Pro Pace : almanacco illustrato - 1917

ALMANACCOILLUSTRATO 13 g11,errapere1111es,oltanto oggi s'accorge dell'aura di disistima e di diffidenza, che per le sue gesta s'è creata, e della conseguente difficoltà che incontrerà a riallacciare nel mondo le antiche normali relazioni. Il disagio-in ciii si trova il governo tedesco è palese. Esso deve giustificarsi d(lvanti al suo popolo pel fatto che più gli si magnificano le vittorie dell'esercito e più cresce la fame; e deve scagionarsi presso i neutri per t1-itti i danni che a loro derivano dal prolt1,ngarsi di una ,guerra clie gli Imperi Centrali hanno inizialo . e a cui sentono di non poter più determinare essi stessi la fine. Ecco perchè Betlimann Hollweg uella sua nota insiste nell'attrib11,i~eai nemici la responsabilità iniziale della guerra e iiel dichiarare che, se" la proposta di pace, avanzata dagli Imperi Centrali venisse dagli avversari respinta,· sn costoro e su costoro soltanto dovrebbe ricadere la colpa di tutto il sangue che ancora ·sarà versato.· , La prùna affermazione è 1ma patente offesa alla verità storica: e ne fa giustizia la stessa affermazione che seg-ne. Infatti il voler mettere in chiaro che d'oggi i1111a11zi spella alla Quadruplice, pel s1io rifiido a trattare, la responsabilità della giierra~ non è nn mnmettere che sin qni la responsabilità della guerra è toccata alla Germania.'J Ad og•ni 1-nodo è assiwdo pretendere• di scindere in due· distinti periodi di tempo la colpa di un delitto conti11nalivo così mostruoso quale è la guerra attuale. La colpa è di chi lo ha ideato e lo ha messo per il priwio in ese,c1tzione.E, se,chi è stato i1nprovvisa111,entaeg;tfredito, passato il pri1no periodo di stordimento e di fisica inf criorità, si sente in forze per opporsi all'aggressore e disarmarlo, ben fa. a non -._cederee a rid1wlo in condizioni di 110npiù ritentare il colpo. Questo è lo scopo che si propongo11,otutti coloro che conlro la Germania si sono coali1:,zati.Essi 1101m1irano alla s11adistruzione o al suo 1111nimla11u11p!o0litico (ché soltanto Biblioteca Gino Bianco

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