RE NUDO - Anno IX - n. 62 - febbraio 1978

RE NUD0/16 Nel mio presente T ing. Il crogiuolo. Al di sopra del legno vi è fuoco: l'immagine del crogiuolo._ <?osì il nobi_Ie a~sestan:.. do la pos1z1one consolida 11desti– no. Nove al secondo posto: nel crogiuo- lo vi è cibo, i miei compagni hanno invidia, ma non possono farmi nulla. (consultazione I King 4.1.78) Partire dall'I King per introdurre il mio rapporto con la spiritualità, vuol dire chiarire un aspetto fondamentale: spiritualità non è leggere, conoscere, praticare i sacri testi, spiritualità è il mio mòdo di pormi, d'essere, di fronte all~ose, alla vita, alla morte e all'uni– verso intero; è il sentirmi parte attiva e creativa di un'armonia più vasta, pal– pabile, l'armonia che vive con la terra che coltivo, con il cibo che mangio, frutto di quella stessa terra, con gli alberi e con gli animali. Armonia fatta di sensazioni e vibrazioni, che ho potu– to cogliere a Guello e nella gente che c'era, le. stesse che ho vissuto e vivo nel profondo silenzio della montagna ... Spiritualità non è religione: la religio– ne abbraccia l'istituzione e, in quanto tale, pesa, classifica, misura, divide (il bene e il male) e reprime ogni sano istinto sessuale, mentale, gestuale, ali– mentandone il desiderio angoscioso e le troppe, conseguenti frustrazioni ... Spiritualità è una ·componente ben precisa, naturale e complementare del mio essere, perciò non separata dal sociale/Reale; non l'ho mai negata o esorcizzata in nome di "babbo Marx", forse semplicemente lasciata "in di– sparte" per certo tempo, "dedicato a un più concreto (? !) impegno politico; scuola, assemblee, manifestazioni e col- lettivi". . Non si tratta ora (me ne guardo bene!) di sostituire lo spirituale al sociale, significherebbe ri&cadere nella vec– chia trappola che separa l'interiore dall'esteriore, il tuo vero sè dall'ego ... che tu rappresenti ... "La saggezza dell'oriente è qualcosa da cui possiamo imparare, ma che dovre– mo stare attenti a non imitare." "Il significato della felicità", Alan W. Watts, pag. 77) Una volta compreso il meccanismo - speculativo della religione tout court, del suo essere ideologia "negativa", posso liberamente "attingere" da Cri– sto o da Buddha, dal Bhagavad Gita o dal Tantrismo, cosciente di non innal– zare nessun altare, per nessun dio supe- Ricèrca interiore: m round - riore, misterioso e naturalmente infalli– bile. Yoga, meditazione, massaggi, consapev~lezza del cibo, rapporto più "diretto" ed umano con la natura e con noi stessi, sono reali proposte di liberazione interiore, solo se vissute in modo non ideologico, dogmatico e separato ... "L'Anarchia che è dentro di noi deve esse.re lasciata esplodere ...", queste po– che parole di Rajneesh racchiudono in ,--=--1 ,---, - r=r r o ~" sè l'essenza dello spiri tua le, che è totale liberazione interiore, irrinunciabile punto di partenza per una liberazione globale, anima& mente e corpo, verso }'...Utopia di una Rivoluzione Cosmi- ca ... Ora, nel mio presente, e qui, in questa Terra se vogliamo lasciare Cristo e Budda nei loro cieli ...

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