La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 4 - giugno 1995

distruzione, sia delle auto, che del .relativo carico umano, la cifra più visibile, e più facilmente interpretabile, delle rispettive posizioni sociali, delle differenze e delle distanze che le separano. E giustamente. Perché come la conoscenza fisica delle automobili e delle leggi che governano il loro moto incessante è la condizione indispensabile perché i bambini imparino a conquistarsi un proprio spazio fisico - o meglio, a ritirarsi da quello da cui sono stati esclusi - così la conoscenza sociale dell'automobile e dei simbolismi ad essa connessi è quella che permette agli adolescenti di avventurarsi nello spazio definito dalle distanze sociali. La selezione Ma il passaggio all'età adulta non può avvenire senza pericolo. Per questo, le vittime adolescenti d1 un uso sconsiderato dell'automobile - come le folli corse da e verso le discoteche - servono in realtà per confermare ai loro coetanei sopravvissuti che il loro ingresso nel mondo degli adulti è stata in qualche modo una elezione. L'ottundimento creato dall'automobile rispetto alla comprensione· della realtà che li circonda trova tra l'altro un puntuale riscontro nel movimento delle cosiddette "mamme antirock", che rivendicano la chiusura antiçipata delle discoteche .l?ersalvaguardare i loro figli dai pericoli degli incidenti mortali così frequenti all'uscita delle discoteche. Come se la causa di queste morti fosse da · ricercare nel rock, nelle discoteche, nelle droghe o nell'alcol c_hevi si può consumare, e non nella potenza delle automobili che loro stesse hanno sistemato sotto il sedere dei loro figli. Non è quindi un caso che l'automobile - trasformata per l'occasione.in una camera a gas autoalimen,tata - sia diventata lo strumento per uccidersi preferito dagli adolescenti che, (nel- !' estate del 1990), hanno scelto di sopprimersi per non sottoporsi - o avallare - questo rito. L'età adulta: analitica esistenziale Gli schemi spazio-temporali . . Consideriamo l'età adulta e chi vi appartiene, compreso chi scrive, responsabili dello stato del mondo, nella stessa misura in cui il mondo è chiamato in causa per il modo in cui vi si svol~e la nostra esistenza. Si tratta di aspetti ind1sgiungibili di un'unica realtà. Niente illustra meglio questo fatto del modo in cui la condizione umana si determina nel mondo delle automobili, e viceversa. Il mondo in cui siamo gettati, cioè il campo delle nostre attività e delle nostre cure quotidiane, viene percepito e costruito attraverso uno schema spazio-temporale definito dai tempi di percorrenza automobilistici effettivi (cioè comprensivi de$li ingorghi, dei semafori e della facilità con cui si parcneggia) che separano le diverse destinazioni. In questo modo può succedere che un punto del centro storico venga considerato molto più lontano e difficile da raggiungere di un punto periferico, o addirittura esterno alla cerchia urbana, ma posto dalla stessa parte della città in cui ci troviamo noi, oppure lungo una direttrice di scorrimento. O che uno snodo lungo una autostrada risulti più vicino di una città non servita dalla autostrada, ma assai meno distante. Il mondo delle automobili crea così il paradosso per cui, più ci si avvicina al nucleo origiONTHE ROAD nario di un centro storico; e più le distanze si fanno grandi, per accorciarsi poi mano a mano che ce ne si allontana. È chiaro che uno spazio del genere non è quello della fisica, né classica, né relativistica; ma non è nemmeno quello della cosiddetta "esperienza vissuta" del pedone o del cavaliere del passato. È lo spazio proprio' del mondo delle automobili, che dischiude un'esperienza specifica. · Ma non è che appena si scende da una macchina e si ritorna pedoni, la nostra percezione dello spazio cambi. Le distanze sono quelle, incontestabilmente. C'è solo da aggiornare per il loro progressivo .peggioramenro, mano a mano che si aggrava il problema del traffico, o per un improvviso cambiamento dovuto all'apertura di un cantiere, o allo spostamento di qualche senso unico. Ma il mondo delle automobili che così si offre all'uomo che lo abita non è fondamentalmente qualcosa di diverso da lui, perché l'uomo stesso è fondamentalmente anche lui ridotto a·un'automobile e si percepisce come tale. Cioè percepisce i sui spostamenti nel mondo esterno come spostamenti di un'automobile, o di un mezzo, pubblico o privato, ad essa (per motivi di traffico, e solo per essi) assimilabile. Per questo le distanze automobilistiche riducono drasticamente le frequentazioni e si finisce per ritrovarsi anche nella più popolosa delle città, a pas_sarele serate con un numero ristretto e sempre eguale di persone, scelte soprattutto per il fatto che non abitano troppo lontano (111 termini automobilistici) da casa , nostra. Le categorie sociali · Ma l'automobile è anche uno strumento essenziale di orientamento nello spazio socia~ le, definito dalle differenze e dalle distanze che separano le posizioni dei diversi attori. Come in un pollaio, dove l'affermazione individuale di ciascun individuo è stabilita e misurata dall'ordine della beccata, così nel consorzio umano le stesse funzioni sono assolte dalle distanze sociali che ciascuno riesce ad insiauq.re tra se e i propri simili. Della originaria funzione della gerarchia, che è quella di distribuire diritti e priorità di copula, non si è conservata memoria, se non nelle vaghe allusioni e nei rimandi semantici_ alla sfera sessuale, di cui la vita mondana è sempre impregnata. ·Potere, ricchezza, linguaggio, gusto si sono evoluti nel tempo per marcare, moltiplicare e potenziare queste distanze. Piaccia o no, la civiltà di cui facciamo parte; come qualsiasi altra civiltà, è in gran parte se non esclusivamente, fatta di questi materiali. La stessa difficoltà connessa alla lettura e alla interpretazione delle distanze sociali è un elemento di questo distanziamento: non tutti padroneggiano quest'arte in maniera adeguata; e questo "fa differenza". D'altronde, è noto che, vista dal vertice, la piramide sociale è assai più trasparente che non guardata da sotto in su. · L'automobile ha semplificato enormemente questo compito e reso più democratica·- attraverso una sociologia delle cilindrate e delle marche - l'ermeneutica in queste differenze. L'intero universo. sociale può essere distribuito in fasce e categorie sociali in base al rapporto che ciascuno di essi ha con l'automobi-

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