I 'i I ~7< \ -~- ·, •',\\I ~\- , / ì , I - I i ,_, I ' \ )~,'!\. I. \ l \\ ' .\I ·-, '\ \ ) \ \ ' 1 \'· ~ \ \ \ \\ Fondazione Ruffilli - Forlì PAGANIN Dalla sua prima ed unica mostra di Corrente n-?l Gennaio del '41, Paganin ha continuato il suo lavoro sol~e sicuro. ln lui e' è una bel1a passione unita ali' intuizione formale più nitida: Paganm cerca la sua scuhura nella via dei ritmi e dei volumi. Alzare una statua. per lui, vuol dire sollevare una cadenza plastica in cui un gesto rimandi ad un altro gesto sino a creare una rotazione di spazi conclusi in una interdipendenza placata e sciolto, Cost in questo senso vanno guardati ì suoi disegni: questi fogli indicano una sua norma, la regola delle sue composiz1oni. Oui il segno è sempre sottomesso ad una soluz.ione statuona; ci si accorge subito dove punta la ricerca, dove la mano pesa e conduce la grafia: ogni disegno nasce do! bosso. come dal piedestallo, e s allarga nel!' ana di una posa, si piega nella curva di una sigillata figurazione. Nel disegno di Paganin non si troveranno mai scarti improvvisi o macchie o motivi eseguiti per fermare 11significato di una espressione: non è questo 1I suo scopo: è soltanto d1 dehntre, d1 sistemare i mov1mentì che sorgono dalle radici dei corpi e si diramano sìno alle v1brazioni estreme della loro vita ritmica. A questo modo possiamo già immaginare dove giungerà la fatica di Paganm, giunger6 alla statua costruita dentro un rigore agile e massiccio di concordan1.a che resisterè. nel gioco modellato dei punti corrispondenti senza timore che la compagine del pezzo si sciolga e precipiti nelle nfrazioni aeree suscitate da una mimica slegata che si perde senza il ,:uffragio di una vicenda interna di linee e di masse integrantesi strettamente. Poganin troverà il segreto della sua scultura in questo modo d1 hberare le sue 1mmagm1 m uno spazio senza incrinature, compatto e sensibile alle intimazioni di una cadenza esatta e totale, che investe, cioè, tutto il respiro della statua. IIAR/0 DE ,11/C/IELI \
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