Nuova Repubblica - anno IV - n. 32 - 5 agosto 1956

(122Y nue'fa rèpa""'iea 9 Il giuoco non è solo a tre ( Dis. di DIn.o Boschi) SE TTE GIORNI NEL MONDO ] N EL CO.M,.ME~TA I{'.E la nazionali'l.:t.i1zione del canale di Suez, decisa bruscamente dal colonnello Nasser al– cuni giomi ra, si è verificato uno stl'ano incontro, in Italia, fra i conimcntatol'i com1lnisti e quelli naziona– listi. L'on. Pastore sull'Un·ità, è giunto fino a riporre le sile speranze nell'on. Bettioi, l'esponente della conente più nazionaUsta della demOC1'8r;ia cl'istiana, e le dichiara– zioni improntate a nostalgia verso la diplomazia medio– orientale di Mussoli.ni dell'ono Robc,l"to Cantalupo, già ministro d'Italia al CHil'O al ten1pO della dittatw'a .rada– nlental'e fi lofascista di Sidky Pascià, hanno trovato hll'go spazio nella nosha stampa di sinisha, Che i comunisti si l'allegrino di quello che può appi,l– riro un gnnre scacco diplomatico anglo-francese nel Me– dio Oriente (rua non americano, ché gli americani in (Juesto caso pI'efel'iscono giuocare le loro carte pei' prop"io conto), è anche compt'ensibile, quantunque in questo caso il 101'0 colnpiacimento rivesta nna natura abbast.anza affine al compiacimentò che espressero per il salvataggio della pace dopo la conclusione del paUo germano-sovietico del 23 agost.~ 193D ; ed è altrettanto poco lungimil'ante, Ma che aitri scUol'i della sinist ra se ne compiacciano, dimenticando cile il « ncutl'alismol' dell'attuale regime cgi;(,iano è solo Ulla copertLU'a di una politica dittatoriale e nnti-opel'aia all'intel'no (Nasse!' è infatti il primo uomo di Stato egizi,Hlo che abbia fatto impiccate i capi di una J'ivolta: operaia ) e di 11l1a ronna morbosa di imperialislllo arabo sul piano internazionale, è pel' lo Illeno cUl'ioso, Quali ql1e.':itionl solleva infatti la decisione di Nassel'? La l)l'ima, sulla quale s~Hebbe pel'ò un el'I'OI'e soffer– IlHlI'si li'oppo, perché è tempOI'(lnea, è J'espl'opl·jazione con inclf'nniz;z;o degli azionisti della Società, ossia la cosiddetta (: nazionalizzazione l', Mancavano dodici Hllni perché la propI'ietù del Canale di Sue?" {erme rimanendo alCllne gal'snzie intel'ni'tzionali per regolare il tl'ansito, tornasse ulla ,nazione egìzit\IH1., Non saremo noi a lamentare che ciò sia avv.enuto lnimft, anche se l'atto col quale ciò è avvenuto è unilatei-ale e viola le convenzioni esistenti, I .: 'll1onopolistil' che hanno Sfl'llttato da tre quarti di se– colo il canale di Suel', hanno tl'atto sufficienti benefici pel'ché non ci sia da versa l'e lacrime sul 101'0 conto, Forse 00101'0 che hanno trlitto i rnaggiol'i benefici, tuttavia, non sono gli azionisli vOl'i e PI'opI'i che, specie in li'l'ancia, sono piccoli rispal'l1"liHtol'i, ma. gli amministratOl'i e i tecnici, dei quali ultimi Nasser vuoI conserva l'e magari coatti~ vamente i, servigi, Ma il ca.nale di Suez. non en\ solo un'impresa pt'ivata a, carattere intel'llazionale; esso era anche un senrizio pubblico intel'lla~ionale, la cui costruzione pormise di evitare la lunga e costosa circumnavigazione africana per recarsi dal !\feditel'l'aneo nell'Oceano Indiano; e, in questo senso, - che è molto più gl'ave del precedente "":" il gesto di Nasser, ossia la sua decisione di « nazionalizzare» il canale, ha un classico Clll'attel'e « nazionalistico l', il quale ai contrappone ad un procedente carattere « intel'na;(,io– nalista », sia pure zoppicante, Deve un socialista, un intel'll<1\".ionalista, conipiacersi che una delle principali vie di comunicazione marittima, di cui usufruiscono t utte le nazioni marittime, compresa l'Italia, fuol'ché fOl'se quella che ne ha assunto ora la I)ropl'ietà, che non ha bisogno di servirsene pel'chè passa per' il suo tenitol'io, sia diventata, da internaz;ionale, na– zionale? Deve considel'al'e che quc.':ìto 'è un pl'ogrcsso ri– spetto alla situazione pl'ocedente! Se Nassel' avesse nal',ionaliz;,..;ato j benefici del transito sul cana le e ofTedo nuove e più serie garanzie interna– zionali di libeJ:tà d i passaggio, forse il suo gesto avrebbe avuto una ~\tL~tiJìcazione politica accettabile per chi Ca– vOl'isce il niòVìmento vorso l'intel'llazionalizz;a:r.ione dei servizi pubblici internazionali, Ma., anche in questo caso, il pedaggio riscosso dall'Egitto avrebbe costitllito solo un lieve progl'esso rispetto al pedaggio riscosso in pre– cedenza dalla società intel'nazionale costruttrice del canalé, lUa egli, non 8010 non 'offl'e nulla di questo genete : bensì è dal suo avvento al potel'e, con la complice tolle– ranza della società del canale e delle potenze occidentali, che la Ijbertà. di navigazione garantita dalla Convenzione elci 1888 ha subito l'naggiol'i intralci in tempo di pace per l'agioni di politica nazionale, an"';L imperialistica del governo del Oai ro nel caso delle navi israeliane che non riescono neppul'e a Of(OttU31'O ,la navigu\",ione eli cabotaggio attraverso il canale per collegHl'e i podi israeliani del :Me– ditetl'aneo con l'unico porto di clli -disponga lo Stuto d'Israele sul Mal' Itosso, Le bi"';I',al'l'ie illlpe,'ialistiche del governo del Cairo met– teranno ol'a costHntemli',nte in pel'icolo in tempo di, pace la libel'tà di transito , sul cana.le di Suez, che neppure la SocietiL delle Nazioni, al tempo della guerra d'Etiopia, pensò Llla i s~rjamcnte di minaccia l'e quando Cu prospettata la chiusura del canale' contro l'Italia. l.a soddisfa""ione s.ovietica non deriva dunque dalla giu~ sto:!'za dell'atto cli Nasser e neppure dalla sua \7010ntà di riconquis tare l'indipendenza economica; ,ma semplice– mente da.llo scacco inflitto agli occidentali e dalla lIeces~ sità in cui l'Egitto si potl'ebbe trovare di ricorrere all'aiuto sovietico, Tipica l'eaz;ione confonno ad una politica di potem-:a e, nient'affatto ad IIna politica di aiuto ai movi– menti di emancipazione, che contl-asta del resto con la posizione di principio assunta dall'URSS su una questione aJHne, all'indomani dell'espulsione della Jugoslavia. dal Cominfol'll1, qnanclo l'URSS si sedette ugualmente ac– canto ai rappl'esentanti di Tito por assicUl'al'e la libel'ti~ di navigazione sul Danubio, E' invece più coel'ento, sepl1ur6 non meno criticabile, la relativa indiffel'enza. degli Stati U niti, i qllali sono un po' como colol'o che tomono d i sentir padal'e di corda in casa dell'impiccato, poicbè una gl'ande discussione in– tel'llazionale sull'internazionaLizzaziono effettiva. di tutti i canali 'mlll'ittimi l'netterebbe in discussione anche il ca– nale d i Panama controllato oggi dagli Stati Uniti. Il gesto di Nasser va quindi accolto con apprensione, in quanto riveste la stessa natura dei suoi atti di politica intel'lla miranti a fare inserire nella nuova Costituzione egiziana il Fiih'l'el'prinzip, insegnatogli forse dagli istrut– tOl,j nazisti affluiti in massa in Egitto dopo la guel'l'a, o di a ltri atti quali lo scioglimento dei sindacati e delle asso– ciazioni studentesche, o quali l'impiccagione degli operai di Kafl' el Dawa).·, Non è pel'ché lede i privilegi di quattl'o capitalisti stranieri che N~sser si giustifica nel porre il canale di Suez in una situazione ben più al'l'ctl'ata di quella voluta da] conserval'ol'e DisraeJi. ' P.V. LETTERA DA ' PARIGI L4 GUERRjNON C'E' di GI USEPPE ANDRICH I L FR~~CO , f,'~nce~e, ,il ~lIi ci~nbio' umdale nei COI1- (l'ont.t della hra e ch oltre 118 (occorrono cioè 1111<.\ lira e 78 centesimi pel' avere un franco), vale oggi sul meJ$ato l~ el'q cil'ca l~O (una lil'a e mezzo per un franco), Con le altI' monet e!, Ja proporzione è la mede– sima: occor1'ono_ molto più di 400 fl'anchi per avere un dollam, molto più di mille ft-anchi pel' ave_re una sterlina, I fattori che agiscono sul li\'ello dei cambi sono nn– merosi, ma di soli~o un crollo così ,c:;pettacol81'e è pl'OVO~ cato da un solo fattore predominante, Anche il livello generale dei prezzi sul mercato fran– cese si è elevato notevolmente negli ultimi mesi; attual– mente pare si stia rompendo ogni heno, La Francia è di~ già, forse, il paese più caro d'Enropa, Anche i Iattol'i che agiscono sul livello gCl10rale dei pre:lzi sono general– mente molteplici, ma. " O ne è uno p,'evalente. Tutti i paesi d']~Ho,pa, o quasi, hanno 11 bilan('io dello Stato in deficit, ma il deficit della Francia è tl'a i piLI fOl'ti, Esso continua ad aumentare, li peso delle imposte è fOl-te dappel-tutto, Se ne la– mentano perfino gli svizz;el'i, che da un secolo e mezzo vivono in pace, Il peso delle irnpo~tc è però particolar– mente fOI'te in Francia, dove, come di solito avviene nei paesi latini, il sistema ,delle in1poste si basa sul pdncipio che il contribuente nasconde almeno dLle tel'zi del reddilo che dovrebbe dichial'al'e, P el'ciò il tasso è disastroso per colo l'O, come i salal'iati e gli stipendiati, che non possono nascondete le loro enhate, Oggi questo livello altissimo viene ultel'iol'lnentè elevato. Il m inistro delle finanze, Paul Ramadier, sta ritoc– cando un poco - del 20 per cento per quanto riguarda le imposte sul reddito - tutte le yoci, prima col pretesto di far fl'onte ai bisogn i dell'assistenza sociale, in omaggio r tli quali si è resa meno l'idicola la pensione ai vecchi la– vOl'atol'i, poi col pretesto di soppcl'i l'e a nuovi diversi impegni governativi, fl'a i ql.1l:i!i c'è, in minimissima parte!, ]a gnerr'a d'Algel'ia. P erò non bi::iogna allal'lJH\l'Si, Prima di tutto, como tutti sanno, in Algel'ia non c'è, no e poi no, la guerra. Ci sono laggiù delle bande di ribelli, di Cuorilegge, che danno noia ai pacifici cittadini: donde la i1ecessità di manteneryi la tota lità dell'esercito francese e eli richiamare nnove classi, In Francia l'estano sempre huppe sllC6c,ienti per s(ì lal'e in parata. sui Q~lmpi E lisi il 14 luglio e 1'11 no~ " embl'e. Ma ripetiamolo sen,..;a stancal'ci : non c'è guelT~l in ~I\. 1geria., C'è quello sciocco del ministro egiziano Nassel' che paT'e abbia delle ben strane simpatie per questi hors la loi; ne ha parlato raltro giorno anche a DI'ioni, con Tito e con 'Nehrll, Anche i mussulmani sparsi in tutto il mondo condividono questa sir'1patia di Nasser. P erfino i t un isini e i marocchini, che pure dovrebbero essere tutti l'ontenti deJt'indipendem~a appena avuta, no, non conqui- ' stata, ma avuta per gentile concesi>ione dalla Francia, :Ma si t ratta di piccoli inciderit'i, cTi inezie. La lì'l'ancia ha deciso di restare in A Igerla, e ci restorà, cost,i quello che costi, P OI'Ò non dimenticate mai che in Algel'ia non c'è gliel'l'a" e le attuali difficoltà fì nanl',ia,l'ie del paese sono dovute a molte cause, a molti,~sime, ma fra queste gli avvenimenti dell'Africa del KOl'd c'ont rano ben poco, I coloni francesi - qll('lIi por volontà e per interesse dei qua.li in AlgCi'ja si [a non già. la guerra, ma qualcQsa che in appa,renz;a le somiglia - hanno gridato molto fo rte e pl'eso a pomodori fl'adici ]0 stesso Guy ,MollatI' nella. cui pI'otezione non avevano molta fiducia. E invece Mollet e il SliO partito hanno fatto vedere la loro energia, hanno manda.to già tutto l'esercito: Non pel' fare la guelTa, bene inteso, ma solo per manten~re FOI'dine, la sicurezza, la pace, Senonché questi coloni, adesso, alla spicciolata, ven– gono via non solo dall'Algeria, ma anche dagli altri teni– tori nord aCricani, Non c'è guel'l'a laggill, lo sappiamo, ma. la vito. vi è divenuta poco comoda con questo esel'cito 'm.andato per mantenere la pace e i conseguenti copri– fuoco, qualche raz""ia, Cjllalche bomba, qualche massacl'O, qualche incendio: episodi, è vero, ma seccanti per chi en:\. abituato a vivere da papa nella propria fattoria. I coloni, a comincial'e dai più gl'ossi, vengono dunqll6 vi,a da quei paesi, e stanno mettendo a ]01'0 volta a sacco - ma per modo di dire, pagando fior di quattrini - i vasti terreni abbandonati e incolti del Sud Ovest della FI'ancia, dove finora, col contagocce, si introducevano i contadini stranieri, specialmente gli italiani. I coloni nord– africani comperano 'senza badare al prezzo, e cosÌ il pl'ez,..;o dello tene sale aLle stelle, Questi coloni non sono ben visti dalla gente del paese, l')al'e che, abituati a trat~ tal'e con i Cella.ga (quando questi el'ano disarmati e af– famati), dimostrino una strana prepotenza contro la rna~ nod'opera nazionale. Ma sarà questione d'adattamento ! Soltanto, che cosa restano aLlol'a a difendere in Afril~a del Nord i soldati lrancesi se i colon i stessi abbandonano le loro terre? Caspita : difendono il pI'cstigio nazionale, la bandiera, l'ono l' milital'e. CeI'c~liamo di riepilogal'e: niente guerra in Algeria, ma semplici misure d'orcline pubblico; niente nuove irnposte per l'Alge,'ia, ma solo' qualche piccolo sacrificio, al mas– simo, per permettel'e ai coloni di l'estar tl'anquillamente a coltivar le loro tCl'I'e; e se i coloni vengono via lo 8tesso, ebbene: 01101' milital'e, la l"ral1cia i~nmortale, e Ma.I'– siglic,'J.e.

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