Pro Pace : almanacco illustrato - 1917

ALMANACCOILLUSTRATO 41 LFi DONNFi DOPO Lf\ GUERRì\ OBBIAMO con viva soddisfazione riconoscere che, salve poche eccezioni, le donne, .durante questa lunga ed orrenda guerra, tennero un contegno ammirevole.• Esse, che sono le prime vittime della guerra, perchè è questa che rapisce loro i mariti, i figli, i fratelli, i fidanzati, e cioè tutti i loro affetti, che formano il loro essere e la stessa loro ragione di vita, esse, le donne, invece di disperarsi e perdersi in vani rimpianti, consce della suprema necessità per l'Italia, come per la Francia e le altre nazioni alleate, di questa guerra a ditesa della civiltà e della libertà dei popoli, diedero- tutta la loro _attività per il bene supremo della Patria. Molte~infatti si o_ccuparono nel lenire le conseguenze dirette de'lla guerra, sia negli ospitali assistendo i feriti, sia prendendo larga parte nei varì Comitati che si occupa,no sotto le forme più svariate di porgere aiuti d'ogni sorta ai nostri cari soldati e alle loro famiglie. Molte altre sostituiscçmo gli uomini ch[amati al fronte sia nelle officine, sia nei campi, sia in altri uffid, che erano prima di esclusivo monopolio dell'uomo. In tutte queste occupazioni le donne per la loro attività, il loro zelo, la loro intelligenza, fecero in generale ottima prova, meritandosi il plauso di tutti. . Cessata la guerra, si· dovrà dire che le donne abbiano finito il loro compito, .e debbano ritirarsi, tranquille, nell'àmbito delle· famiglie, alle ristrette occupazioni che avevano prima della guerra? Io non lo credo. La bella prova, che le donn~ diedero della loro capacità e serietà ezrandio in· molti uffici pubblici, deve essere apprezzata ed usufruita anche dopo la guerra. Il Parlamento dovrà aprire alle donne molte vie, che .ora, per vecchi p·regiudizì, son loro chiuse, e conceaere alle medesime, sebbene a gradi, il voto politico ed amministrativo. Biblioteca Gino Bianco

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