Il Socialismo - Anno I - n. 23 - 25 gennaio 1903

IL SOCIALISMO 377 pnJ\':t, a contatto con la reallit; :1. misur:l che In compagine s'in• 1'ross.1., includendo un pi\1 gmn numero di clementi, di aspirazioni, di bisogni cresce, con l:t probal>ilit?t, 1:-t mussilà di stpara:;iom, in cui si accentu:1.:10 tfivtrgm1.t i11hia/1~ i11avverlilt o trascurabili 11d /nmlq di partenza (pag. 203) • ; e poco dopo notav:1. che • queste eresie, psicologic.'lmente così Yaried'origine e di misurn, /mt/0110 a. fondersi t polari:.:arsi in due ltmlm;e (pag. 208) •. E con ciò il Ciccotti era venuto a sfot::ire l:i. famos:,. ncguione dcll:i. esistenza di due tendenze, fatta da coloro che deciS!lmentc ne c: i.peggfo.no o ne seguono una, cd era venuto :i conrermarc quel che nel SodalismtJ, nel\' Avauti! e nl Congresso d'Imo!:\ :weva detto il Ferri: ., è dar prov:i di metafisica. biz!lntina - dice\':t il Ferri incominciando il suo discorso ad Imola - il pens:uc che quest:l discussione sulle due tendenze non sia che il portato della fant3.– sia pcrSonale, e che nel vuoto dcli' inesistente si possa. cosl creare, per generazione spontanea, e mantenere, da un :inno oram:1i, una discussione che app:issiona così ,•i\':t.mente i socialisti e i non so– cialii-ti, allaD.3gliando l:l. pubblica attenzione •, ' e notava come le tendenze ci fossero state sempre, in lt:t.lia, come nei partiti delle ahre nazioni, ma ora solt:mto : t.pp: i.rivano,che il P:i.rtito t..-on mag– giore larghezza e con maggior libertà si svilupp:iv:t.. E come il Ciccotti scrive che e è poco serio il credere che allo scoppi:t.re di ognuno di questi scismi o dissensi, tutta l'organizza zione debba dissolversi e, con l'organizzazione, il contenuto ideale che l'ha determinata e che incarna un complesso di fini e di bi– sogni (pag. 201) • - così il Ferri ave,•a detto: e Certo se per tendenze volete intendere una cosa. diversa da ciò che è ltndtn::.a, se ,•olcte intendere, come dice Bonomi, una differenz:t sostanzi:i.le fr:i due ordini d'idee - :tllor:i. le due tendenze non esistono, per– chè sarebbero due p:irtiti diversi. Ma se per tenderu::t s'intende ciò che la parol:i. signifie:i., \!ioè una orientazione speciale e carntteri– stica della attivit?i. teorica e pratica, ml ltrrt11q di 111111wltsif11q prqgra11111111 cqmune, allor:i..le due tendenze esistono•; e sviluppava poi il concetto della benefica coesistenw dcli' :tttività delle due ten– denze. L'ordine d'idee svolto a questo proposito d:i.1Ciccoui coin• cide, anche per l'esempio del Cristianesimo, con quello tenuto e ",\'iluppato d:t un egregio scrittore non socialista in un brillante e profondo articolo, del quale noi demmo fargo conto, e coincide pur con le note che noi vi :i.pponemmo. 2 A proposito dell':uione politic.'l del Partito, l' A. dice che e se l:l. politic:i. può consider:trsi come ·una scienza in qunnto è inspi– rata e diretta da. unn concezione or g:t.nica dell:t. vita. sociale, 1:t strnordinaria varietà delle condizioni in cui si svolge e la difficoltà pmtic:1. che presenta, detcnnin:mo quella deviazione, più o meno consapevole e volontari:\, dal rigore dei principi, e la spinta per vie indirette che uon di rn.do, pel nesso complic:tto delle :izioni e reazioni sociali, menano all:i. mèt:i più presto e pili sicuramente delle vie in apparenza rettilinee (p:ig. 26g) •. 1':d è appunto in quest:i. cn.sualit:ldel e non di r:vio •, in queste oscillazioni e • deviazioni pi\1 o meno consapevoli •, in questo • la– ... ci:i.r molta parte ali' :\1.ione istintiv:i. • - è appunto in ttmo ciò che noi troviamo In. inferiorità del metodo riformist:t., così abban– donalo ali' empirismo istintivo, laddove tulle le forme della vita indi\'idua e soçi:'lle, il diritto, l:i. morale, l'nrte medesima si inncr– ,•: i.no oggi di rigorosa disciplina scientifica, e la politic:1 1 e quindi neanche l:t politic:i. socialist:i., non può nè deve sottrarsi a questa evoluzione scientifica della vit:1 umana, se non a p,:i.ttodi far pa– gare care al proletariato le e azioni istintive che poi si risoh•ono in una specie di spontanei esperimenti (pag. 269) •. Tanto che il Ciccotti stess~ che quì aveva manifestato una tal quale preferenza per queste vie indirette, not:t. poi che • di frq11/e 1 Vedi S'1cialism'1, fascicolo triplo col resoconto del Congresso, 25 set• te111bre 902, pag. 233. 2 Prof, A. C111APl'IU,LI, Le n,14ve fra1/or11uuitmi del rndicalismo e del Socialismo ;,, Italia - dalla Nuova Anloloçùi, vedi nd Soclillismo, fa8C. I, 25 fcbbr:iio 902, pag. 12. alf ù1sùnu1rsi e Ili prcvalere di qua/o spirito pratico, spttia/111c11/e qumulo, sqflo la sua pressiom, è sem/Jra/q dre si jJit1Jt1Ssero e de– viasurq arie premuu leqritlu, 11q11 sq1101mmmle leprtquupazioui più vive tlu il Partii" si, sviasst c degemrnsst, /Jarnlla11dqla sua grande fqr:;a rivqlm:iq11aria e il suq imme11sq qriz:q11/edi cqmplela lrasfqrma:iqne sqtialt t(Jll l'tsca c la lusinga dt' piuqli adallammli, delle piaqle sqddisfaziq11i, delle riformt i11gan11alriti(pag. 290) •. E dopo a,•ere dimostrato col Cristi:l.Ilesimo e con l:i. grande ri– voluzione della borghesia come e rtrla111e11le la slqria 11q11manca di questi tsempii di dcviasJq11i e di degt1uraziq11i di g-ra11dinu,vi111t11li (pag. 29r) •, soggiunge: • E, vernmmle, accade già, mq/le vqfle, di deplqrare, nel mtJVi111t11/q s cialisla, I' illfiaulrirsi t quasi lq sva11ire del buq11q spiri/(} ,·ivq/uziqmu•iq. E accade ,wtlu, cqs}, di non trovare niente meno socialista di certi socialisti, specie deputati, già sopraffatti dall'ambiente parlamentare, dal– l'ambiente borghese, al punto che hanno quasi paura di parere collettivisti, difrq11ltggia1t il rijluire dtl pJ.egiudizW, dtl ftulri11110, della suptrsliziq11e /Jqrgluse, di mtftQmart il /rqpfa a6u.sa/q dirillq q11tsilq, di sviluppart /ratl(amt11le il JtUtJV(J d,rillo dallt pas/qit, dalla stqlaslita, dt1'paralogismi dtl vtu/riq dirillq q11irilariO (pag. 292) •. E conclude dichiarando che e la persistenza dello spirito rivoluzionario è cosa di molto momento, così per impedire deviazioni, come per conservare al movimento socialista il suo carattere e la sua forza d'impulso (pag. z9J) •. All'A. non piace che si adoperi la espressione 1111/qdq rivqlu– iiq11ariq, adott:i.ta dal Ferri per distinguerlo d:tl metodo rifomtista; e preferisce l'espressione spiri/" rivq/u:iq11orio (che è altro coS:t); ma il buono è che ci si trovi d'3ecordo nel farlo consistere • ,ul mm perdfre mai di vista la m(la, cq1tsidcrandq to11u uu mezzo qutllo e/re altri, qggi, cq11sideraC(JIIJe w, fine (pag. 294) •, ri:tffcr– mando così quanto noi :'lbbiamo scritto sin d:tl primo nostro fa. scicolo,' e quanto il Ferri sistematicamente esponeva nell'articolo Il mt/qdq rivq/uzicmario 2, e qu:tnto risa.ltav:t dai discorsi Ferri, Rigoln, L.'lbriola :i..lCongresso d' Imola; e cioè: non essere noi a\f– versari delle riforme ma volerle conquisb.le non per la forza di ri• cercate :i.lleanze in cui e per cui si affievolisce lo spirito rivolutio– n:i.rio del Partito e si perde la sua linea dircttiv:t., ma volerle ri– chieste quando spont:i. nea e m: t.turn.si: i. la sensazione e la coscienza della lor.o necessita (nessuno ora più nega, per esempio, che i 300 comizi per il l:i.voro delle donne e dei fanciulli fossero una agita– zione prematuro e artifici:tle, e si risolvessero in un:i. parala), ma intenderle, sentirle, e non soltanto proclamarle a p:irole - esse riforme - come un mtzzq, e non ,come un fi11e. L' A., terminando il capitolo e il libro, riproduce gli scritti del Piva e del T:llamini, nei quali si sceme (con intonazione però al– quanto pessimista) il gr.mo dal loglio rispetto al valore teorico e pratico dell'esempio coopern.tivista del Partito socialista. belga.. E chiude con talune belle pagine dove artistic.'lmente mostro che nulla potrà impedire il fatale processo di dissoluzione della società borghese . Nel complesso, il nome dell'Autore, insigne per la colturo so– lida e grandissima, e per il possente ingegno, e per le forti sue opere - e il titolo del libro, ci nvrebbero fatto aspettare uno studio più organico e più profondo; ma, anche così, è un notevole con• tributo alla letteraturn del P:i.rtito. B. F. G1PPY, Ln. qmst1011e urgente. Roma, Casa Editrice Ita– liana, 1902, pag. 107, L. 2. Questo libro potrebbe avere per sotto-titolo Le rivemlica:iq11i dei capi!ani, lt11t11lit sqflo-lt11e11lidi faflltria. 1 Vedi appunto le note all':uticolo del prof. Chiappelli, pag. 12 di So– cinlismo. 2 1-'asc. \lii, 25 maggio 190:r, pag. 97·

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