Fiera Letteraria - Anno X - n. 50 - 11 dicembre 1955

D_o_m_c_n_ic_a_l_l_d_i_cc_n_1_b_re_l_9o_·5 _ _ _ _ _ __ ___________ _:L:..A:..:· :._ FIERA LETTERARI A A OGNI UOA..~O JJL ••.suo §fllLDO,, • B.r1•ee llarshall ritorna a senola * Nei «Giorni di scuoLa di Giorgio Brown» l'umorista inglese intende denunciare la fatua ed ipoct'ita educaz.ione che si dava nei collegi anglicani alla vigilia della prima guerra mondiale MARIA LUISA SPAZIANI UNA POESIA di M. L. Spaziuni * La poesia e La scala• di Maria Luisa Spa– zlant fa parte della breve sl\loge di versi ai quali la giuria senese presieduta da France– sco Flora, ha assegnato Il I Premio Ausonia», ex-aequo con Luigi Capelli. E' altresl In prima poesia delle settanta Un gran parte trat.te dalle « Acque del Sabato• dello Specchio di Mondadorl) che la giovane autrice, Invitata al Seminario Internazionale dell'Università Harvard, ha Jnclso quest'esta– te alla radio di Boston, per la discoteca di cinquantaquattro università americane. * LA SCALA Il phÌo che vivo 3'attorce nel poz::onotturno, furioso cozzante ca.prone impigliato all6 3tslls, U vento che brucia 3ui rami i cristalli di"~, girandola nera si, wi bianco &ilen.::io ribelle, SAGGI E SCRITTI DI l'AIUA LETTERATURA DI LUGU Tre mezzisecoli ~ella raccolta di recenh, npphrsa in 11no dei ,·1tlu1nJ della « Blbllotcca di culfura » delredlhtre ~eri Pozza, ,·lf.a e let– teratura si fondono nel st!gnu di una ,·itelle co•clenza 1noralc cli FJ~l~DIS" ... -'-NDO V.IRDIA iblioteca · ino Bianco Pag. 5 LORENZO GlUSSO UIRl'ILOGO DIUN'OPBHA INMAHGl~B AUN LIBRO RBCE8TB SAGGI Loren:o Giusso * di FHAl\lfJESfJO BIIUl\10 zlare al requisiti del suo temperamento cri– tico per eccellenza. Le sue ricerche sono di rtila ::~~U~1r:!i 0 et1~~~m;n~~~l~:; cosl egli può arrivare a conolu.slonl pen,o– naJI lnt-omo o.lla storia deUa filosofia antlcil o moderna. Il recentlsslmo llbro, La tradlzfone erme• ~fto~:llr~:~:r~~~~aen~, cr;~te:N v1:ct~: una contlnult:\ ideale netto sforzo di specu• lnzione compiuto dai rìl060tl di Ieri e di oggi. I flgU devono riconoscere nel padri il segno dc~ bfot~ :~i~iare l'ltlnerarlo percor– so dalla dlalet.tlca, nella nostra penillola, at– traverso l'lnrtu.'iSOdl Platone, Che continua. va, In un oerto modo, l'opera di Pitagora. Da cootul sl determinò la S.'\pl.enzaellenica lm• personat'l da Socrate, che lievitò del suo pen– siero la dot.trlnB platonica. La verità si ~ che la filosofia greca svolge. nella sua logica stringata, i d01mtl pltn11:or1c1. • La somma di tali dogmJ - scnveva Gio– berti - era un monote.lsmo Imperfetto onde ;rmg~fc~ ~? ~~~ q~~e~~n:1~ spiantò e conu1,pe I veri slmboleggiantl. Qulnd! è che Il Cristianesimo, cosl severo verso le forme abusate e le volgari credenr.e del cult-o greco-Ialino, non solo ne rispettò l'nnlma e cioè la rllosofla di Socrate, di Pla– tone e del Portico, ma la glu.stlficò nella sua sostanza chiamandola ~ bocca dei Padri ~~e ~~~h~ohe n~~nZe1f: 1 ~~~aniru~ion 1 ~ ft 1 ~t 1 !:~reen~:u~1if~fl~ellia=:. 1 i:: ~~!a 1 ~fae~: ;r.an: ~ 1 '!1~co-~~~~al~ ~1:. ma un rivo della Rivelazione prtmltlva •· nt?deare,te;~e e::;e f~e~~~o a~d~:~at~ ~ 11 'ii presente. Intorno a quel filone. Glusso tor. r! 11~~cmdl n;~~~~.11f!';:11Y~:di1:C~l::~J~: Camp:mella, Bruno, Rosminl e Gioberti. ln maniera particolare, sono effigiate dat Olus• 110in t.antl quadri vistosi, che costltulscono una On.lleria Immensa, movlment.nta, sfol• goronte <!el111 fll060fla ltnl!ana di Ieri e di oggi. gl~~fn~u~tt 00 ~~fn~rlfl~r1 1 J~ri pe~~~ rlnn.sclme-nt-ale, 0I\L5SO confuta elepntemen– te le tosi sostenute dal m~lorl critici, Ga– rln e Saltta, Tommtn e Sciacca. Per alcuni non su,~lstono !rotture notevoli fra ?-.'1edlo Evo e Rma.sclmento, per ILltrl l'Umanesimo si contrapoone a'la Rln:iscita, che ha sem– pre un nfflnto rdlgloso. musso avanza, rra le oppoote creden,:e. urm sun. Individuale te.si . • Animatore ed fl()C:tatore dei Rlnascimen• to italiano è, n mio parere, Il neoplatonl.s.mo !Jorentlnr). con la. sun concezione graduali– sta. Irradiatrice della Divina Bellezza nel ~:fla ~~tu~cc~;1,:eii:at!~~~·L~e1l;~n:ra neoplatonica del Rinll.SClmentoe dell'età ba.– rocca n.ssurgc al mn~ d'una vera rllonna cattolica•· E. ancora, con più precisazione e chiarezza. esplicativa: • La caratteristica fondamentale delln f11050fla Italiana del Rinascimento è dunque un tentat.lvo di infinita approssima– zione fra l'Uomo e Dio; è un miraggio di tra– sfigurazione della Natura lnondat..'l da ogni parte dal raggi del Divino: è un Itinerario mirabile dell'uomo separato dalla fisica e dalla meLa !islcn.di Aristotele dal Primo Mo– tore, verso la suprema essenza. Al centro di questa fllosofla .sta quei proces.~ di riversi• bllltà continua e di conversione del Divino verso l'umano che torna n confondersi con esso. Sta nell'Incessante Irradiazione, descrit– ta dal Flclno, della divina bclleu.o. su(tll ani• ml de~li uomini, che si cala come un rag(tlo Incidente e li ritira dalle cose Inferiori alle !~~~~~ d~~~t!nal ~f~~. ~rer:~~~~~~~'. centriche sfere della Divinità. della mente, della natura e della materia. Sta In quella flgurozione dl Dio come centro ublquo della sfera lntinlt-n, 1razle alln quale gli ordini e le gerarchie del mondo affluiscono a Lui e ne ricevono ron:a pr?p.u\!lva •. Il più recente libro di Glusso. Scienza e Fl!oso/la in Giordano Bruno (Conte Editore, Napoli, 1955), riafferma In tc11!validamente sostenuta net precedenti Saql_ La Sclenta vlene ad accordarsi con la f'ilosotla; e la tra. dizione dei pensiero ltallnno ha lontane ori• gin!, si svolge nel periodo rlnnsclmentale e si conclude con lo splrltunllsmo dell'Otto– cento. La riloso!hl ltallana, .sostiene Ohi~. è contraddistinta da un'lntlmn. parentela che lega l'uomo n Dio: e cosi viene a conn't\lrar– sl. nrttamcnte stabilita, la posizione !neon• fondibile di Bruno, che ritiene mediatrice fra 11mondo e Dio un'Anima universale. SI ri• pristina allora il 11ensodi un neoplatonl.smo, che rlechen:la anche nelle oDert di Rosmlnl

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