La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 3 - aprile-maggio 1995

f~ndamenti fattuali, sui modi, sulle dinamiche che il feticcio· stesso innesca. Vero oppio della m:nt~, .qu_esto appello. apa bontà as~oluta de~ ptmcipio sovrasta ogm impegno e ncerca sm modi di ristrutturare l'intero sistema: cui fa di-- sc~ndere gl1 effetti perversi e· disastrosi del - proibizionismo, sempre e solo dalla cattiveria dell'Altro e degli altri: il tossicomane e i suoi amici e complici. Nello stesso tempo ci si sente assai buoni: si è per -un mondo senza droga e senza droghe. Ma se il-reale non si adegua all'ideale e al nostro idéale? : La rdd è "di destra" o "di sfoistra"? Il tossicodipendente non è più una vittima p·ura. Ecco il contraccolpo del pensiero e so:- prattutto della retorica di sinistra: per anni si è stati· dalla parte degli emargin~ti, il tòssicodipendente era sempre e comunque un soggetto debole, perché vittima della società. Massime erano le dinamiche di collusione col tossicomane-vittima incolpevole e inconsapevole, schiac- .ciato da meccanismi e da forze molto più grandi di lui. Quello che rimane invariato in questo ~~ssaggi? della r~torica p~ogressista ·è ~empre l'immagme passiva, acquiescente dell Altro, prima cor:po-morto incolpevole, oggetto ·passivo e da tutelare, oggi corpo-morto aggressivo, · corpo contundente e pericoloso: quello che ·.non c'è mai è l'attenzione estrema alla pluralità delle sue scelte, delle sue risorse, delle sue possibilità alternative e dunqµe delle differenti re~ . sponsabilità che lui si assume e che, c0n un' o- . pera di distinzione sempre fallibile ma sempre necessaria, possono essergli imputate. C'è al fondo la condivisione altamente mi-· tologica e tossicorrianica del tossicodipendente come oggetto povero, mancante, debole, passivo, ìn sostanza_incapace di intendere e di volere, minaccia agli altri, a prescindere dalle sue prerogative, male-in-sé-e-per-sé. Qui si sconta una lettura del tossicodipendente imbelle e gra- .vemente violenta: la bancarotta .del pensiero clinico e di tUtti gli approcci che lo hanno voluto cortocircuitare, saltare il passaggio del riei-SALUTE E MALA77TA 108'.anco cessario confronto con la s_pecificitàd~ll'altro:. chi è il. tossicomane e perché è· tossicomane? Questa è la domanda ce.ntrale e sempre elusa. · . Se non si pone tale domanda .al centro della · riflessione, per sviluppare da qui ogni riflessione possibile, complicarla e renderla più· compl_e~sa, allo!a le. operazioni condotte, ancorche ideologiche, saranno sempre condannate ad uno sterile autoritarismo imbelle e fallimentare.· Il presupposto. di fondo di tali proposte è· quello di pensa're che non ci si articolazione_ tra dimensione soggettiva e dimensione sociale, che cio.è il soggetto sia senza residui frutto della società, che gli accadimenti sociali abbiano predeterminato e· provocato necessariamente le scelte individuali. È un presupposto . forte a livello ideologico, quanto labile e inconsist.ente a livellò clinico, come sa· chiunque · · · lavori con soggetti che fanno uso di sostanze stupefacenti. Ne gare la dimensione di scelta che il sog.getto co~p}e significa 1:~gare là pregnanza e il senso di nsposta che_ 1 mcontro con ·l'eroina può assumere per ciascun·o. Si spaccia così per impostazione progressista, "di• sinistra", umanitaria e attenta àll' altro, un'ideologia·c~e lo nega nelle sue scelte e non le assume, . ma le rìduce a fattori determinanti a priori, che vincolano coercitivamente e inter:amente il soggetto. Il disagio individuale· viene. derivato in modo meccanico-dal disagio sociale, sua diretta conseguenza, prodotto interamente da questo. Ora, se la società cattiva produce sog- _. getti 'ca~tiyi qu~sti (buoni all'origine) 1?vre_bbero tesumomare contro questa cattiveria: peccato che testimonino solo delle loro diffi- . coltà. Questa relazione così posta autorizza . poi· a prendere la parola al loro posto, facendo della loro difficoltà un'impossibilità e rinchiudendo il cerchio. Questo nesso società-tossicomani viene. posto come una spiegazione, quando in realtà sarebbe tutto da spiegare. Ancor più~ se l'altro "non ci sta" in questo schema, n0n si rived~ lo ·_schem~, ma lo si piega attraverso mille contor-

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