La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 13 - 9 aprile 1908

12 della elezione approvata di un individuo a deputato inette costui in libertà e sospende ogni esecuzione di sentenza quando la sentenza non renda ineleggibile il condannato o l'inquisito. Ora Ferri fu condannato per diffamazione, titolo questo che non porta nessuna decadenza e nessuna indegnità politica. Se Ferri venisse eletto mentre si trova in espiazione di pena do- vrebbe essere convalidatfl e scarcerato. Ferri è già deputato e non può quindi venire arrestato per eseguire la sentenza, pri- vando in tal modo il suo collegio del legittimo rappresentante. Se poi si riflette alle ragioni dell'immunità parlamentare, e cioè alla necesSità di mettere al sicuro il deputato dalle vendette del potere esecutivo, del quale la magistratura è spesso cieco istruniento, il caso Ferri 'e il caso tipico dell'immunità parla- mentare. Basta riflettere al carattere degli attacchi da Ferri mossi all'un. Begolo, attacchi originati dal nobile intento di salvare il paese dal succhionismo e dai tripotages marinareschi, attacchi che valsero a determinare quell'inchiesta che tante piraterie ha svelato e tanti milioni ha salvato, per comprendere che se anche nell'impeto della polemica può essere incorso in qualche inesattezza egli non é e non fu mai diffamatore, l'opera sua fu eminentemente patriottica e civile e costituisce la più bella pagina della sua vita di combattente. La magistratura ossequiente e misoneista può pronunciare una condanna, ma sulla stessa è passata l'onda irrefrenabile dell'opinione popolare. Dopo ciò arrestate pure Enrico Ferri! Il paese gli aprirà le porte del carcere. . A. BARRISTER. OSCAR WILDE nel suo -disastro morale Egli è il disastro umano pin clamoroso del secolo scorso. lo me lo ricordo come se fosse di ieri. Eravamo nel 1895. Un po' prima egli era al vertice della fama. Trionfava nel repertorio drammatico, nel romanzo, nella poesia, nella conversazione, nel giornalismo, nella società. Superuomo dovunque. Fisicamente superbo. Alto, spalluto, collo taurino, faccia piena, rasata, signorile, voce indimenticabile, paragonata a quella di Sarah Bernard nei momenti delle sue creazioni geniali, occhi grandi, natanti nella luce azzurra, labbra sensuali e mani grossa- iene, pozzettate, bianche, modellate divinamente. Egli era il ri- tratto della forza, della salute, della intellettualità. Vestiva con gusto. La sua ele,a.nza erain armonia con la plasticità della sua persona. Conscio della sua potenza cerebrale sapeva e diceva di essere signore del suo « idioma » quando voleva diminuire il valore letterario della sua produzione aggiungeva che egli metteva il suo genio nella vita che viveva e il suo ingegno nei sani libri. ohi lo udiva, o lo vedeva rimaneva affascinato.

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