,impone, nel farlo, un grande rigore scientifico e morale. Alcuni punti fermi, frutto del confronto ampio che è stato fin qui svolto nella preparazione della Sesta Conferenza Internazionale, sono comunque stati raggiunti. . P~r st~ategia d~II~ riduz~one del danno per i toss1cod1pendent1 s1 deve mtendere un insieme di interventi che: .- p~rte d~lla presa d'atto che le droghe (legali o. illegali) vengono consumate, che il numero di consumatori è assolutamente più alto di qu~llo che si rivolge ai servizi (sommerso) e che v1 sono conseguenze differenti sia rispetto al tipo di sostanze usate (droghe "leggere", droghe "pes~nti", "nuove" droghe, alcool, tabacco) che rispetto alle modalità di uso (iniezione intravena, inalazione, assunzione per via orale; in forma esclusiva o in cocktail); - individua le priorità a partire dai diversi rischi che l'universo dei consumatori corre sia in termini sanitari che di degrado psicologico e sociale; · - ottimizza il rapporto danno/beneficio sanitario, sociale, economico, sia rispetto al consumato:e come all'ambiente primario in cui questo vive nonché alle strutture societarie complessive; - ricerca modalità di contatto a partire dalla capacità di comunicazione (formulazione di una domanda di aiuto) possibile in un determinato contesto (area urbana, rurale, carcere, ecc.); - assume la diversificazione dei bisogni (socio-assistenziali, sanitari, di disintossicazione) fornendo risposte graduate sulle domande· - stabilisce una connessione stretta tr; int~rventi di assistenza primaria (scambio di siringhe, metadone a mantenimento, distribuzio~e ~i preservat~vi, counseling, inf9rmazione san!taria,_ promoz~on_e del self-help, assistenza sociale), mterventi d1 recupero e mterventi di prevenzione dell'uso; - comporta il coordinamento e l'integrazione _trale diverse _agen~ieim(?egnate, quelle sanitarie, quelle socio ass1stenz1ah, quelle per la si- ~urezza ?~I territori_o, sia rer armonizzare gli mtervent1 c_heper evitare gli effetti perversi; - orgamzza la risposta dei servizi secondo soglie di accesso diversificate, ovvero a bassa (es. unità da strada), media (centri intermedi di , accoglienza, centri crisi), alta (centri terapeutici ambulatoriali, semi residenziali e residenziali); - pre~uP.pon~, _di_c<?nseg~~nza, sia la presenza dei diversi t1p1d1 servizi che la loro accessibilità e fruibilità sulla base di criteri condivisi (il che significa, come già detto, anche grande ~t_tenzio~e. al_suppo:t? da dare agli operatori m termmi d1 supervis10ne, di formaz10ne e, più in generale, di riflessività); - riconosce, insieme ai tossicodipendenti, come destinatari rilevanti sia i partner potenzi~li di questi sia !e vitti~e potenziali o reali dei comportamenti che essi mettono in atto; - suscita la responsabilizzazione, verso se stes~i e verso gli a_ltri,tra tutti i soggetti coinvolti (consumatori, partner, operatori opinione pubblica, ecc.); ' - verifica i risultati che ottiene secondo gli obiettivi che si prefigge, sulla base di metodiche scientifiche di efficacia e di efficienza. In quanto strategia, ciò che la differenzia da quanto fin qui praticato è la necessità o meno di interrompere l'uso di s.ostanze per usufruire di un intervento: l'alternativa sta tra una proposta trattamentale "solo drug free" e una "anche drug {ree", dove !'anche significa, per l'appunto, allargamento delle possibilità di contatto e di risposta a chi non ha o non trova risposte a bisogni fondamentali. Priorità .. Applica~do ~ll'at~ual~ si_tuazione sociopoh_t1ca_edep1dem1olog1ca italiana la strategia di nduz10ne del danno, vengono identificate alcune priorità di intervento. La questione carceraria, riduzione del danno e _legit~im_azi~med~lla pena. La condizione pemtenz1ana s1 sta riproponendo, per l'ennesima

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