Critica Sociale - Anno VII - n. 6 - 16 marzo 1897

CRITICA SOCIALE 91 formazione degenerativa dell"islinlo sociale dell"accentra– mento privato delle ricchezze in individuale usurpazione del danaro pubblico; l'individuo che avoca a suo pri,·ato profitto il privilegio della classe. Sembrano paradossi, tanto birbona è la logica! La banc:lrotta è oggi un'epi– demia perciò: il bancarottiere presta al delitto un par– ticolar temperamento criminale, ma la società offre gli element.i specifici di esso, il terreno adatto. Borghesia. e bancarotta sono adunquo duo lati d'un solo fenomeno: è come se si ossenasso il sistema. capitalista con gli obbiotlh•i d'un binocolo ro,•esciato. A che gridare adunque, o uO\ciosi porta.voci dei do– minalori, all'immoralità. e allo scandalo! Queste provo di degenerazione e di incapacità. a frenare le proprie tendenze e ad amministrare le immonso energie di rie• chozzo che si vogliono comprimel'e o formare, mentre la storia lo vuole tra~formaro o dispiegare, sono fatali. Nell'uomo in tuba decorato, che assisto (la (]ictro i cnn– celli dei rei alla commedia. della. ,•ostra giustizia, è t'ap• presentato tutto il voslro sistema. coi suoi privilegi e le suo qualità. Non lo condannale, pcrchè vi confesse– reste in colpa: la condanna di tali delitti la. pronunzia. la storia, i cui ministri non transigono nè tentennano. (Oat,m:aro). IL NUOVO PATRIOTTISMO (A proposit.o della. pa.oe a.f' r1oa.na. ) I. Io credo, che pe1' conoscere le vere condizioni e le reali esigenze di un popolo. giovi esaminare sopra tutti quegli avvenimenti, che si siano com– piuti in mab'lìiore contrasto con le idee dominanti: poichè in essi meglio apparisce la prepoleoza delle cose. Tale è appunto la p,ce africana: onde l'utilità di consideral'la. E ciò, non tanto a fine d'indurne quali siano le condizioni e le esigenze del pre ente stato sociale, queste essendo d'altronde già cono– sciute; quanto per dimostrare, a loro riprova, come quel fatto, quale che possa apparire, ne sia ap– punto la conseguenza naturale e necessaria. 1 el qual fatto, cosi esaminato e spiegato, si trover·.i anche la riprova di alcune deduzioni che possono trarsi dalla notizia delle nuo,·e esigenze della so– cietà: quale, cioè, debba essere e sia, in alcuni sensi, il nuovo indirizzo de11a condotta sociale; quale sia per essere la nuova rorma di alcune idee e norme etiche corrispondenti. Poichè le esigenze utilitarie della società deter– minano appunto la condotta sociale; e le norme e le idee ehche, che appariscono indirizzare e rias• sumere coscientemente la condotta degli individui, altro non sono, se non la diversa forma cosciente a cui si elaborarono quelle slesse esigenze. Della società si può quindi affermare che faccia sempre, secondo il detto comune,._ di necessità, virtù •; e però, in un cerio senso, dennirla: la grande ipo– crita. Chò del resto sentimenti in principio ed in essenza altruistici non possono essere nel mondo, perchè irrazionali; nò possono pure essel'vi in ori– gine sentimenti ego-altruistici, i quali presuppor– rebbero una troppo grande razionalità primitiva negli individui. E però tutte le norme e le idee etiche si debbono considerare come inizialmente egoistiche per la società; e non già. nella forma secondaria di sentimenti altruistici, nei quali si rifrangono attraverso le coscienze individuali. In tal modo deve considerarsi anche il patrio!- tismo ; il quale è vera men te : la norma di condotta utilitaria di un popolo, nei suoi rapporti con gli altri popoli. E poichè tali rappo1·ti si svolgono d'or– dinarlo in una forma di lotta, il patriottismo può pili propl'iamente definirsi: la norma di lotta esterna di un popolo. Ma, mutandosi il fine utili– tario, deve per adattamento mutare anche la forma della lotta ; quindi anche la norma del palriot– lismo: e però questo, pur sussistendo sempre e sin allora che vi sia divisione naturale di popoli, prende diverso atteggiamento. secondo il diverso atleggia1'Si del fine utilitario di questi nella storia. . . . In un primo periodo, quando gli uomini non ancora abbastanza evoluti non hanno grande diffe• renziazione di esigenze e non possono concorrere alla produzione dei mez1.i d'appagamento, che con quasi la sola forza fisica pe1•sonale, la principale forma di utilità è la terra. I'iue utilitario dell'uomo è in tale momento l'approp,fazione dei prodotti del suolo, e quindi del suolo stesso: e per tale propriet,\ della terra Iotlano dapprima nell'interno della società gli individui; fìnchè su tale base si costituisce politicamente e giuridicamente lo Stato, col predomrnio di quella classe, che con la fol'7.a, elemento allora di somma importanza sociale, ha occupato e mantiene la terra e con essa il potere, sulla terra sfruttando il lavoro servile della classe soggetta. 'l'alo essendo la base economica e tale la costi– tuzione politica dello Stato, il principale elemento della potenza di un popolo è il terrilorio: sicchò il fine della lotta esterna è il dominio territoriale per la supremazia politica. Dato il fine materiale della lotta, cioè l'occupazione, questa prende neces• sariamente forma di ,•iolenza fisica materiale: si estrinseca cioè nella guerra. E la guerra rappre– senta in tale età lo stato abituale dei rapporh fl'a i popoli, perché, riscontrandosi di frequente una ~propo1·zione fra il numero degli abitanti e la quanlità dei prodotti, a causa del rapido accresce1'Si delle popolazioni feconde e del pronto esauri1'Si delle terro estensivamente coltivate, le genti sono costretle, dapprima a mutare spesso di territorio, trasmigrando in quello di altri popoli e questi sopp1·imendo i poi ad annettersi i territori di altri popoli, questi riducendo in se,·vitll; infine ad im• porre agli altri popoli di provvedere alla produ– zione deficiente, rendendoli tributari e soggetti. '!'aie essendo il flue e tale la fo1•ma della lotta, cioè la guerra per la conquista territoriale e per la supremazia politica, il patriottismo è appunto in tale periodo norma di guerra per la conquista del territorio e per l'egemonia Il però simboli del patriottismo sono le insegne e gli stl'umenti guer• reschi; attributi, le virtl1 militari; rappresentanti, le classi guerriere. Ma col progredire della società, con Io svolgersi dell'elemento intellettivo umano, so~ono in essa nuove e pili differenziale esigenze; ali appagamento delle quali si provvede applicando quello stesso elemento inlellettivo a modincare e specificare i prodotti di natura. Sorge cosi una nuova forma di produzione, l'industria; ed una nuova funzione si sviluppa, il commercio; e quindi una nuova forma di ricchezza si origina, la ricchezza mobiliare, il capiiale. L'aggiungersi e Io svolge1'Si di questa forma di 1•icclu,zza - alla cui produzione meno concorre l"elemento naturale e più !"elemento umano, ed in questo più la funzione intellettiva che la fisica - modifica l'assetto economico della società., rendendo meno utile l'uso della terra e più l'impiego degli uomini - e di quesli più nel lavoro intellettuale,

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