Pro Pace : almanacco illustrato - 1916

28 PRO PACE · germanica avesse potuto imporre le sue pretese alla Francia, all'Inghilterra e al mondo. L'illusione,che le occupazioni territoriali ridondano a beneficio dello Stato conquistatore, avrebbe continuato a perpetuarsi fino a compiuta esperienza. Ma era destino che gli argomenti meno curati dai pacifisti dovessero, per effetto di questa atroce guerra, convertirsi in fatti ' della più splendente evidenza.· La Germania, che va perdendo a furia di bei risultati militari la sua guerra, offre l'esempio più tragico immaginabile, di quanto sia grande la differenza fra la parola « conquista » e la parola « furto :t, fra la parola « successo » e la parola « vittoria ». Come non v'è conquista senza un'alta ragione morale, cosi non v'è vittoria senza una solenne ra• gione ideale. La nazione. tedesca, incapace d'originalità anche nelle affermazioni della sua prepotente superbia, imbastardì, con la giustificazione d'una presunta e assai discutibile superiorità civile, quella che fu gloriosa follia napp-- IL PESO D1!:LLAGUERRA Statua di JEANNRTTE L. FRANKLI~ Ieonica, trascurando di riflettere che i nuo~i valori sociali dei popoli nella vita internazionale non avrebbero potuto dare all'assurdità del suo sogno megalomane altra certezza che di passare alla storia per il ribrezzo eternoidelle generazioni: ed i suoi successi ~ ed i suoi furti sono cosi destinati a maturare, in luogo dei frutti sperati da una preparazione militare, da una in- .,--------------------■ Il GJ0MMJ r~~EaRIL i. Il ·--------------------· Biblioteca Gino B anco

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