Nuova Repubblica - anno III - n. 19 - 17 luglio 1955

B 4 LAVORO. SINDACATI METODI E.STRUTTURE N El MESI ESTIVI, la c,·onaca degli avvenimenti sin– dacali che meritino un approfondito commento è piuttosto povera, Si può dire che l'ultimo· avveni– mento di l'ilievo pel' il mondo del lavorn sia stato il « Con– vegno nazionale per la difesa dei diritti sindacali dei lavo– rntori nelle aziende e delle libertà democratiche», che è gi,, stato oggetto cli ampia trattazione nel precedente numero cli Nuova Repubblica, Se lo scopo del Convegno era, negl'intenclimenti ·della CGIL che lo ha promosso, quello di far conoscere la situazione in cui vivono, nelle fabbriche, gli operai, si può clir·e che il successo non è venuto meno all'iniziativa. Ma se lo scopo fosse stato, viceversa, qnello di elaborare i metodi cli lotta contro un padronato· prepotente e fascista, ci sembra che non eguale successo abbia arriso ai Javor-i n1ilanesi. Una cosa cmnunque è assodata, e noi, in via pregiudiziale, riteniamo utile riaffermarla: l'ltalia degli operai, dei contadini, degli impiegati e, in un certo senso, dell'arte e della cultura, è oppressa cla una macchia che, dalla Sicilia, ove operano le sue tradizionali forme primitive, è trasmigrata a Milano e a Tol'Ìno assumendo gli aspetti più mode,;ni e raffinati delle polizie d'azienda, tutrici annate del grosso capitale, legalizzate dall'ignavia di uno Stato schiavo delle sue ana– cronistiche strutture economiche, Ma nemmeno il pensiero cr.-cativo dell'artista va immune dalla contaminazione 1·epressiva, che la censura e i clan.1 don1inanti intendono. opporre alle mani/estazioni clell'a,-te che vengono a matu– rn rsi nel clima dell'avvilimento morale e materiale, del nostro popolo; per cui uq'icleale unità di proponimenti rnrso la conquista della « libertà vera» si viene a costi– tuì re fra tutti coloro che hanno, nelle braccia e nel cer– vello, forza produttiva, Infatti, il convegno cli Milano è stato seguito con internsse dagli ambienti intellettuali, Né poteva essere altri– menti, poiché il grado cli evoluzione democratica è commi– surato alla situazione cli libertà all'interno delle fabbriche, Però noi non possiamo esser soddisfatti dei risultati e dell'andamento dei lavori milanesi che si sono mantenuti ad un livello cli astrattezza, se si fa eccezione per l'inter– vento cli Riccardo Lombal'di che ha comunque peccato di frettolosità, li contributo originale e nel contempo rea– listico del noto parlamentare socialista avrebbe dovuto essere ripreso dai convenuti, per farne oggetto di indagine sulla crisi che attanaglia il sindacato, Solo Santi vi si è riferitç:> assurT1enclo,~ nei riguardi del suo compagno di par• tito, una accesa posizione polemica.. Per Santi, il problema delle vessazioni padronali è molto semplice: èeve esser ricondotto al carattere fascista e ti,-annico clella nostra borghesia._ Non è da dire che noi abbiamo della borghesia italiaua diversa stima, ma gli è G IORNI FA IL QUESTORE cli Grosseto vietava l'affissione di un n1anifesto che informa.va. i cit– tadini sull'arrnsto dei dirigenti delle miniere di Ribolla, Il manifesto avr-ebbe « tmbato l' ordine pub– blico», Ciò che inYece tm-ba dolorosamente la no– stl'a coscienzà di Iàvoratori è ]'apprendere che 'in tutti i settori produttivi '_sono morti in Italia, negli ultimi cin– que anni, per infortunio sul lavoro, 19-492 operai, cioè J 2 per Ogni· giornata. lavorativa; e cl~e il nnn1ero totale degli infortuni gnwi e meno gra.vi è stato di 3.798.9G3; · cioè 3.000 per ògni giornata lavo,-ativa, Nelle miniere italiane gli infortuni sul lavoro sono stati quasi 13.000 (150 cii-ca ogni mille), Nelle miniere della Montecatini, per quanto concerne le prevenzioni _a.nti– infortunistiche, « le norme sono arretl·ate cli n1ezzo secolo e il controllo sul!~ loro esecuzione è quasi nullo» (Le re- 8pon.w.bilità della Montecatini sul disastro minerario di Ribolla, edito a cura' della federazione minatori cli Gros– seto), Nel 1954, nel Grossetano, si sono avuti 49 infortuni mortali e 7-492 gi-avi e leggeri. Dolorosa anche Ja statistica delle malattie professionali: 206 casi cli silicosi di cui 4 mortali, I casi cli infortuni e n1alattie sono aumentali di pa,-i ziasso con la crescente pressione unti-operaia, Puntando la ì\lontecatini, e tutto il padronato italiano, a un pro– gressivo n1aggiol' sf1·4ttamento, l'operaio, do11iinato dalla 7J"'ura,, molte volte trascura cli chi~de;·e indumenti p,·otet– ti,-i o quanto alh-o è necessa,-io a salvaguardia della sua salute, pernhé sa che il padrone mal sopporta ri– el 1i'este di ta I genere. li minatoi-e Gi-igioni Donato, che a stento si salvava da. una frana in una galleria, veniva n1ultato di D000 lii:.e, perché lu sua la.mpnda era rimasta s-otio la frana, Alcuni mina~ori, che avevano espresso il loro giudizio su queste cose in una assemblea della C,L cli Boccheggiano, uutorjzzata dalla Direz;ione, venivano l(cenziati. Solo in quattro miniere, la Montecatini, nel periocl~ 19,H-55, h,~ inflitto 22.000 mplte ai minatori, « perch~ ,;c:operav1\no e per ai!':-i moti,·i »; multe che vanno d(I che Santi non ci dice perché i padroni sono fascisti. Lombardi - anche se il jllO intervento è stato affrettato - ha compiuto un'analisi Cl'itica dei motivi che fanno essere così come sono i rapporti produttivi, Non è il caso di dividere i paclrnni - egli sostiene, riecheggiando la pro– fonda verità di Mal'x - in buoni e catti,,i: i padroni non sono che le figure fisiche cli un certo sistema economico, La nostra economia si regge essenzialmente sui monopoli, arbitri incontrastati dell'intera vita del paese, Il processo di accentramento capitalistico da un lato e l'automatizza– zione industriale dall'al.tro creano le « leggi oggettive» che sospingono l'imprenditore a mettere in schiavitù il lavora– tore e a combadere gli organismi nei quali, attraverso la unità della classe, questi 1-iesce ad emergere come persona dotata cli capacità umane e quindi extrameccaniche, La automatizzazi0ne, frutto del progresso della tecnica, diviene, nell'ambito cli una economia di monopoli, proce– dimento produttivo al quale l'uomo partecipa in funzione cli puro strnmento, Come? - dice Santi - ma il prole– tariato - se le cose stessero come afferma Lombardi - dovrebbe essere conh'o le innovazioni e il progresso'! Proprio in ciò che questa domanda 1·etorica non chiede consiste la crisi sindacale. Non è che il lavoratore debba opporsi all'automatizzazione ecl alle sue meravigliose conse– guenze nel campo produttivo, E' piuttosto che il sindacato deve ridimensionare le sue strutture, adeguandole alle esi– genze cli una nuova metodologia sindacale e alla situazione strutturale della nostra economia, E' evidente che i capi– talisti italiani non vogliono uomini liberi ma semplice– mente strumenti di una produzione che, condizionata dagli interessi di gruppi finanziari ristretti, impone come fatto conseguente il tipo cli rapporti produttivi oggi vigente in Italia, li sindacato articolato non diversamente da quando agiva in una situazione differente, cinquant'anni fa, influen– zato da una politica troppo spesso di parte, immobilizzato cla un « classismo » freddo e di maniera i cui schemi si sono formati- in ambienti economici e sociali dis8Ìmili dal nostro, non è pm-troppo in grado di inserirsi nella realtà mutevole della dialettica delle nostre classi sociali, Non solo: a questo stato cli cose va aggiunta la crisi riflessa che gli deriva dalla. crisi dei rapporti fra il PCI e la classe operaia, la quale ha sopportato - e dà oggi evidenti segni di stanchezza -. la maggior parte del peso della politica togliattianit, Lombardi non ha portato, con il suo inter– vento, la critica su questi specifici argomenti, ma ciono– nostante ha posto un problema cli rinnovamento che ci sembra sia pertinente con la difesa delle libertà qelle fab– bricl-iJ,-giacchè q nesta non può trovare soluzione nelle enunciazioni n1orali e di principio.· E' chiaro, comunqt~e, L'J~SE~JPJO Dl~LLA lUONTECA'rINI ILPUGNO F RTE un niinimo cli 200 lit-e a nn mnssimo cli 10.000 lire, per un valore complessivo di 11 milioni rimasti nelle casse della Montecatini, I licenziamenti, nel P!"r-ioclo 1954-55, sono stati circa 400, cli cui 200 e più cliscrirn_inati, Eccone alcuni esempi: l'operaio Sernesi, dopo trenta anni di ininiera a Gavorrano~ veniva licenziato per aYer ,-eclamato contro un rapporto del citpo guardia, Un minatore, Otello Tacconi, segretario della C,I_ cli Ribolla, ·venne licenzinto due mesi avànti la tremenda sciagu1·a in cui trovarono la n1orte più di 40 mjnator( perché denunciava all'opinione pubblica e ai dirigenti le clefìcienze tecniche e i pericoli che derivavano dal sistema cli lavoro introdotto nella. miniera dal nuovo clirettore, in– gegnel' Padroni, Secondo la Montecatini il Tacconi meri– tava il licenziamento per aveie svolto proz,agcinda sov– ve1·siva. Pér lo stesso p.-esunto reato è stato licenziato l'operaio Mezza, segretario clellit c:r_ cli Mo;1te Argent_ariÒ, l'er richiamare l'attenzione delle autorità sulla situa– zione della miniera di Ribolla, 48 minatori si calarnno nei poz;z;i, per una « sirnbolica occupazione». La Direzione chiese l'intervento della polizia che si calò anch'essa nei pozzi in pieno assetto cli guerra, Si videro allora i mina– toi-i uscir fuori ammanettati, come tanti malfattori. La Montecatini, per bocca cli alcuni dirigenti, fece sapere che ciò doveva servire d'ese1npio. l\Taturaln1ente i 1ninatori ven. nero lic6n:.-:;iati. _ 11 sorvegliante Lambeeto Fierli venne licenziato per– chè fraternizza va con gli operai, « ,__ Non possiamo più nuova republbica che anche a voler prescindere dalle valutazioni da noi avanzate sui motivi della crisi sindacale, Lombardi ha 1-agione quando ci' fa intendere che il. problema clellà libertà - e non sòlo all'interno delle fabbl'iche - non può porsi che nei termini di un rinnovamento profondo, integrale, nelle campagne e nelle industrie,·· della nosti-a economia. Si 'tratta, quindi, ,cl( problema che, -per essere economico in toto, è innanzitutto politico, perchè solo forze politiche che vogliano e sappiano .caratterizzarsi come rinnovatrici potranno dar l'avvio a strutture economiche moderne che, con la democrazia, abbiano un nesso cli causa ad effetto. A questo punto, il «socialista» :Saragat, indiretta– mente accusato di essere parte della 'politica dominante, sostenitrice dei monopoli, si è sentito chiamare in causa; per cui il suo giornale, La Giustizia, ha crecluto bene cli affermare: « L'iniziativa della CGIL ha mirato a creare una ti-ibuna propagandistica per ribadire i soliti concetti di opposizione dei comunisti all'attuale ordinamento sociale e all'opera del governo »- Invero, siamo rimasti di stucco, ancora una volta, ché l'ssenclo Saragat, almeno in teoria., un socialista, pensavamo che, almeno in teoria, si ponesse in « opposizione all'attuale ordinamento sociale» - il quale ultimo non sappiamo dove possa avere dei ptÌnti cli contatto, sia pur tenui, con la più tenue delle aspirazioni al socialismo, Sta cli fatto che l'attuale ordinamento sociale, basato sulle discTiminazìoni e sulle rep.ressioni, 'ha consentito lo sfruttamento che rileviamo dai dati seguenti, relativi agli ultimi sei anni: aumento del rendimento del lavoro nelle indu– stri~ manifatturiere 94 % ; aumento del rendimento del lavoro nelle indu– strie estrattive (monop, Montecatini) 122% infortuni sul lavoro nel 1!)50 infortuni sul lavoro nel I 954 GGL200 1-037,000 Aumento profitti in 1nilioni di lire (1950) (1954) FALK LG85 6,207 l◄ IAT 16,393 54-403 l\10NTECATINI 11-999 44,638 PIRELLI 5,127 20,713 Si noti che la Confindustria, che ha reagito alle affer– mazioni del convegno di Milano, si é però ben gv,ardata dal contesta.re queste cifre, peraltro incontestabili e già apparse in bollettini e riviste d'infonnazione economica, Non ci risulta che ad un aumento rilevante cli profitti capita.listici sia corrisposto un miglioramento del tenore di vita complessivo in Italia, E ciò dovrebbe bastare a consiglia.re a Saragat una maggiore moderazione nella di– fesa dell'attuale sistema sociale, Ci pare invece, che, ferme restando le nostre convin– zioni sugli errori passati e recenti della CGIL e le nostre divergenze cli principio con i comunisti, il convegno mila– nese abbia posto nella dovuta evidenza una situazione che è oggettivamente assai preoccupante, FRANCO VERRA affidarvi il comando del personale nostro dipendente ~ dice la Montecatini - da.to che non abbiamo la certezza. che gli ordini da noi impartiti verreb_bero fatti rispettare. Inoltre risultano a vostrn carico questioni cli carattere mo– rale e cattive condizioni di salute »- Oggi la Montecatini pretende cli stabilire, con 01-cline cli servizio, i metodi cli lotta e l'ora adatta in cui gli operai potrebbero «legalmente» scioperare, Vi sono in– .fatti, affissi sui luoghi cli lavoro, dei· ca1;telli che invitano a non interrompere il lavoro perché « questo comporta– mento illegale» sarebbe passibile cli provvedimenti disci– plinari. Anche dove, nell'ora cli_,·iposo, i lavorntorì consu– mano il rancio, la Montecatini non cessà la sua perse– cuzione: qui è vietato parlare di politicit, Nella miniera cli Nicc_ioleta, al livello 175, dov'è la « vasca del rancio è stato affisso un cartello: « Oggi si mangia, Domani?», PIETRO BIANCONI Olivetti - Lettera 22 In auto e in treno in aereo_ e in albergo sulle ginocchia, sul tavolo d'un bar. esatta e leggera scriverà la vostra corrispondenza gli appunti di viaggio i ricordi delle vacanze.

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