Il Socialismo - Anno I - n. 18 - 10 novembre 1902

b IL SOCIALISMO 2 99 sere così trislc come da <1ualchc :\Ulore si è voluto dipingere. Ì~ completamente falso, secondo il Visschei, il dire che l' Jughihcrra :wesse con la guerra recente proseguito :mchc lo scopo di redi• mere la popolazione colorata. Le argomentazioni con cui i fabiaui Strnw, Wcbb ed Ockeshot in Inghilterra cd il Bemstein in Ger• mania, sostennero questo modo di vedere, non hanno, secondo l'autore, alcuna base nei fatti. Gli indigeni non erano affatto maltrat• tati dai Boeri e certo non è m:ti stato fr!l di loro tanto malcontento che dopo la conquista dcl\'Ornuge per parte degli Inglesi, che si ingeriscono continuamen~e negli :i.ffari dei Cafri. Il Boero si valeva del hvoro del negre?, trattandolo con severità, ma senz., abus.,re delle sue forze e senza scvizi:\rlo, perchè nell'ordinamt>nto patriar– cale dell'economia nel Transwaal e nell'Orange non occorreva uno sfruttamento intenso e brutale. Certo, malgrado la legge che sta– bilisce l'eguagfonza, il Boero non considera il negro come il suo uguale. Egli è contr:'lrio ai missionari ed alle scuole per gli indi– geni, perchè ritiene i Cafri di una razza inferiore, che non possa elevarsi e che abbia bisogno di essere guidata come un bambino. Non li consider:1 come uomini, come se stesso, ma se li stima uguali al proprio cavallo o al proprio cane, ,;;,n li mahr;tta, però, come non maltratterebbe il cavallo od il c:me. L' Inghilterra vittoriosa delle due Repubbliche significa il grande C:lpitalismo che vince una forma primitiva di produzione. È facile a capirsi che ciò non può riuscire a vantaggio degli indigeni, il cui lavoro è l'elemento principale della produzione. li fenomeno caratteristico nell'economia del Sud-Africa è b. manc.·rnza di un vero e proprio proletariato. Anche prima della guerra esisteva fra i Boeri stessi .una tendenza, r.ippresentata dagli azionisti delle mi– niere, che mirava a dare un assetto c.1.pitalistico all'economia del p:tesc. Ma il Governo delle due Repubbliche si er:t sempre opposto energi~mente alla prolet:uiizazione degli indigeni, non già per un sentimento di um:mit:\, ma per un radicato spirito consen 1 atore ed anche per la paur:\ che la popolazione colorata, cosl forte per nu– mero, potesse ribellarsi ad un peggioramento della propria condi– zione. Non ci può essere l'alto profitto del capitale, che agognano gli azionisti delle miniere, senza uno sfruttamento intenso delb. mano d'opera, e certo non si trova in quantità sufficiente il mate– ri:tle um:'lno d:t sfruttare fra una popolazione che gode, se non del pos~so, almeno dell'uso della terra, dalla quale ricava quanto le basta per vivere. La questione economica nell' Orange e nel Transwaal prima della guerra s'imperniava sul modo di procu– ra.re la mano d'opera in sufficienza ed a sufficiente buon mercato per l'ingordigia degli azionisti delle miniere. Il Governo delle due Repubbliche non si prestava ai desideri del C!lpitale; il nuovo Go– verno, che è em:mazioue di interessi prettamente capitalistici, nel cui nome si è fatt:1. la. guerra, preparerà il terreno allo sfruttamento piìt spudorato. L:t mano d'opera dei bianchi è nelle miniere transwaali:me di poca importanza. Su 106,000 operai occupati nelle miniere nel 1899, solo 11,000 1 ossia poco piì1 del 10 per cento, emno bi:mchi, ed essi sono in gr!ln pute c:1pi od impiegati d'amministr3zione. i\fa anche questi 95,000 minatori colorati non b:tstavano ai capitalisti che, volendo accelerare lo sfruttamento delle miniere, volevano impiegarne :\Imeno I 50,000, e desideravano un'offor1a maggiore di mano d'opera per poter diminuire i s.1.lari. l Cafri si acconciano difficilmente :t lavorare sotto terra, e "l'accettano solo per un com– penso abbastanz:1 alto. Degli indigeni sono quelli che vivono nelle localitiL, quelli che si decidono ad andare sia per un mccolto fai- . lito o per malattie fra il bestiame, sia per le pensioni del capo che riceve un tanto dalla Società delle miniere per ogni cafro che manda, sia finalmente per accumularsi un piccolo capitale. Due o tre anni bastano allo scopo di rifornirsi di dan:iro, perchè il salario, che er:t in media di L. 50 al mese nel 1891, è salito con– tinuamente fino a r:tggiungere L. 76.20 nel 1895, somma vistosa se si calcola che gli indigeni sono nutriti ed alloggiati. Se i salari fossero pili bassi, gli indigeni non !'llldrebbero a lavorare nelle mi- niere, giacchè la fame non li spinge, e trovano sempre un guadagno discreto impiegandosi nei negozi e nei servizi domestici. Questa condizione di cose non può garbare al capitalista, tanto piì1 che gli azionisti delle miniere non possono aspettare l'evolu– zione economica e la formazione spontanea di nn proletar:ato, giac– chè si prevede fra una ventina d'anni l'esaurimento completo delle m,nierc aurifere. L' A. vi porta molte proposte fatte da fnglesi che mirano tutte a mettere l'industria mineraria del Transwa!tl sopra basi piì1 sane, il che signific.'l, in lingua povera, di provvedergli la mano d'opera a buon mercato. l•'r:tqueste proposte ne rileviamo una che vuole l'introduzione su vast:i. scala di operai stranieri, cinesi, ed ... italiani, con l'intento di adottare provve<limenti ener– gici contro la clisert.ione, mediante cui ridurre il salario a L. 29 a testa, il che significhertbbc un risparmio di 16 milioni annui sulla sola mano d'opera. Un altro autore, 1-lay 1-1:tmmond, si ripromette dagli stessi prov\•cdimenti un aumento annuo del dividendo per I.. 57,9r8,432. Dal Governo si a.spetta, ohre all'applicazione della legge contro la diserzione, su la quale il Governo boero è accusato di essere stato troppo corrotto, ìl p:tgamento dei premi per parte c1e110 Stato ai capi dei Cafri per ogni indigeno mandato nelle miniere, riduzione delle tariffe ferroviarie ad un ter✓-O del prezzo attuale per il trasporto degli operai, applicazione di una forte impost:i. personale sopra ogni indi– geno, che esso è incapace di pagare se non V:'la lavomre nelle mi– niere, e cli una sovrimposta per ogni negro che non può produrre un certificato attestante un lavoro consecutivo di almeno quattro mesi. li Rudd, uno dei primi azionisti dei campi di diamanti delle de Burs Sode/;', scrive letteralmente: • Se abbiamo sono la bandiera della civih:\ mietuto, or non è molto, da t o a 20,000 derwislt coi nostri fucili Maxim, non può considerarsi certo una crudelt:\ di forzare gli indigeni del Sud-Affrica per tre mesi dell'anno ad un lavoro onesto. • Anche il Cecil Rhodes, buon'anima, parla del dovere di fare intendere ai negri • la nobiltà del lavoro._. L'articolo del \Vie::;schei è pieno di sentenze e proposte del genere, che <lelnci• dano le intenzioni che nutre il capitalismo inglese per • redimere gli indigeni del Sud-Affrica delle loro tristi condizioni._. CompitH:'l la nobile opera umanitaria, si :ivrà nelle miniere del Transwaal uno degli inferni piì1 perfetti che abbia saputo cre:i.re il capita– lismo moderno, infemo in cui si unirà per i minatori, alla m:tle– dizione di proletari sfrutta.ti , la crudeltà e il disprezzo dell'uomo bianco verso la razza inferiore. E gli Italiani sono messi a. paro dei Cinesi e dei Cafri, come materia sfruttabile, in questi propositi della cl:i.sse capitalistica. nei qu!tli non si sa se piì1 ammirare il cannibalismo o I' ipocris:a. Gli itali:tni ! Forti all'interno e rispettati all'estero! W. le spese militari che ci fanno tali ! L'avvenire del Sud-Africa dopo la guerra. Il fa.scicolo di settembre della stessa rivista contiene un altro artic•>lo del Wisschei, scritto dopo conclusa la pace fra Boeri ed lnglesi. )folti, anche fra gli stessi amici dei Boeri, credono che con l:t vittoria degli Inglesi, si inizier:l per l'Africa meridionale un potente sviluppo industriale, che darà modo :'l molti Europei di trovare in quella colonia notevoli guadagni. Il Governo inglese stesso de"e fare affidamento sulla possibilità di aumentare immen– samente il movimento di produzione e di veder affiuire :ti 'J'r:tns– wa.al ed all'Orange gli emigranti europei favorevoli agli lnglesi e ;1.lnuovo sistema, in numero tale da spostare completamente la base elettorale. 1 L'A. indaga quanto fondamento abbia nei fatti tale previsione e tale speranza. Un avvenire :i.gricolo, secondo lui, l'Africa del Sud non può averlo. In tutto il Nord-Ovest della colonia del C:lpo i terreni 1 Giacche, passato il primo periodo di riorg:u1ii~:u:ione dopo la guerra, si dovd beu ritornare al sistema di Governo parl:imcnt:ue.

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