Il Socialismo - Anno I - n. 23 - 25 gennaio 1903

IL SOCIALISMO 379 L'attiva oq;:mizzazione dei socialisti democrntici in Russi:,, data chll'anno 1895 1 in cui sorse la e Lega di Pietroburgo per l'eman– cipazione della classe opemia », con un programma prcuamentc marxista. 1 membri della nuova org:mizzazione' si proposero anzi– tutto di portare la loro propaganda in mezzo agli operai industriali favoriti in ciò da un periodo di risveglio economico, che determinò un largo movimento di scioperi. Nel '96 si ebbe a San Pietro– burgo un grande sciopero viuorioso, diretto dai socialisti, e ad esso seguì una vera epidemia di scioperi, con formazione di nu– merose organizzazioni di resistenza. Tale movimento di lotte pre– v:dentemente economiche durò fino al 1898, mentre i fondatori dcll!l. Lega di Pietrohurgo erano m:mdati in carcere o nell'esiho, sostituiti da altri cui toccò la stessa sorte. A dirigere il movi– mento rimanevano dei giovani, che erano animati, secondo le pa– role della \Vera Sassulitsch, da uno strano fan!'Ltismopt:r la lotta puramente economica. Non si diede più valore alla propaganda politica, alla divulgazione di principì generali, confid!'Lndo unica– mente nella lotta delle Associazioni di mestiere, dalla quale gli opera.i assorgerebbero da sè e senza b.isogno di guida a compiere h propria emancipazione. Il Partito socialista russo, che al suo inizio aveva preso come esempio la democrazia socialist!l. tedesca, vide allor!l invece il proprio ideale nel Tra.de-Unionismo inglese e nelle cooperative del Belgio. Nel Partito si m:mifestarono però profonde divergenze e si ebbero scissioni fra gli ~conomisti cd i marxisti ortcdossi. 1I ristagno eco– nomico, a cui nel 1900 seguì una grave crisi, disgregò il movi– mento economico, bsci!lndo il Partito disorganizzato. Fu allora che i vecchi organizzatori, tornanti dalle prigioni e dall'esilio, si rimisero al lavoro, fondando a Stoccarda la Rivista Sarja (Alba) con pro• gramma marxista ri,•oluzionario e la. 7skra (Scintilla) destin:\ta alla propaganda politica, e riassunsero il lavoro di organizz!l.zione eco– nomica, facendolo e lenendolo sotto questa luce politica. L'organizzazione del Partito socialista russo. Ali' Jskra spelta il c6mpito immediato - al quale difatti essa si è :'.'ICcintil dalla fondazione - di far sorgere una organizzazione unica e centrai zzata del Partito. Oggi il partito russo si compone cli un!l..serie di Comitati amonorni 1 talvolta federati fra di loro, che formano un'unità puramente ideale. Il lavoro fattto in taluni Comi– tati locali è utilissimo, ma ne\l' insieme manca la. compattezza, la prontezz:1 e concordi:1 dell'azione. È indispensabile l!l forinazione di un Comitato centrale, composto ti di rivoluzionari di professione » di gente cioè che possa darsi tutta. al movimen10, pronta a cam– binrc di dimora ad ogoi momento, :1fare la vita randagi:i. del per– seguitalo politico, e del cospiratore, per coordinare le forze rivolu– zionarie del paese. La frazione terrorista del Partito. Alla manc:mza di una sufficiente organizzazione del Partito so– cialista democratico Wer!l Sassulitsch attribuisce il sorgere di un gruppo di " socialisti rivoluzionari,» che adott:1 il terrorismo come 11110 dei mezzi indispensabili di propaganda e si \'anta degli atten– tati di K:1.rporwitsch, lhhnasceff ed altri come di oper:1sua. Questo gruppo si costituì in partito nel 1901 e procl:11nòil suo progr:unm:i. dopo l'attentato contro Sipiaughine, ammettendo 1:i necessità di un terrori~mo sistematico. I • socialisti rivoluzionari» non vogliono con l'azione loro sosti– tuir~i al movimento delle masse, ma credono di integrarlo e di dcll'economi:i e della politica, sintesi sosteuuta dal Ferri sino dal Congresso Questa orientazione può rilevarsi dal resoconto del Co11veg-,wnnzio1U1le dt//n resistenza (Sucinlis1110, fase. XX, 10 dicembre 902, pag. 322). (N.d. R.). Non c~i~teva allora 1111 Partito :<ocialista nel v<:ro~c11sodclb parola, m;'I. uu'ori;:::1nina1-ione che con esso ehhc molti punti di contatto. err, I:, St11llja t IVt►/s,, (u·rra e libertà,). invigorirlo, assumendosi la funzione di un corpo di difesa, che serva di freno alla prepotenza governativ:1 e che permetta ai propa– gandisti ed organizzatori di darsi tutti al lavoro di org:mizzazione e propaganda. Essi riprendono dunque intierameute il programm:t dei vecchi terroristi, progmmma che si tradusse in pratica nelle cospirazioni e negli attentati del decennio che corse fra il 1870 ed il 1880, i cui risultati furono un rincrudimento di reazione, mentre poi tale propaganda terrorista assorbiva le migliori forze del partito. Il terrorismo, come non potè allora, non potrà mai nè tutelare il movimento operaio, nè frenare l:1 prepotenza del Governo. Per ,m prepotente abbattuto dai terroristi ne sorgeranno dieci nuovi, ed il controcolpo della violenza colpirà sempre, oltre il gruppo terrorista, tutto il movimento operaio. M:l oltre un effetto utilitario i • socialisti rivoluzionari » russi :l.ttribuiscono al loro movimento un valore morale e redentore. Essi credono di rialzare la dignità del proletariato, offes:.. od avvilita d!llle infamie governative, castigando quelli che se ne resero cril– pevoli. Si illudono di cancellare la vergogna del\' offes:1 p:1.tit:1ed adducono in prova l'intima soddisfazione che provano tutti gli onesti alh notizia di queste vendeue popolari. « li terrorismo, dicono i suoi fautori, soddisfa al bisogno psicologico di rivendic:izione, che arde nei cuori dei vilipesi e maltrattati. » l\fo. si tratta, dice benis– simo la \Vera Sassulitsch, di una soddisfazione .fittizia, giacchè le azioni terroriste, nobilissime nell'intento, non sono delle rivendi– c!lzioni, ne!lnche in Russia. Esse non rivendicano e non redimono niente ed appagano in modo anormale un bisogno nonn!lle, indebolendo così il movimento e menomandone la forza rivoluzionaria. Il bisogno di rivendicazione è soddisfatto a troppo buon mercato; non basta un colpo di rivol– tella per vendicare lo scempio fatto della vita e della dignità dei compagni. L'odio e l'indignazione devono invece esplicarsi in quel lavoro eh.e dà vita ad una potenza nuova e che rende per sempre impossibili le infamie odierne. Tale potenz:,, consiste in tm prole– tariato cosciente e compatto, che reagisca collettivamente !I.Ilapre– potenz:11 rendendola impossibile. Quando non esisteva in Russia un movimento operaio, la tensione rivolmdonaria dei piccoli gruppi dovem esplicarsi negli attentali. Oggi, che la nuova Russia operaia si è destata, gli uomini d'azione e di coraggio non devono isolarsi d:1essa per costituire un m:mipolo distaccato di eroi e di m:i.rtiri; ma devono prendere il loro posto in mezzo alla massa, ispirandola, tr:1• scinandola, agendo non in vece sua, ma c<,n essa 1 onde sprigionare le immense energie e le forze ri"oluzionarie eh' essa possiede. Guidato d:i. questi concetti il Partito socialista democratico russo combatte come inefficace la propaganda terrorista, che è pi~, attiv:1 nel Sud della Russi:i., mentre nel Nord e nel centro predomina il Soci:ilismo marxista, che non h:1 l'illusione di attuare la rivoluzione sociale con atti di eroismo individuale. L'organizzazione economica e la crisi in Germania, nel 1902. 1 Nel numero del 3 gennaio del Correspondmzblatl, edito a cura della Commissione generale delle Leghe di resistenza, è pubblicato uno sguardo retrospettivo sulla vita operaia !educa nel r902. L'anno scorso, come quello che lo precedeva, porta l'impronta· di un anno di grave crisi. Alle industrie clellrichc e del lcg_no, nonchè a quelle edilizie già duramente colpite nel 1901, si aggiun– sero l' industri:i. del carbone e delle macchine. Konostante le grancii commissioni date dalle Amministrazioni ferroviarie, :ilio scopo di mitigare le conseguenze disastrose della crisi, questa si allargò con– tinuamente. Nella seconda metà del 1902 la depressione economica si fece !lncora pili grave per la concorrenza americana, determinata dall'estendersi della crisi agli Stati Uniti. li Nord-America, che 1 Oda l.crda Olbcrg dette ampio conto, con la sua consuet:i rigorosità, dell' org-n11izz.nzio 0 1u di resi:stenz11 in Germn.nia e suoi hilallci dal 1899 al 1901, nel fase. XXI di &1cinlismo, pag. 3-+9·

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