Critica Sociale - anno XXX - n. 16 - 16-31 agosto 1920

CRITICA SOCIALE , 251 , val.e so_noin rib-asso. e, mentre fino a qualche t~mpo fa si parlava d'industrializzare la burocrazia, oggi si Lende a burocr.attzzare l'industria, croondo Lutti quei graziosi impacci dei ruoli, deg,li ~rg.ani~i, dei Consi– gli inLerni ecc,, che hanno anchil~to la vita dell,e pubbliche amministrazioni. . Lo scrivente· ha quindi ,perduto moltn fiduci-a. In _ogni modo-ritiene che, ormai, se un rimedio· c'è per '1.ltlenu.a.re , non già guarire, il ooncro burecr;itico, sia quello di limitmn~ l'e.s•tensione,. diminuendo gli' or– gani burocratici è tagliando coraggiosamente allo Stato quanti più arti si può, i.n modo da lasciare che m-0lta dell'attività, che oggi Io Stato esplica e che la guerra ha enormemente .anmen.tat.a, sia abbandonato a aziende private o semi-private, nella spE}r.anzache LJues-te,per quanto vadano anch'esse burocratizzan– dosi, non arriyino mai ad ,assorbire tutto il v;l-eno ' della burocrazia statale. Il mio _progr.amma molto semp-lice si può ri•assu– mere per capi così: ~• RiduziQne dei Ministeri. Questi si vanno moltiplkando come i p.ani ,e j '])esci di evang,elica me– moria. Anche senza arriv()Jre all'uni,co Ministero del– l'Economia Nazionale proposto d,a TuraÙ, si potreb– bero certo fondere Agricoltm:.a e Industria ,e Commer– cio, Colonie e Ministero .degli Esteri, Terre Liberate e Lavori Pubblici. L'~rnento dei Mini&teri, .a.nche· quun-ìo questi s-i suddividono, porta sempre aumento cl; Ùffici e di personale, o prima o poL Un.a volta, ai suoi bei tem– pi, il «Lavoro» dava da fm1e a una Divisione·; lo Divisione diventò un.a Direzione Generale; oggi la Direzione Generale nè ha figli.a-tedue, wrchè, essen– dosi cr,eato un Minist,ero ari hoc, ci volevano almeno due. Direzioni Geneirali per giustificarne l'esislenz.a. Ma oggi, che si è avuta tanta esi:iansionr; di Uffici, il Lavoro è traltato peggio ,d'un ,tempo, · 2° Ric!).1zione in ogni Ministero delle Direzioni Generali e 1•ip11istino del Segretario Generale che– coordini l'attività delle diversé Direzioni Generali. Nel suo discorso cl,el26 giugno alla. Camera, l'ono– revole Turati si occupa molto del problemi dei La– vori Pubblici. L'Amministrazione dei Lavori Pubblici era una volta un··Amministrazione modello; m.a a)lor.a {risalgo al 1902) avev,a I.re sole Dir,ezioni Generali; oggi ne ha s-ette, con questo bel risullaito che gli Uffici del Genio Civile, che costituiscono I.a spina dorsale del– J'Amministrazion~ dei Lavori Pubblici, oggi ubbidi– scono-- ,a sette padroni, cioè non· ubbicliscono a nessuno 3° Unificazione dei uarl Consigli Tecnici-ilmmi– nistral·iui-Giu1·idici secondo il sistema inaugurato da Bonomi col Consiglio Superfore -delle Acque, in mo– do che sia evibato il passaggio de]Je pratiche da Mi– nisLero a Ministe1:o, da Consiglio a Consiglio. L'uni– ficazione conseguita in ta! sen10 nel campo delle Acque pubbTiche ba fatto ottima prov.a; ma oggi il Ministero di Agricoltura si prova già -a guastarla e cerca di ripristinare i, doppioni per qn.a.nto concerne irrigazioni, laghi artificiali, ecc. 4-,· Passaggio dei grµncli serv-i.t·l foc11ici (ferrovie, -poste e telegr&fi, ecc,) d.aJio Stato ad Enti -autonomi, r · 1iotecaGino Bianco in cui.s~ano rappresentati largamente gl'inleressi del- lo Stato, dei lavoratori e del pubblico. , La statizzazione, ha fatto fallimento. D!!l momento che i lavo;•,atori traittano lÒ Stato come il paclronr, 0 peggio, non c'è ragione che lo Stat.o si metta a fa,rc l 'indllstri,ale, mentre non sa aclernpiere nemmeno ai suoi vec~hi còmpili. Lo Stato, · l,asd-ando i servizi tecnici ,ad istituti autonomi, salverà almeno il -suo prestigio in caso di conflitti e non sarà più lo zirp· bello dei suoi dipendenti. QUEL TALE. 50[1DLl5MO E MD55IMDLl5MO al, Con'gresso Socialista di Bologna (7 ottobre 1919). Fra giorni la Libre, ia editrice dell'Avanti! (San Da– m/arro, 16, Milario), pubblicherà i resoco11ti stenogra– fici del Congresso Socia1/sta Nazionale dello scorso ottobre in Rologna, nel qua/e, com'è noto, risultò in grande maggioranza ·-la corrente cosidetta massima– lista, Avendoci la Direzione della Librer{a inviato per la reJJisione le bozzé del Discorso - molto contrastato ~ che pronunciò in quel Congresso il 7' ottobre Fi– lippo Turati, confessiamo di ai•er. avutotl'impressione che la sua attualità, in questi 1O nìesi, scambio di at– tenuarsi. si sia ... notevolmente aumentata. Invochiàmo dal lettore il controllo e la· spiegazione di quest'im- pressione. 1 Comunque, ciò ci decise ad offrirlo ai nostri lettori - come una specie di primizie ... del voluni'e della Libre– ria .del 'Avanti! e in seguito a stralciarlo in opus.colo. , Auguriamo sinceramente. che domani non appaia più (< attuale » di-oggi, e posdomani di domani ... (La C. ~J PRESIDENTE. - La parola al corr.pa_gnoTurati. [. La voce delle tombe. TURATI. - Compagni! Gli amici della frazione eh~, con la nomenclatura sciocca e su-eerata con cui ci calunniamo reciprdcamente, v.iene indicata come <( riformista », mi ha incaricato ieri sera d1 portare_ pe,r essa la parola nell'ultima fase di questa, che è ,la discussione centrale del Congresso. lo parlo, dunque, per i codini (ilarità : per i veç_chi, per gli oltrepassati, per le mummie (ilarità); per co– loro che stanno ancora più indietro dello stesso ultra– tradizionalista Costantino Lazzari; parlo per i sepolti. E domando a voi la reverenza che si deve alla voc:e· delle tombe (ilaritd). Ed è mio còmpito chiarirvi, molto rapidamente, perchè noi manteniamo' intere le n9stre idee, nel fermo convincimento che solo in esse sia il sociali– smo; e, al tempo stesso, per quali considerazioni non di -opportunismo ma di opportunità, per l'amore gran– de cioè- che portiamo alla causa del proletariato, la quale ben pµò consigliare transazioni, purchè moti– vate e dignitose, noi potremo tuttavia ripiegare - malgrado un drssenso che dobbiamo non dissimulare - sopra la mozione Lazzari, non già, che sarebbe cosa ben miserevole, a semplice fine di Congrnsso, per ottenere çio~ qna _votazione meno ·esigua, ma a , . . I - i

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