La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 9 - novembre 1995

Guerra Mondiale trasportava le truppe su e giù dall'Europa. Dal 19~7 il Dipartimento di Sanità della città di New York ha trovato un pretesto per chiuderla: la proprietaria si sottrae alla pulizia dei 18 inches d1marciapiede di fronte all'entrata della libreria, di cui è responsabile. "La mia posizione è chiara: non sono uno spazzino municipale, non c'è nulla di male a esserlo, semplicemente non è il mestiere che ho scelto", dice la Mulzac, ma intanto, fiaccata dalle innumerevoli angherie ricevute, dal congelamento dei suoi conti in banca alle oltre cinquanta multe ricevute, ha deciso di chiudere. "Se si guarda a quello che succede nel mondo", dice Una Mulzac, resistendo impavida agli 85 gradi Fahrenheit senz'aria condizionata della sua libreria, "si capisce anche come vanno le cose qui da noi. Da Reagan in poi tutto ha cominciato a peggiorare in America, e a New York con il nuovo sindaco Giuliani è stata una catastrofe. Non lo vede che la gente impazzisce e quelli che perdono il lavoro uccidono i colleghi o le famiglie? Ha notato che sono soprattutto gli impiegati degli uffici postali a fare queste stragi? Forse perché non hanno retto il passaggio dalla gestione dello Stato a quella. privata". Così Harlem non avrà più una libreria, come non ha più il grande mercato africano che Giuliani ha fatto chiudere nel 1994. Harlem è un quartiere in disarmo, gran parte dei negozi sono stati ceduti dai proprietari neri a coreani, arabi, latinos perché spesso i figli preferiscono cercarsi un lavoro a downtown .Dovunque lo sguardo si posa su case senza finestre come bocche sdentate di vecchi, i proprietari preferiscono lasciarle andare che affittarle a gente che non può pagare. Molti vivono assserragliati in buchi senza riscaldamento e molti restano homeless, senza casa, che qui PIANETATERRA \ non sono solo barboni, ma intere famiglie. I tagli al budget del City's Youth Service sono stati di 17 milioni di dollari quest'anno, più di una scuola estiva ha dovuto chiudere e per molti bambini guesto significa essere abbandonati a se stessi. I gruppi di bambini che si incontrano con le maestre nei parchi, nelle piscine o nei musei sono figli di genitori cht;; lavorano e possono permettersi di pagare. Agli altri rimane la strada, il sogno di diventare campioni di roller-blades, i pattini a rotelle, e il dono di alcune visioni soavi che ancora Harlem concede ai suoi abitanti: un uomo grande e bellissimo sotto un ombrello parasole vende bocce di vetro con minuscoli pesci rossi. "Diventano grandi così", rassicura i passanti con una voce fonda e triste, e mentre allarga le sue mani immense mostra sui palmi rosa i solchi scuri della sua vita come tanti fiumi. Treccine della Madre Terra Un soffione di capelli lisci zampilla al centro della testa simile al ciuffo di un'ananas e intorno una ragnatela di treccine concentriche, treccine arrotolate una accanto all'altra che sembrano minuscole cime ordinate su una minuscola tolda di nave, sentieri che attraversano la testa, si incrociano, si inseguono, o si rincorrono uno nell'altro come anelli d'acqua, una cresta sospesa di sbieco sulla fronte simile a una roccia erosa dal vento, un cordone ritorto di capelli dal centro alla nuca che fende la testa-elmo, un'alta muraglia che la spacca in due metà identiche, le pettinature delle donne nere sono inesauribili, prodigiosi impasti di immaginazione, pazienza e lavoro, come filari di vigne, orti, risaie strappati alla natura impervia di una secca e impenetrabile boscaglia. La sola cosa che fiorisce ad Harlem è il Motherland Hair Braiding, la moda delle ac-

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