Almanacco socialista per l'anno 1896

- 109 - IL MARCHESE. Come? Proprio in questo momento ? IL C.1.,'1ERIERE (tititbando). - Ali' aspetto sono molto sofferenti : qualcuno, con rispetto parlando, sembra il ritratto della fame! IL MA.RcHESE-. E che ci devo far io ? (infwriandosi). Devo conservare i salari ad un'altezza discreta, quando appunto si chiedono alla patria nuovi milioni da mandar in Africa per rimet~ere in piedi il decoro nazionale ? Io dovrò pagare nuove tasse, e le tasse, per dio, devono pur uscirmi dal salario degli operai ! Se ne vadano dunque, e se non aùcettano, peggio per essi! •.... ti·overò duemila affamati, pronti a sostituirli. (Conti· nuando verso gli amici). E poichè tutto dobbiamo sacrificare alla patria, non ci conturbi la voce della grettezza che vorrebbe lesinare il milione ad un govemo che sente alta la dignità della nazione. Dico bene, signori? L' ASSESSORE ANZIAi'W (aff1·ettanclosi ad ingoia1·e im biscotto rimastogli di traverso). - Oh, sì! sian10 disposti a sacri~care tutto! IL MARCHESE (continitando). - Nè tampoco ci arrestino le dottrine degli ·umanisti, chiedenti che cosa si vada a fare ìn paese non nostro, e affermanti pei barbari il diritto alla difesa delle loro proprietà. E chi mai ha tramandato negli abissini cotesto diritto di proprietà? La terra è res nullius quando chi

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