Il Socialismo - Anno II - n. 22 - 10 gennaio 1904

IL SOCIALISMO 345 un agitatore: Spenccr è un sovrano dell' iutcllettualismo contem– poraneo, i\larx è il titano del rivoluzionismo, in quanto, soprat– tuuo, h:t infuso nel movimento rivoluzionario la forza di un con– vincimento enorme di verità materiale, tangibile, sempre e sempre meglio verificabile. Non lasciamo, quindi, c:unpo ad equivoci nel mondo socia– lista. Spencer r.1ppresenta un grande fatto umano, ma :mcom un fatto della stori::i e delb coscienza borghese.' 11 confronto con Marx, il parngone, cioè, del fenomenismo di SpcDcer col materia– lismo economico di M:ux, ci di.:e che Spencer non è I' in:mgum– tore di una nuova ér:1 1 ma il conchiuditore consapevole e capace ·dcli' ém vecchi:\. Verità documentate in maniera sufficicntissima e singolare dal sopravvivere nella sua ben nota dottrina generale def concetto e etc\ sentimento dcli' ùiro11uscibilt. Spcucer dice, prima di passare :l tessere la sua analisi positiva, che esiste tutto un infinito di cui uoi non possiamo e non potremo saper mai nulla. Questo infinito mconoscibilc circonda di un mi– sterioso acre silente la rcalt:l del nostro mondo positivamente ana– lizzabile, anzi ormai noto. li sapere positivo è, dunque, anch'esso una riduzione di verità materiale entro kt. ultrarcalità metafisica.. È il relativo dei nostri sensi, dai qu:lli, però, insieme alla nozione sicura dei fenomeni scientifici, ci viene questa preoccupazione ne– gativa dcli' incomprensibile. Per lo Spcnccr, così, il ccn,cllo che è un risult:lto della. lent:i. evoluzione org:lnica e le cui sensazioni - come per Darwin, per IIuxley, per lliickel - effetto dell'azione dell'ambiente spiegano ogni successivo fenomeno cerebrale; il cervello che è un prodotto determinato nella sc:lla biologica conterrebbe la sensazione non venutagli dall'ambiente - perchè nell'ambiente m:llerialc l'infinito non c'è - di una cosa che non si spiega. Quello Spenccr che si fa un dovere di ridurre ad un caso di psicologia biologica ogni fenomeno mentale e di ricercarne· il pro– cesso lento e sicuro d:'li movimenti fat:'lli dei tessuti e dalle leggi gener:'lli della materia ,,ivente, non sa, poi, ridurre - mentre in– vece lo ha fatto Vico duecento anni fa (1731) - a sens:i.zione di paura, di pen:l, ad associa.zione di impressioni, una idea figliat:l come tutte le altre, come tutte le altre prodotta. L'inconoscibile è il vizio d'origine del positivismo spenceri:mo, in tanto più in quanto, essendo tale positi"ismo fenomenista, di un infinito, che non è se non una !l.pparenza fcnomenic:l per noi, non è positivo :1vere un significato ed un mistico rispetto così ec– cczion:lle. Ma IIerbert Spenccr rappresenta. una societ?t prevalentemente tradizionale nelle sue condizioni economico-sociali, :lnzi :lrriva.ta :li gioi--ni dell:1 giovinezz:l del C'r.i.nde filosofo allo stadio acuto dell'esp:lnsionismo conquistatore, tenuto a freno per qualche anno dall!'l. pirateri:i. del magico filibustiere di Trafolg:lr e di S!lnt' E– lena, ed esploso d'un colpo su tutti e per tutti gli sfruttamenti coloniali. Poichè, in omaggio :l ciò che realmente è, bisogn:l persua– dersi di un fatto e bisogna con questa persuasione correggere una gross.'l menzogna convenzion:i.le . Gli Inglesi, d:1 Bacone ad Herbert Spencer, sono stati un popolo sperimentale e positivo, m:i. a be– neficio loru, a tutto loro uso e consumo. Ora un popolo che ha molto sviluppato il senso del buon vivere e del molto :i.vere di– venta pratico. Gli Inglesi e la loro frase lo documenta, - busiJJessmm - sono pratici, conoscono il metodo per raggiungere quella vita co– moda e felice. Le leggi, l'igiene, la pedagogia, l'istruzione poli– tica, la stamp:l, hanno nella classica Inghilterra del secolo XIX lo scopo esclusivo di rendere un fatto concreto ed incomj)arabile il benessere del popolo inglese, di quel popolo - onnai 1a parola suona liberalescamente come una canzon:ltura - che h:l, che è de– tentore della terra, delle macchine, delle n:lvi, delle piantagioni, che ha interesse !'I. mantenere i fachiri per tener alto lo spirito di soggezione degli Indiani e di spendere sei miliardi e mezzo e dare un trecentomila tra morti e feriti nel Sud-Africa per assicurarsi i diam:tnti e In vigilanza indiscussa sul Capo di Buona Speranza. Questo ideale è l' ideale inglese e il famoso libernlismo radi– cale che discende come fiume !'l.mpiod:llla filosofia lililitaria - per gli Inglesi - di Beutham, consiste esclusiv:lmente nel favorire con tutti i mezzi possibili il trionfo di un p~rossistico paradosso sto• rico moderno di cui !'l.bbiamo veduto ora è poco nell'imperialismo la sua fase tetanica, il p:lr:ulosso che gli Inglesi debbano domi– n:lrc la terra, succhioni di patrie, di territori, di mari - a malgrado dell'acqua salaL'l ! Ora Spcncer è inglese in tutto e per tutto e la sua filosofi!'l. come lui. Gu:lrdate la SU:l.scienza dell'educazione: pii'i che B:lin, più · che Stuart ì'i'lill, Spencer mir:t ad educare il gentiluomo. Chi, se non il figlio del lord, può permettersi un:t cduc:izione di quel ge– nere? Nè il positivist:l premette :llla sua dottrina scrupolosissima sulla educ.'lzione l'avviso che per diventare quel gmtlemtn lì sono necessarie cinquantamila lire almeno di rendita. No. Spencer sot– tintende che b sua scicnz:i. ed il suo positivismo dèbbano and! 'l.re a profitto dell'uomo, che è l'inglese, che è il signore, il domina• ture, il b11si11ess mtJJ. Ecco perchè c'è !'l.ncora la velleità mistica del\' inconoscibile nello Spenccr. Ovunque c'è disquilibrio e privilegio c'è l'esigenza di una met:lfisica. E la h:i.uno i prolct:i.rt non in via di :lfTr:lncarsi per mezzo della propaganda ~cialtsta, sotto forma di ra.ssegna– zione idiota e di speranza misernbile del paradiso. E la serb:lno voluuuos:lmente le cla.ssi borghesi come riempi– tivo alle molte vuot!'l.ggini intellettu! 'l.li, ma soprnttutto come arma di difcs:i. contro le pnttmiuJJi delle classi povere. Poichè il mi– stero proclamato cd incensato è sempre stato mezzo formidabile alla evasione dalla responS!'l.bilità sociale, veleno sopente, snervante del proletariato, impedimento ciarlatanesco alla rc:lle afTerm:lzione e conquista della giustizia umana. Ragione per cui il socialismo è e deve essere antireligioso e rag– giungere presto il giorno in cui il mistero mistico sia ridotto a null:t più di un fantoccio spaventapassere. Non mi pare che ci sia bisogno di a.ltro per far c:i.pire come e perchè Spencer sia così dichiarato antisocialista. Enrico Ferri, attribuendo con ciò un:l limpida, umana sincerità alb logica positivista del grande inglese, nel suo libro molto noto su D:lrwin, Spencer e r-.fanc, ravvicinandn il senso conclusivo dei tre scienziati, dimostrava che tutti e tre mettono al Socialismo. Ed io son con lui per quanto ho detto, per quanto, studiando i tre scienziati medesimi, ho pensato. È vero, cioè, che il corona– mento dello spencerismo, radicalmente evoluzionista, avrebbe do– vuto essere il concetto di tm:l società la cui i11tegrazium atlrdvtrso alla coJJti1111a prugnssiont dellt jurmt della lull,1 per /'uistmzn: g11errn, co11tornm:n, dirillu, giustizia sudale - sono frasi e con.' cetti spenceri:lni - avrebbe dovuto risolversi nella trasformazione delle basi reali della convivenza e cioè in UD:l condizione nuova del produrre, dell'avere, del distribuire. Spencer, che segue il lungo divenire di fatto dell' um::mit?t, da.Il' animalità feroce alla civiltà savia e respons.'lbile, spezza il filo diritto della sua logica qmmdo s'arresta con un rifiuto di fronte · alla conclusione soci::i.lista.Spencer che ha spiegato l:l.mente con le leggi organiche - :i.mmettendo l'assurdo psicologico dcli' incono– scibile - spiega la società con la legge dei bisogni e con la com– plessit?t degli interessi - !lmmcttendo l'assurdo !'l.ntisocialist:l. - Dunque Spencer è grande filosofo, ma grandi sono i suoi as– surdi, Così come un positivismo rischia di finire in una vera e propria involuzione contemplativa e metafisica con la teorica dcl– i' inconoscibile; una sociologia che non conduca alln persuasione economica, che non convinc:i del fatto ha.silare che le condizioni economiche sono quelle che mut! 'l.no quando qualche cosa muta e che una nuo,·a civiltà progressiva sta. in una combinatori:i nuov:l. di produrre, di dare e di avere, è una sociologi:l non sol– tanto moncn., arrestata, ma bacata d!'l.lcancro dell'assurdo,

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