la Fiera Letteraria - XI - n. 35 - 2 settembre 1956

/ Domenica 2 settembre 1956 L \ FIER:\ LETTER'\RI Pag. 7 LETTER DA * ORIMBERGA lll Premio Michetti RIUORDO (Continue> da par,. 6) per Brecht di De Robertis composta con equilibrio, Eva Flscher ele– gantemente ~afica, Filippo Sartorio con una delle sue più impegnate opere d'ispi– razione ligure. Ines Ferino, Sgroppo, Brunori, Manca, Me– larangelo, Carrino, Cefaly ed altri. * di CARLO PICCHIO Bertold Brecltt è morto iL 14 agosto, poco prima di mez– zanotte, nella sua abitazione a Berli.no-Est. E' morto, a so– li cinqua,uotto anni. d'infarto cardiaco. la malattia di cui soffre particolarmente la ge– nera,ione che ha da qualche ~no raggiunta e superata la niaturttd e che ogni settimana causa in. Germania, di qua e di là dall'Elba. centinaia, for– se migliaia di decessi. Per Brecht questa morte immatu– ra, dovwa al male dell"ango– scia e del travaglio fisico e spirituale. è stata. purtroppo, una logica, se pur tragica, co11clus1one di quella clie fu la sua vita. L'anagrafe rossa in etti era registrato H suo nome ha -re– so, forse, meno appariscenti i necrologi comparsi per lui nella Repubblica Federale. Non ha soffocato le voci, quasi unanimi, che in Brecht -riconoscono uno dei 1naggiori scrtttori e poeti dramm.atici. d'Europa. Qualcuno lo ha ad– dirittura placlamato, fra gli autori di teatro. i! maggio– re fino a ieri vivente. Certo fu una personalità di primo piano e la sua perdita si ag– giunge come una nuova sven– tura alle pi1ì recenti che por– tano i nomi di Mann e di Benn. Socialmente ribelle e cori– feo dt rivendicazioni proleta– rie, Brecht era. per nascita. un borghese. Ad Augusta. do– ve era nato H 10 febbraio 1898. suo padre aveva una cartiera. Era un industriale medio, un , Fabrikant ,. ed aveva avviato il figlio a stlL– di positivi: ,nedicina e sto– ria naturale. La prima guer– ra mondiale strappò Ber– told dalle aule universitarie e gli mise addosso. quando a– veva appena diciotto anni, una uniforme. A vent'anni, nel caos della prima disfatta. egli non seppe ritrovare la larga. ordinata via del meto– do e de! sistema. Fu trascina– to dall'ondata di ribellione ancora incerta. senza nieta sicura. entro cui te shtistre oettavano a piene niani ma- ~ ' ~ t:1. ;,- i t,erfole incendiario e da cu! il nazismo doveva più tardi. per contrasto. trarre i suoi adepti più risoluti. Aveva conosciuto Leone Feuchtwan– per. Alfredo Doeblin. Her– bert lhering e Max Rein– hardt. ti grande regista. I! teatro lo chiamò a sè con un appello quasi naturale. • A ventun anno. appena smesso la montura grigia dell'eser– cito L1nperiale battuto. egli gid aveva tentato le scene. Ma il suo .,, Baal .-, che aveva vo– luto essere i: riramma del su– peruomo ntet,,..chiano moder– no, era una creatura troppo tormentata ed involuta. i! parto tortuoso di uno spirito non ancora libernto dalle scorie della gestazione crea– tiva. Quattro anni dopo. in• vece. già si era compiuto in Brecht un felice processo di suo migliore. ha tuttavia re– cato al suo poeta una fama clte si avvicina aliti gloria: la ... Dreigroscltenoper .-, r... O– pera da tre soldi». Sei me– si fa, a Mlla110, essa fu rap– presentata, e rautore era pre– sente. La ... Dreigroschenoper .. non è - e tutti 1o sanno - un· lavoro origi.naie. E' un ri– facimento e un adatta·m.ento del!', Opera del Mendicartte», CThe Begg a:r·s Op~r), un me– lodra1n.ma - quasi un'ope– rett a .., ant e litteram. ~, in ver– si e in prosa dell'inglese Jolin Gay, con musica di Pe– pusclt (1729); una satira de!– !"opera italiana clie trionfa– va, nel settecento. in lnghU– terra e una sequenza di scene bislacche, dove recitano, coi ... Mendicante ,.. protagonista ed autore, ladri e prostitute, briganti e politicastri. Il Gay aveva voluto colpire il .p re– mie, .. britannico Sir .Robert Walpole. Brecltt butt4.. tutta questa categoria di assurdità e di mariuolerie, condita di canzoni di stile e ritmo po– polari. addosso alla societd sua contemporanea. La mu– sica di Weill fece ii resto e !'. Opera da tre soldi,, com1nentata e ricantata con intendimenti. nuovi, e dieci volte più acre e sferzante di queUa det Gay, fece trion– falmente i! giro dei teatri di Europa e d'America. E li slLo qttarto d'ora non è, forse. an– cora terminato. Brecht era avviato. Era il poeta dello scandalo scenico e i! pubblico lo adorava. Ma era ebreo e ribelle. L'avven– to del Nazismo doveva ria– prire un nuovo tonn.entatis– simo periodo deUa sua esi– stenza. Dopo il 1933. egli fu privato della cittadinanza te– desca e i suoi libri furono arsi pubblicamente. Scampò in Danifnarca, d.ove fece -rap– presentare alcuni. suoi lavori e scrisse. net 1936, tra l'al– tro. un dramma sullo sfondo del conflitto civ il e di Spagna (I fucili di Madama Carr); poi andò in Svezia e in Fin– landia e si ri/11giò a Mosca. • li pennello magico •, film a pupazzi " colori di Tslu Si (Cina) Perchè 11 corvo è nero, disegno animato a colori di Tsien Kia.-Ktun (Cina) Diremmo quasi un inaccet– tabile Vespignani Mattino di Antonio Russo che pure è spesso pittore di buon lignag– gio; ampio senso composit~vo è da riconoscere a Domenica d'estate di Tabusso; ritorna ad essere elegante H forma– lismo di Lino Suppressa; in Betsabea di Varsavia Borsat– to riesce ad esprimere il senso tragico dell'avveni· mento superando l'impaccio veristico; J! vestito rosa di Salietli, con quell'ombra di sporco che corre dall'alto in basso sul petto e con qu~l (Continua da pag. 1) genza e con impegno. Questo frutto, riconosciamolo, anche se oua e là un po' debole. è stato il risultato di quasi tut– te le mostre veneziane di film per ragazzi. ma quest'anno bisogna ammettere che il frutto è stato più ricco, più probante e fecondo che per il passato, e tale, oltre a tutto. da invitare perentoriamente la nostra prdouzione ad alli– nearsi velocemente con quelle traniere per non restare in– dietro in modo ormai del :ut– to irrimediabile. Il primato comunque - al– meno in questo campo - è toccato in genere alle nazioni dell'Est che hanno dimostrato di voler studiare l'argomento da tutti i punti di vista e non solo, perciò, sotto l'aspe~to spettacolare e ricreativo. ma anche in funzione della men– talità e delle psicologie dei giovani. Uno dei migliori film, in questo senso. lo ha presen– tato l'Ungheria: si intitola la Slitta ed è la storia di due bambinetti nati e cresciu;j in un paesello di campagna, uni– camente desiderosi di posse– dere una slitta per correre sugli splendidi paesaggi di neve da cui sono circonda!i. Un giorno. dopo molte fatiche, e molti risparmi, riescono a procurarsi una vecchia cassa di legno con cui potrebberc facilmente riuscire a costru– irsi una slitta, ma si imbat– tono in una vecchina moren– te, semiassiderata in una casa enza fuoco e allora i due bimbi non esitarono a bru- viso muliebre di una durezza Apertura a Venezia mostrata la sua attenzione inespressiva. non è opera da per i problemi scientifici e i registrare all'attivo del noto temi folcloristici; la Francia pittore; la Flugi D'Amico tor– ha rinnovato le sue predile- na al suol simpatici arabe– zioni J2!?ri film sull'arte (pit- "'?hi in Ultimo_ ort'? di perite~ tura, architettura. disegni di ria; d_rammat1co 11.v?lto di bambini). l'Inghilterra, pur Vecchia abr~ese dipinto da tissimo dei pupazzi-bambo- ripresa con malta fedeltà e sonaggi molto lontano dalla abbandonando le vecchie me- Nina Batalli; sempre estroso ciare per lei la loro cassa pre- lotti di una vivacità. di una vivacissima aderenza alla autentica realtà infantile e, te del suo antico documen- il surrealismo episodico di ziosa. Semplice storia di una verosimiglianza e di un brio psicologia infantile. e nono· semmai. solo vicino alla re- tarismo (quello di Grierson Italo Cremona; garbata la buona azione infantile, par- quasi umani - e. sopratul- stante una certa indulgenza torica e ai c!ichés di quei li- che. tra l'altro. ha fatto la Mingoli e immerse in una lu– rebbe correre il rischio della to, le accortezze di una tee- per atmosfere lievemente no· bri di lettura per l'infanzia sua comparsa a Venezia co- ce quasi lunare - come in retorica e della sdolcinatura, nica che ad ogni magica tra- stalgiche e malinconiche, ri- in cui tutti sono buoni. miti me presidente della Giuria uno scenario di una fiaba - invece la regia di Mihaly Sze- sformazione dei disegni in sponde esattamente ai gusti, e... • pierini •· • grande •l ha rivelato in al- le Baracche a Piazza Navo- mrs ha saputo tenersi sempre realtà ·si è sbizzarrita in mii- alle esigenze e alle psicolo· Più sensibile invece al cuni studi sulle arti molta na di Elena Casali Ricchi. su un chma asciutto e concre- le incantevoli _dia:-,:oiei:ie_. so- gie del,icat~ e poetiche del mondo dei giovani, più 'ade- serietà, mollo . e;Stro._ molta . Mennre Anna Maria Notari to. analizzando con acutissima no fra 1 pre_gi p1u v1v1 del pubbllco g1ovan1le. rente. oltre che ai principi ri- 1sp1raz1one: ,e t1p1co, m que- umta C1ardo, L<:<>_nai:do _Mosso cura gli animi dei due bimb: cort_ometragg10. S~nza conti!- Quanto alle nazioni del- creativi anche a quelli edu- sto .senso. e stato. a_ nostro e Marcello Ohiti si rifanno (i loro sogni, i loro slanci, le re ! c?lon: questi .<:olon_ ci- l'Ovest è noto che una in cui cativi e psicologici, è appar- avviso un_ pre~evol~ssrmo_ do- a Paulucci. Però, più che co– loro stesse esitazioni di front~ n~si. d_isc~s1_dalle _piu auliche il problema della, cinemato- so il film giapponese Piccoli cumenta_no d1 Bas1l Wng_ht, desti ~ife_rime_ntiingenuamen– al sacrificio che il loro buon trad1Z1ont c1omat1che. grafia per ragazzi e stato pro· pol.iziotti. diretto da Mitsuo The stamed 11lass at. Fair- te d1ch1arab, bisognerebbe cuore comincia ad esigere). e Sempre sul piano dei pu- fondamente studiato è pro· Wakasugi e interpretato con fo7:d (Le vetrate dipm~e a sottolineare e condannare (e non risparmiando tutta una pazzi _ ma questa volta se- prio la Gran Bretagna: da sciolta disinvoltura ed asciutti Fairford) che ha splendida- ci vorrebbe tutto un lungo di– pioggia di minute, amab:Ussi- condo la <:elebre. scuola (!i a_nni produttori e gente di modi da uno stuolo di giappo- me~te 1 raccdnta[o lat Cd";aGo- scorso essendo_ abbondantis- gmi_uenngootna0ziodna1vv· deircooantocornstoruc<hree Trnka - e da ricordare 11 cinema viene tentando espe- nesi veramente bravi e con- n~ e . 1 mGory~' _a U a_ 1 r- s1ma la materia da trattare, film cecoslovacco La senti- rimenti e formule atte a vincenti. su. e 1 tu i_zio mv_ersa e qui come in quasi tutte le attorno alla vicenda una gra- nella dimenticata. diretto da mettere sul mercato una va- s lt • • , unicamente riface nd0 si ape mostre di arte contempora- devolissima rete di delizios: Milos Makovec. Più legnosi stissima produzione esclusi· all/Mr:;~tr!' d~frFi!~E\,~~v;~~ anric~~ime 1 v~trate tft 1 r nea che oggi si allestiscono) particolari. Il tutto imme:so de_i ~upazzi cinesi, ma ri_c; vament~ re~l.izzata per le gazzi (e tutte indicative di ~f 1Fai~f;rdce ~e{eGJ~uiest!r~ le opere di 9ue_i pittori « sa- - grazie a uno sfolgorante chi d1 un passato ?nche prn pla~ee mfanhh. Il c~p!one, un deciso orientamento stra- h. • puh » che si rifanno a ten- bianco e nero - in un susse- collaudato e ormai famos1s pero, con cui 1 colon br1tan- . f d. _ s ire. . . . denze e ad artisti esotici con guirsi veramente splendido di simo, questi pupazzi ceco- nici si sono presentati que- mero a_ avore . i que~to ge Te st unoma nd0 - con la_ ne- la sciocca speranza di dari panorami nevosi con i quali slovacchi, come già quelli del sfanno a Venezia. The Rai- nere / 1 )produzione cinema- ch~zz_a <!ei tem,. la sapi~za a bere. Verso costoro, critij felicemente contrasta il nero loro p1:imo ideato Jiri Trnka. ders of tlte River (I banditi togra ca •. altrettante e al- dei ritmi, la roto nd a compiu- e giurie dovremmo essere di degli abiti e degli alberi in- a,:1ziche i_mitare i personag: del flull'!e) di John _Haggarty trettanto interessanti quel!: tezza del_racconto _che il do- un assoluto rigore, poichè gli vernali. g 1 umani ne seguono certi non ci e parso corr,spondere alla M?stra dei Ftlm docu cumentans~o al cme~a non . . he Altrettanta g~azia. ma !or· schemi, certi tic. certe co· molto alle intenzioni cui tut- ~entario e d~l cortometrag- solo non ~ • arte ..minore• m~mu rsson? :ne h-~5:5ere se anche un maggio~· incan· micità o pateticità di mosse to il movimento vorrebbe g10.. F_'orse qui, data )a mo!- m\l spesso e art4, pm pui:a e pe 0 ~dd I tf1a 1! r;:c\ 1. 1 = to nabesc'?. ha , 1velato un e di atteggiamenti. arrivan· ispirarsi; si tratta. infatti, (!i tephc1ta delle cate~or1e (film p1u ve.ra del cosiddetto •eme: ~a~~ fu~ti~a~ e~re~l~" dal– filmetto cinese interpretato do soprattutto a creare un un film spettacolare a ep1- a soggetto, film d arte. film ma a so ggetto di lungome 1 t b . solo da pupazzi, Il penneUo clima sug¼(estivo metà favo- sodi in cui più che aÌla men- d'avanguardia. film scienti· lraggio. ed i:r,os _re tcom~. pe~tur b3:ton magico, candida storia di un la e meta ricordo di cose talità giovanile, più che alla fi_ci_. ~edico-chirurgici, didat- E anch~ di queste confer: mqwna on 1 un ~ ien- bimbo-pittore i cui di$egni reali che, in definitiva (ed è pedagogia, pjù che alle pos- hc1. d1 folclore. ecc.) un vero me dobbiamo essere ~at.1 te_nel quale soltanto gli one– magicamente si trasforrr,ano qui l'importante segreto) è sibili reazioni morali di quel- indirizzo e un vero orienta- alla costanza e ~Ila _serietà sti dovrebbero avere accesso. in realtà: e naturalmente il il modo di vedere e di rac· lo specialissimo pubblico cui mento generale non sono re- c~m cui a Venez;a si orga- Conlin:iando il giro delle bimbo disegna solo quello contare dei bambini. Nella si destina, si è badato al di- peribili con eguale facilità. n!zzano M 0st r,:_ d arte esclu- sale (ahimè tante perchè la che può servire a chi ha più Sentinella dimenticata - che vertimento. allo svago, alla Ma l'Italia. che si è presen- sivame,:1te dedicate 8 ?,OCU- nostra cronaca possa aspirare bisogno di lui. La vaghezza è la tenera storia di un vec· ricreazione. E questo, poi, tata con una nutrita selezio· menlan e cortometraggi. alla necessaria completezza), delle tinte, il gusto raffina· Chio soldato - la formula è secondo uno schema di per- ne, ancora una volta ha di· GIAN LUIGl RONDI ci sembra di un certo garbo il ALLA ROTONDA DI SANT' ERASMO * paesaggio di Giuseppe Mari– no, espressiva la Figu,ra di Ugo Rambaldi, elegante e consistente la Natura morta di Arnaldo Brunetti (anche questo è un pittore che co– mincia ad avere passo più si– curo), ha la pennellata sicu– ra il Paesaggio di Giovanni Paparoni, dipinto con conti– nuità di ritmo Contrada Lama di Vito Stifano. esplodente la Composizione di Montarsolo e vivace quella di Frezzan. CORAUTA' DIA.G. GALEi\ZZl * di EGIDIO GlJIDlJBALDI Dell'ultima fatica teatrale iniziale • eritis sicut dii•· Ci di A. G. Galeazzi (cSi-mili a accorgeremo tra poco che Dio•) avrebbe meritato un questa forza è tut','allrn che maggior rilievo un aspetto divina, ma questo importa I passato alquanto inosservato poco; quel che conta. per ora, nelle numerosissime recensio- è l'incrinatura già riscontra- 1 ni crtUche avute dal lavoro: bile nella fortezza umana, su la sua « coralità •· cui premerà ancora l'insidia La parola. a dir la verità del soprannaturale attraverso I ricorre alquanto spesso in tali il personaggio (tutt'altro che recensioni, ma in senso di- secondario]) della maggior– verso da quello che qui vor- doma. remmo darle. Lì indica non Nel secondo tempo. lo vorremmo dire un difetto del smantellamento di tutti gli Galeazzi precedente a • Simili avamposti è crudamente bi– a Dio•. ma la ragione della lanciato dalla tenace resisten– scarsa fortuna ottenuta dai za dell'ultimo baluardo: Ip– suoi lavori anteriori, caratte- polita, decisissima nella sua rizzali da un così nutrito scelta della morte piuttosto •coro• di personaggi da ren- che accettare un regalo di derli non agevolmente rap- vita di provenienza non presentabili. Qui invece siamo umana. piano di assoluta coincidenza con quelli del proprio tempo, tanto da divenirne voce espressiva, è già di per se stesso un timbro accredita– tissimo di alto livello arti– stico raggiunto. Al che, del resto, ci portano varie altre impressioni che il lavoro ci suggerisce. Architettura. brnsiliana. I.JETTEB.c\. D'ARTE D~\.L BB.ASILE * Per un'unità d'espressione * Anche i cosidetti « ingenui n (più o meno epigoni della va– sta eco letteraria del « doga– niere ») hanno alla mostra di Franca,;l!a al Mare la lo– ro parete: vi troviamo Pen– nazza Rovesti. GIUSEPPE SClORTL'\"O Il Premio Foggia ---- (Continua da pag. b) sta foggiano Saverio Altamum i! quale, dopo g!'inizi napoleta~ ni lavorò a Roma e a Parigi con esiti di rilievo. partecipando an– che ai moti che portarono alla fine del Regno delle Due Sici– lie e all'indipendenza del!a patria. Non vi si fermò a lungo. Passò in Persia e s'imbarcò per gli Stati Uniti. Lì lo rag– giunse la notizia della cata– strofe tedesca. Apolide e poi naturalizzato austriaco. -ri– comparve a Berlino-Est nel 1948. E, nrnlauguratamente, prese a f~r della politica. Po– litico rossa da intellettuale, sempre malferma e malfida. I più sofistici tra i suoi cri– tici ravvisarono spesso. pur nei dram1ni sociali ispirati. all'ufficiale Credo comtmista. punte di critica eterodossa ad uo111ini e istituti/ del regiTne a cui l'autore si dichiarava fedele. alle prese con una, coralità Sarà il pianto del tauma- l d'al'tro genere, estremamente :urgo per l'origine satanica positiva, tanto da darci il se- del suo potere e la sua di– greto primo dell'innegabile sperazione ad insinuare nel successo riportato da • Simili cuore della ribelle una nuova ,a Dio• alla Rotonda di s. prospettiva di somiglianza Erasmo. divina. La somiglianza della Prima tra queste il senso di ininterrotta tensione che serpeggia lungo l'intero svol– gimento dell'azione. protesa verso un vi-sibilissimo are– scendo nell'incontro trn Ip– polita e Don Olivo e nella risoluzione finale del lavoro. Il motivo della lotta con Dio ingaggiata dalla creatura che vuol mettersi al suo posto ha già suggerito in arte pagine di vibratissima drammaticità. (Si pensi a tutta la poesia prometeica del secolo scorso). In questo nuovo riapparire il motivo non perde affatto la forza espressiva regalatagli dalla tradizione precedente. di WLADIMIR MURTINHO Nel vecchio mondo, dove i del 1930, consolidò quelle arti sono state soste. Dopo i quat– contatti si fanno sempre più che l'avevano preceduta e in- tro grandi: Villa Lobos, Camar– intensi. le caratteristiche na- consciamente influenzata. go Guarnieri, Lorenzo Fernan– zionali tendono a scomparire Tralasciando la tradizione ac- des. ( +) Francisco Mignone. nel processo dt europeizzazio· cademica, dall'oggi al domani una nuova leva si sta afferman– ne, che si accentua ogni giorno le ultime teorie vengono as- do. Tralasciando l'atonalismo, dippiù. D'altra parte. la pre· sorbite con appetito insaziabile da essi coltivato con successo, ponderanza artistica di Parigi e si cerca di applicarle nel due giovani compositori. Clau– ha finito per rendere maggior- complesso di un nuovo Brasile dio Santoro e Cesare Guerra– mente confuso tale i,rnblema. che ogni artista comincla a Peixe. ritrovano i temi cari L'Altamura, schitl'atosi be1t pusto contro la fredda pittura dei neo-classici, si rifece alla nostra migliore tradizione del Sei e de! Settecento, quasi a trovarvi le radici per !a cresci– ta di nuovi sani virgulti. A con– tatto con i più dotati ed avan– zati pittori del primo Ottocen– to francese (citwimo per esem– pio Corot) e frequentatore a Firenze de! caffè Michelangelo dove si riuniv_ano Fattori, Lega: Costa, Semes1, Abbate, ecc., fu un con vinto sostenitore della ..._mac~ h.ia » ,· e_non sa1"ebbe difli– c,le, •i i se guito a una diretta ed accurata indagine, dimostra– re che il macchiaiolismo ebbe origine dall'intelligente facon– dia di questo meridionale, che aveva molto visto e assimilato. Ci spiegheremo meglio. ac– costandoci al lavoro sle so che sin dal prologo ci am– bienta molto bene nel rilievo di cui ci occupiamo. Primo piano di felicità matrimoniale culminante in un prometeismo assunto a di– gnità di sacramento. Non ci vuol molto per cogliere il carattere di eco artistica di marcatissime stratificazioni culturali, visibili già nel– i'« eritis sicut dii» che co ti· tuisce il miraggio scientifico dei due coniugi; più visibili ancora nella cementazione af– fettiva che tale comune mi– raggio crea con i I conseguente regalo di felicità che il pro– :ogo ci testimonia. vittima che s'immola per la redenzione altrui. Coralità ancora ? Senza dubbio e tale da farci rele– gare nel reparto delle pole– miche del tutto secondarie la questione degli spunti g-ian– senistici ritrovabili o meno in • Simili a Dio •· Quel che ci sembra importante è far rilevare questo farsi porta– voce dell'effettivo sviluppo fi– nale avuto dalla coralità pro– meteica sopra denunciata: il suo sgretolamento. o meglio, la sua naturale risoluzione in clima decisamente cristiano. Il Brasile si trova ,n una ~i- scoprire. Questa rapidità di as- alla generazione che li ha pre_ tuazione ben diversa. Vera Jso· similazione, che si accentuerà ceduti e continuano a creare la situata nell"America del negli ultimi quindici anni. è in uno stile locale. Sud, protetto dalle distanze. il sempre app,arsa sospetta a tut- Le arti plastiche sembrano paese cerca la sua strada uei· ti coloro i quali ci visitano. !a- essere alla vigilia di una fio– l'affermazione delle sue carat- cendo ritenere loro che il no- ritura straordinaria. Ogni gior– teristiche profonde. L'arte dei -tro sviluppo e le nostre crea- no sorgono nuovi artisti. La brasiliani. varia per le sue ori- zioni. si~no supe.,rficiali e. senza creazione e l'importanza rapi– gini. si presenta diversa, tro- continuità, e d11:nenticando damente acquisita dai Musei di picale. Influenze molteplici pos- troppo facilmente che i tropici ruo de Janeiro e di Sao Pauolo. sono essere sentite nelle crea- sigono una profonda capacità dimostrano in modo evidente zioni artistiche. ma vi è sem• di adattamento, senza la quale ]"eccezionale interesse esisten– pre in esse un punto di fusione tutto - uomini. idee, culture te in Brasile per l'arte moder– e d'integraziope; nello stesso - viene distrutto. na. Numerose esposizioni nelle modo che una nuova razza è Lo s!olgorlinte sviluppo del- due città e. in scala minore, sorta dall'apporto indigeno, 8 • !"architettura contemporanea in in tutto il paese, testimoniano rricano. ed europeo, cosl un'ar- Brasile continua a meraviglia- la ammirazione da parte del Ma la retrospettiva di Sai,-e– rio Altamura, ripetiamo, Fog– g,a deve ancora farla; e dovrà riuscire degna, per selezione e numero di opere, per compe– tenza del curatore o dei cura– tori, per sede e per allestimen– to, di questo suo diletto figlio. Adesso s'è avuto un atto d'amo– re, semplicemente; cosi come questo primo * Premio Fog– gia», che ripropone all'atten– zi_one di un pubblico sempre più vasto almeno tre artisti de– gni, dev'essere considerato un primo dignitoso segno di ri– sveglio. I decantazione intellettuale. I..,e figure. i contrasti. i motivi gli erano✓ chiariti, opernva• no più limpidi e rettilinei. E il dramma che egli creò al– lora fu il suo. • quello di tan– ti suoi coetanei: il dTamma di un reduce di guerra che si ritrova nella patria scon– volta dai moti spartacliisti: • Trommeln i11 der Nacl,t, (Tamburi nella notte! Fai• ckenberg. uni, dei maggiori registi di q11el!'opera. glielo mise in scena Tl pubblico scattò in un applauso serrato. unanime. Brecht ebbe il pre– mio • Kleist, e gli /IL aper– ta la porta d,1 suo uvvenire. S'iniziò cosi quel periodo che fu. nella wa attivitd. il più fruttuoso Nella famillaritd. che diventò per lui professio– nale, con i maggiori lavori drammatici di tutte ie lette-. rature, si affinò il suo senso scenico. Egli fece allora rap– presentare anche alcuni suoi nuovi lavori Non ebbero la accoglienza del • Tamburi , ma rivelarono la singolare facoltd d'assimilazione del lo– ro autore. Una facoltà in– tensa ed acuta che doveva di nuovo far risonare il no– me del Bruht irt tutto il mondo attraverso un lavoro che, ben lunai dall'essere il Aveva trovato un lembo dl terraferma nel teatro berline– se dove. nel 1927, aveva trion– fato la sua • Opera da tre sol– di•. lo • Scltiff-bauerdamm– Tlieater •. Dalla sua casa mo– desta e da quelle scene usci– rono i suoi nuovi lavori: • i! dabben uomo di Sezuan », i! •Circolo di gesso del Cauca– so• < Der kaukasische Kreide-– kreisl e, più riuscito e noto. • Mutter Courage, (Mamma Coragiiio) E· la vicenda di una altra catastrofe europea e tedesca. la Guerra dei Tren– t'Anni. rievocata da una vi– vandiera; ma è tutta allusioni alla presente tragedia nata dalla guerra. ed è un inno e una preghiera per la pace: ttna preghiera senza Dio. straziante e disperata. Il tarlo· comune che a lui e a tutli rodeva Il cervello ed il cuore. la sconfortante e va– na ricerca deiltt verità. gli dettarono il • Galileo Ga!ilet •. Sfida a Dio, pienezza a•a– more. notti di mu ica: l'o·to– cento rievocato in pieno: dalle sue premesse prometeiche alle sue deduzioni di sperata fe– licità. Il termine ora ci è chiaro: è il tempo stesso che ci parla attraverso i personaggi di • Simili a Dio•; dramma e corale•• in cui il nostro clima culturale si lascia sin– tetizzare nella sua tonalità più dominante. Il segreto del successo straordinario riportato da • Simili a Dio • ci sembra vada anzitutto ritrovato in questo suo «rispecchiamento• (ci si perdoni la parola di ·.ampo marxista) del nostro tempo nei suoi momenti più essenziali; quel rispecchia– mento che ha consentito ai numerosissimi spettatori, sus– seguitisi nell'ottantina di re– pliche avute dal lavoro nella sua edizione milanese, di as– sistere alla lettura d"una pa– gina d'estrema attualità. Altra felice impressione è quella che ci viene suggerita dal trattamento dei singoli personaggi, resi con una ni– tidità di profilo veramente convincenti. Fatta eccezione dello sfocato Oder. che cede non solo al confronto della riusci,1issima Ippolita, ma in se stesso, nei suoi sbiaditi lineamenti di aspirante alla somiglianza divina. E' del resto piuttosto generale que– sta impressione di mancata presenza maschile nel lavoro che si affida quasi esclusiva– mente alle figure femminili ( rese. a dir la verità, con una padronanza di linee che fa da vero contrappeso al vuoto maschile). E qui troviamo giustissimo il lamento dell'au– tore di fronte alla polarizza– zione delle attenzioni critiche esercitata dai profili di Ip– J)olita e Teodora. Riuscitissi– me senza dubbio. ma c'è pure (anche se ad evidente distan– za) il prbfilo della maggior– doma felicissimamente deli– neata, oltre che di capitale importanza nell'economia con· tenutistica del lavoro. re i critici. Molti di essi han- pubblico, che comincia a for– te di una profonda unità si è 'IO creduto che si trattava sol- marsi e a mostrarsi avido di venuta a creare e si esprime apprende e Le B" li di S sotto forme diverse. sensibili tanto di un fuoco di paglia. r . ienna . ao e moderne. ma sono stati cattivi profeti ~aulo hanno sempre magg1o•re Non ostante alcuni p1·ecurso. ri. non si può parlare di arte moderna in Brasile prima del 1922, anno in cui un gruppo di pittori e scrittori decise di scegliere nuovi idoli e giocare la carta del nazionalismo. Que– ;;to movimento. iniziatosi in oc• casione della « Settimana d'Ar– le Moderna di Sao Paulo ~. eb. be ripercussioni profonde in tutti i campi. Fino allora, tut– ti gli artisti lavoravano rivolti verso l'Europa e principalmen– te verso la Francia. Dopo, il Brasile divenne l'unico tema ~ l'unico punto di partenza Sul piano politico. la rivoluzione oerchè l'architettura creatrice è influenza. Noi: soltanto esse tanto viva attualmente quanto hanno ~ato u~ enol;lle popola– lo era a! suo inizio. quando fu- rltà ali ar'.e d1 ~gg_1,ma, pre– rono costruiti ]'A.B.I .. il Mini- s~nt3:1do_ 1~ g~andt _retro~pet– ~tero dell'Educazione Nazionale ~v~ i prmCipah mov1.menti ar- Il resto è affidato alla buona volontd degli artisti foggiani che gid sentono come sia ne: cessario, per porre la loro ma– nifestazione sempre meglio su piano nazionale, spogliarsi di ogni interesse egoistico per as– sumere il ruolo di ospiti ospi– tanti. Ed il potenziamento del , Premio Foggia» è anche e so– prattutto affidato alla sensibili– td delle autoritd che, diciamolo senza perifrasi, in occasione di questo buon principio, si è rive– lata più attenta e vigile di quanto i soliti scettici non cre– dessero. Lo testimonia. per esempio, il premio notevole of– ferto dal Comune e il sindaco clte ha voluto anclte assistere aUa vernice e intrattenersi con gli espositori presenti. - - Aveva. da ultimo. riesuma– to alcuni lavori da lui scrit– ti in America anche per la Radio. come • La condanna di Lucullo•. che nel 1951 era stato riportato in scena co. me opera. Ed aveva ora dato l'ultimo tocco ad un'azione storica sui giorni della • Co– mune~ francese. li lavoro non è noto che a pochi iniimt del poeta; ma pare risenta già della stanchezza che si era abbattµta sul cuore dello autore. malato di vecchie. e non ancora Ct"~!.nle. anaoscie CARLO PICCHIO Col passaggio al primo tem– po assis:iamo alle prime in– crinature del prometeismo. Rinunciatari sono un po' tutti. compresi lo scienziato Ode, 1 e l'orgogliosissima Teodora; rei, l'uno e l'altra. del tenta o ricorso ad una forza superio– re a qu<'ll'orizzonte puramen– te umano che delimitava la Nè con ciò ci sembra at– fa1to d'aver sminuito il me– rito del Galeazzi, quasi che s'intendesse. con l'osservazio– ne fatta. additare in un ca– suale incontro col tempo. più che in un'intrinseca forza drammatica il segreto del sun ucces o E" infatti esteti,·a• mente lapalissiano. og!(i rh•· lo staccar. i dai propri pr·1·a1 motivi per portarsi su un Non ci resta che augurare al Galeazzi (ora che ha sa– puto costringersi a contenere la propria drammaticL;à in un • coro • di personaggi che non impressiona più i rea– izzatori scenici) di tornare a' più presto ad interessarci <'on la sua problematica. cosi ·entrale nelle preoccupazion lcll'umanità di oggi EGlDIO GUJDUBALDI . tishcl contemporanei hanno e la Chiesa di Pampulha. ca- messo gli artisti bra 0 siliani a polavon che datano. rispetti- contatto con opere che essi vamente, dal 1937. dal 1942 e non conoscevano bene Ai pit– dal . 1943. I grandi maestri._ i tori come Portinari. S~gall, Di Lucio Costa. 1 Roberto, i N1e- Cavalcantl e Cicero Dias già meyer. i Reidy. continuano a noti sul piano internazio.nale. si ~reare e a rinnovarsi. Al loro debbono aggiungere Milton Da– fianco hanno un'eletta schiera costa. F.F. Saldanna. Ivan Ser– di professionisti di primo or- pa. Mavignier e Aloisio Carvao iine. il cui oontrib11to è !on- che hanno trovato nell'arte a~ -lamentale per la creazione di stratta la miglior forma per ~iò che già può essere definito espremere la complessità della lo lile brasiliano a11ima brasiliana. Anche nella musica non vi \\"LADI!\UR MURTINHO L G. Se.

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